ACTA PATRUM
La conoscenza degli “Acta Patrum” era presente già da molto tempo, e in particolare
nella bella opera di Don Modesto Scarpini “I Monaci Benedettini di Monte Oliveto”
1952 venivano in nota continuamente citati.
Appunto da questa opera di cui esistono nell’Archivio di Stato di Siena al codice
‘Conventi 1106’ alcuni estratti, quì li descriviamo e presentiamo.
ELENCO DEI SEI TOMI E ANNI DI RIFERIMENTO:
Tomo I° da pag. 1 a pag. 48 Anni 1595 -1633
Tomo II° da pag. 48 a pag 57 Anni 1633-1645
Tomo III° da pag. 57 a pag. 72 Anni 1645.1672
Tomo IV° da pag. 72 a pag. 88 Anni 1672-1696
Tomo V° da pag. 88 a pag. 97 Anni 1696-1723
Tomo VI° da pag. 97 a pag.112 Anni 1723-1735
Da questi sei tomi abbiamo fatto un piccolo lavoro: di scegliere dalle 112 pagine che
li compongono alcune voci o temi che maggiormente potrebbero interessare e
ciascuna voce è stata presentata in continuità temporale, anche se il contenuto si trova
nei differenti tomi.
Abate di governo e sua età per essere eletto.
L'anno 1688 dalla S. Congregazione dei Vescovi Regolari sotto li 30 aprile fu fatto il
Decreto per il quale si dichiara che bastano 15 anni di professione incominciati per
essere la persona eletta Abbate. Fo.III,414 e 429
Abito prelatizio conceduto al Generale.
L'anno 1660 da Papa Alessandro 7.mo fu conceduto per suo Breve al padre Generale
olivetano l'uso dell'Abito prelatizio e berretta. Fo III,318
AMBASCIATORI
Ambasciatori mandati dalla Balia di Siena a Monte Oliveto Maggiore per passare atti
di Conngratulazione al Padre Generale subito eletto e proclamato:
L'anno 1596 venne il nobil Signor Rutilio del Golia a fo. I,4
L'anno 1599 venne il Nobil Signor Rutilio del Golia a fo I,4
L'anno 1602 venne il nobil Signor Francesco Piccolomini a fo. I,68
L'anno 1611 venne il Nobil Signor Oratio Ballatio a fo. I,102
L'anno 1614 venne il Nobil Signor Alcibiade Lucarini Canceliere Cesareo a fo. I,117
L'anno 1617 venne il Nobil Signor Lelio Tolomei fo.I,140
L'anno 1620 venne il Nobil Signor Eustachio Spannocchi a fo. I,167
ARCHIVISTA
Archivista di Monte Oliveto dichiarato officiale di Monte Oliveto Maggiore.
L'anno 1728 a tenore della Bolla di Papa Benedetto XIII, che in ogni monastero
dovesse esservi un officiale Archivista per custodire le Scritture dell'archivio di esso
Monastero che però anco in M.O.M. fu fatto officiale l'Archivista, e appunto fu il P.
Don Angelo Agliata di Palermo, e in tutti i monasteri furono eletti l'archivista dai
padri Abbati medesimi per facoltà concedutagli del Definitorio. Fo 113.
BILANCIO MENSILE
Sottoscrizione dei libri comandata farsi ogni mese.
L'anno 1687 fu ordinato che qualunque prelato ogni mese vegga indispensabilmente
alla presenza dei seniori l'entrata e uscita d'ogni mese del Monastero sottoscrivendo i
libri di essa entrata e uscita, e contro i negligenti si proceda con ogni rigore. Fo 408.
BREVI
Breve di Paolo V con il quale fà Abate Generale il padre Don Vittorio del Testa di
Siena l'anno 1618 a fo. I,147.
Breve di Urbano ( con il quale fà Vicario Generale Apostolico il Padre Don Angelo
Cattanei di Bologna l'anno 1624 per la morte seguita del padre Don Giovanni da
Napoli Abate Generale a fo. I,195.
Breve di Urbano 8con il quale conferma il Rev.do padre Vicario Generale Apostolico
per un altro anno fo. I,204.
Breve di Urbano 8 con il quale dispensa che dopo tre anni di vacanza il padre
Visitatore possa essere eletto Generale l'anno 1627 a fo. I,215
Breve di Urbano 8 per il quale dispensa che si possa passare
(pagina 33 verso) da una dignità all'altra dato il 1627 a fò I,216.
Breve di urbano 8 del 1630 con il quale conferma abate Generale per altri tre anni il
Padre Don Domenico Pueroni di Cremona a fò I,252.
Breve di urbano 8 del 1632 per la nuova elezione del Generale in tempo di peste a fò
I,272 e I,273.
Breve di Urbano 8 in favore del padre Don Angelo Maria Cantoni di Bologna per il
Generalato del 1627 a fò I,273.
L'anno 1627. Breve di urbano 8° dato li 26 gennaio per il quale dichiara ed elegge
Vicario generale Apostolico della Congregazione Olivetana il P. Abbate Don Angelo
Maria Cantoni di Bologna, a fo II,5.
L'anno 1627 26 gennaio di detto Pontefice per il quale dichiara che il Vicario
Apostolico non pregiudichi a suo tempo alla Provincia di Romagna, fo.II,4.
L'anno 1627 il detto Pontefice per suo breve dichiara, che non pregiudichi il vicario
Apostolico al p. Don Angelo Cantoni per essere eletto a suo tempo generale, fo.II,5.
L'anno 1632 Breve di detto papa Urbano 8 per il quale concede la facoltà al
Definitorio presente di fare nel prossimo Capitolo tutte le elezzioni e cose che si
dovrebbero fare dal capitolo Generale, mosso dall'incomodo grave e si dispendisse
che apportarrebbe radunare il medesimo per conto della peste regnante in Italia a fo,
II,2.
L'anno 1634 Breve di Urbano 8 in favore della nazzione di Foligno, e contro la
nazione dei Perugini, per conto dell'abbazia di Sassovivo af II, 18 e 19.
L'anno 1637, Breve di Urbano 8 dato li 1o febbraio per il quale dichiara Abate
Generale il p. Abate don Ippolito Campioni di (pagina 49
Siena già Visitatore, per la morte seguita del P. Generale D. Vittorio del Testa, a fo
II,77.
L'anno 1637 . Breve di urbano 8 per il quale dichiara Abate Generale il padre Don
Andrea Raffaelli di Lucca Abate di S. Pontiano a fo II,97.
L'anno 1642 di Urbano 8 dato li 16 aprile per il quale dichiara presidente Apostolico
del capitolo generale in prossimo da farsi con Monsignor Ill.mo Messi Arcivescovo
di Capua e Nunzio di Firenze a fo II,151
L'anno 1643
Breve di urbano 8 per il quale dichiara Abate Generale il padre Abate Don Gasparo
Frattasio di Napoli per essere vacante a conto di essere stato eletto vescovo di padre
generale detto Vittorio de Grecis, fo II,172.
L'anno 1643. Breve di urbano ottavo per il quale anzi del Cardinal Protettore
Facchinetti assolve per autorità Apostolica tutti li religiosi dalle pene incorse
dummodo non siano dedotte in judicio, fo.II,189
L'anno 1644, Breve di urbano 8 per il quale conferma per un altro anno Abate
Generale l padre Don Gasparo Frattasio già Generale a fo II,234.
L'anno 1644 Innocenzio X per suo Breve annulla il medesimo Breve di Conferma
fatta per un altr'anno da Papa Urbano 8, fo.II,238
L'anno 1673 dalla Sacra Congregazione dei Riti del 16 agosto Breve per il quale
concede la festa, officio e messa del Beato Bernardo e di Papa Clemente
Xmo.Fo.III,32 e 33.
L'anno 1673 di Clemente Xmo per il quale dichiara Abate perpetuo del monastero di
Rapolano il p. Don Ippolito de Vecchi di Siena. Fo.III,41
L'anno 1674 di Clemente X° per il quale riasume al governo il p. Abate Don Taddeo
pepoli di Bologna, che l'aveva renunziato. Fo.III,68.
L'anno 1675 di Clemente X° sotto li 14 gennaro per il quale dichiara il nuovo
Definitorio, dispensando il Capitolo generale perchè- (pagina 73r)-la Religione
potesse senza aggravio pagare la tassa e decime imposte ai Regolari per dare il
sussidio alla Pollonia invasa dall'armi ottomanne.Fo.III,93 e in esso definitorio fu
dichiarato Abate Generale il P. Abate Don Benedetto Buongiovanni di Verona,
Vicario generale D. Giustino Campora, e procuratore generale il P. Abate Don
Ippolito de Vecchi di Siena. Fo.III,93.
L'anno 1674 di Clemente X° sotto li 25 gennaro per il quale dichiara rimanga in
libertà la Religione di deputare nel monastero di S. Maria Nuova di Roma l'abbate a
suo beneplacito. Fo.III,102.
L'anno 1687 di Innocenzo XI spedito li 3 maggio per il quale dichiara il nuovo
Definitorio dispensando il Capitolo generale, perchè la Religione potesse senza
aggravio pagare la tassa all'Imperatore Leopoldo per conto delli stati Austriaci invasi
dall'Armi del Turco, e in esso Definìtorio fu eletto Abate generale il p. Don
Michelangelo Battaglini di Rimino abate, Vicario generale il p. Abate Don Ippolito de
Vecchi, e Procuratore generale il P. Abate D. Giovanni Francesco Roselli di Gubbio a
Fo.III,397.
L’anno 1690 sotto li 29 aprile di Alessandro 8° per il quale elegge protettore della
Congregazione nostra Olivetana il Signor Cardinale Rinaldo d'Este di Modena.
Fo.III,468,.
Brevi Di Clemente XI per il quale dichiara Abate di Monte Uliveto di Napoli il P.
Abate D. Diego Benevento di Napoli sotto li 20 ottobre 1702. Fo 140..
Di Clemente XI per il quale conferma il Decreto fatto dal Definitorio generale e
convalidato dalla Sacra Congregazione dei vescovi il nuovo metodo di eleggere il
nuovo Generale in caso di vacanza dentro il triennio;
le particolarità sono descritte al Generalato, il Breve fu spedito li 28 gennaio 1707.
Di Clemente XI per il quale annulla il privilegio che aveva la religione di ammettere
l'Alternative sotto li 12 aprile-(pagina 89)- 1713 Fo 360.
Di Clemente XI per il quale conferma nella carica di Procuratore generale il P. Abate
Don Francesco Pertusati di Milano, dichiarandolo Procuratore generale ell'Ordine
nostro sotto li 14 dicembre 1720, Fo 520..
L'anno 1726 fu conceduto la facoltà al capitolo generale da Benedetto XIII di
accettare il Breve suo spedito li 11 febbraro che riguardava di mutare il Cappello
bianco in nero, e dal Definitorio generale fu stabilito mutarlo. Fo 55.62
L'anno 1724 fu spedito il Breve da Benedetto XIII li 15 luglio per il quale concede
alla Religione nostra e per essa al P. Generale la facoltà di ridurre gli obblighi
perpetui delle messe, come si dice diffusamente alla Parola Riduzzione in questo
medesimo ristretto, e al libro 6 dell'Acta patrum del 1723 a Fo. 40 e 41.
L'anno 1729 Breve di Papa Benedetto XIII spedito li 6 settembre per il quale
conferma gli ordini fati dal Deinitorio sopra gli abusi degli abbati titolari Fo 159, e di
che diffu- (pagina 99v)- samente si è detto alla lettera A.Abbati titolari.
L'anno 1729 Breve di Benedetto XIII(=XII) spedito li 29 aprile per il quale concede
la facoltà al Definitorio di potere
eleggere abbate titolare il P. D. Giorgio pasqualini di Milano. Fo 153.
L'anno 1733 Breve di Clemente XII per il quale dichiara Abate di S. Maria Nuova il
P. Procuratore generale pro tempore spedito li 24 aprile. Fo 281 e 283.
l'anno 1733 Breve di Clemente XII spedito li 6 ottobre per il quale concede al p.
Generale e Definitorio di poter fare un solo Abbate privilegiato senza il governo, ma
che goda tutte le onorevolezze e privilegii degòli abbati di governo, e che abbia
ancora il voto al Capitolo Generale nella elezzione delle Cariche pubbliche. Fo 246.
L'anno 1733 Breve spedito li 19 dicembre da Papa Clemente XII per il quale riduce li
governi della Religione nostra di tre a cinque anni, e che nell'anno secondo e quarto
del quinquennio si faccia il Capitolo o Dieta. Fo 250.
L'anno 1733 Breve di Clemente XII spedito li 30 settembre per il quale comanda che
il Capitolo generale deva principiarsi la domenica terza doppo Pasqua, e che in tempo
del capitolo generale si possa mangiare carne a Fo 256.
L'anno 1734 B reve di Clemente XII spedito li 14 giugno-(pagina 100)- per il quale,
ad instanza della Nazzione sanese ebuona informazione del P. Generale, dichiara
Abate titolare il P. Don Alessandro della Ciaia di Siena Fo 266.
L'anno 1734 di Clemente XII per il quale Breve dichiara Abbate titolare
soprannumerario il P. D. Pavolino Bernardini di Lucca.
I CAMALDOLESI trattano di unirsi a noi.
L'anno 1637 fu trattato dai padri Claustrali di Camaldoli detti Camaldolesi di unirsi
alla Congregazione nostra Olivetana, gli fù risposto elegghino due soggetti per
trattare con noi di tal materia e loro faccino la medesima instanza a noi, che di poi il
Padre Generale con il consenso del Signor Cardinal Protettore averà cura di
soddisfarli a fo, II,88
CAPITOLO GENERALE
Accesso pel Capitolo generale di chi e quando.
L'anno 1710 fu fatto dal Definitorio il Decreto, quale della Congregazione dei
vescovi Regolari fu rimesso al Signor Cardinal Protettore, e da questo confermato,
per il quale viene ordinato, che nessun Abbate e Discreto eccettuato il Provveditore
del capitolo Generale possa venire in M.O.M. per il capitolo generale avanti il
giovedì precedente alla 3a domenica di Pasqua sotto pena della voce attiva e passiva
e parimente viene proibito a chi che nostro religioso che non ha coto al capitolo
generale il venire in M.O.M. in tempo della celebrazione del medesimo come amcora
non possa essere ammesso secolare alcuno in tempo di detto capitolo in M.O.M. sotto
le pene- (pagina99r)- riservate del Signor Cardinale Protettore a se medesimo Fo 291.
CAPITOLO PROVINCIALE.
L'anno 1648 dal capitolo Generale fu stabilito il modo di eleggere in caso di vacanza,
fra il biennio il nuovo generale; vacata che sia la sedia il P. Vicario generale deve
intimare il Capitolo da adunarsi in capo a due mesi nella Provincia del Vecchio
Generale, in quel monastero che al p. Vicario generale più piacerà, al quale Capitolo
provinciale vi deve intervenire a dare il voto per la nuova elezione del Generale il
Definitorio attuale, gli abbati e vocali della Provincia a fo III,56.
Nel caso poi la sedia rimanesse vacante dopo l'ottava dell'epifania dell'ultimo anno,
all'arrivo che la provincia del generale antecesore sarà in M:O:M: eleggere uno in
Abate Generale, il quale presieda al capitolo Generale, e nel medesimo Capitolo
generale faccia la renunzia della carica come al solito, e ciò fu approvato da tutto il
Capitolo generale. a fo III,60
COMMESSI nel passare CONVERSI.
L'anno 1636 nel Capitolo generale fu determinato con voti 132 che non si possa datre
il consenso che commesso alcuno passi allo stato di Converso se non in tempo del
Capitolo generale al quale Capitolo doversi presentare la supplica di quello averà
simile desiderio, purchè il supplicante lodevole sia vissuto nella Religione per anni 20
e nel caso la supplica non passerà con più della meta de voti di tutto il Capitolo
generale non si intenda ottenuta la grazia, per quanto all'abito si debba osservare
l'ordine fatto l'anno 1635 a fo II,60.
CARNE (Benignità lungo i secoli)
L'anno 1659 da Definitorio a pieni voti fu approvato che il padre Generale
comandasse in virtù di S. obbedienza e sotto pena di scomunica che alcun monaco
mangiasse carne nel tempo del Capitolo generale, cioè dal primo giovedì fino all'altro
giovedì, nè in pubblico ne di nascosto nè al palazzo ne in monastero, e ciò per
l'abbuso con dispendio e scandolo introdotto, e così tanto ordinò e comandò il padre
Generale colla pena che sopra riservata al padre Generale può tempera che sarà, fo
III,266
Carne permessa in tempo del capitolo generale.
L'anno 1733 Benedetto XII sommo Pontefice per suo Breve concede che nel tempo
del Capitolo generale possa mangiarsi carne in Refettorio. Fo 256.
Capitolo generale principia la Domencia 3a di Pasqua, e può mangiarsi la carne.
L'anno 1733 da Clemente XII fu ordinato per suo Breve il Capitolo generale dovesse
in avvenire avere il suo principio la domenica 3a di Pasqua, e che nel tempo di esso si
possa mangiare carne. Fo 256.
CASI DI COSCIENZA
Da farsi in ogni monastero ogni domenica.
L'anno 1705 dal capitolo generale fu ordinato che nei monasteri ogni domenica si
proponga il caso di coscienza e venga risoluto da un Sacerdote abile della Fameglia.
Fo 187.
Cocolla deve ogni monaco averla.
L'anno 1687 fu ordinato che ogni monaco tenghi appresso di se la Cocolla, e devino
sopra di ciò invigilare gli Abbati, comprandole a quei religiosi che non l'hanno col
denaro del loro vestiario. A Fo.III,408.
COLLEGIO PER GLI STUDENTI A ROMA
Collegio nel Monastero di S. Maria Nuova.
L'anno 1735 dal capitolo generale fu approvato che in Roma si tenesse il Collegio di
sei o sette studenti di Teologia, i quali a suo tempo in accorrenza di Abbazia 'ceteris
peritus habeatur de ipsis maior ratio'.
Fo 227.
DECANO OFFICIALE DI M.O.M.
L'anno 1672 l'officio di decano per Decreto rinnaovato dal Definitorio fu dichiarato
officiale il Decano di Monte Oliveto Maggiore. Fo.III,6
Decano di M.O.M. dichiarato Ufficiale e suo luogo.
Decano officiale abolito,
L'anno 1679 dal Signor Cardinal Protettore fu dichiarato che il Decano di Monte
Oliveto Maggiore in avvenire non sia più officiale di Monte Oliveto Maggiore, ma
semplicemente graduato. Fo.III,181.
l'anno 1687 Dal Definitorio viene dichiarato l'officio del Decano di Monte Oliveto
Maggiore officiale di detto Monastero e di graduato il P. Don Domenico da Pistoia
rimane officiale. Fo.III, 393.
L'anno 1722 fu dal Definitorio dichiarato officiale di Monte Oliveto Maggiore
l'offizio del decano e il P. D. Domenico Guidotti di Decano graduato fu il primo
essere uffiziale. Fo 115 e che dovesse precedere ai Procuratori ibi
DECRETI
L'anno 1597 che nell'inquisizioni ed esami non si usi il precetto sub poena
excomunicationis, ma nelli casi gravi si dica su pena privationis vocis e
inhabilitatir.Fo.,20.
l'anno 1598 del Signor Card.le Protettore che siano seguestrate le possessioni al
monastero di Villa nuovo lodigiana. Fo.21. come si è detto al seguestro.
L'anno 1599 che ogn'uno deve sotoscrivere le lettere coll'officio in cui si trova a
Fo.44
L'anno 1599 delle tre messe che il capitolo generale ha fatto dono, per il quale ogni
monaco sacerote è obbligato celebrare messer tre al Signor Card.le protettore e altre
tre per il Padre Generale fo.44 com è detto alle messe.
L'anno 1605 sopra lo stampare Breviarii, e officioli della sua donna.Fo.84.
L'anno 1605 che si reciti in coro l'Officio della Madonna al suo tempo secondo le
rubriche Fo 85.
(Pagina 75 v)
L'anno 1611 che il Cancelliere debba essere eletto a tenore delle Costituzioni. Fo102.
L'anno 1611 che li Foresterarii non siano minori di anni 25 dico di anni venticinque.
Fo 113
L'anno 1614 che li Commessi non possino vestirsi minori di anni venti. Fo 122
L'anno 1614 dhe nell'Officio semidoppio si faccia la commemorazione di S.
Francesca Romana. Fo 122.
L'anno 1614 fu innobvamente fatto il Decreto che ogni sacerdote celebri tre messe
per il signor Card.le Protettore e altre tre per il padre Generale Fo 123.
L'anno 1614 che li visitatori possino cavare dal Noviziato li novizi senza altra
licenza. Fo 132.
L'anno 1614 che le spese del Discreto si aspettino al monastero dove sta di stanza e fu
meglio assegnato. Fo 135.
L'anno 1614 che chi si esclude per se medesimo una volta di concorrere all'elezione
del discreto non possa più conncorrere. Fo 135.
L'anno 1614 che li visitatori anco che non abbino il governo possono concorrere
all'elezione del generale, e Definitorio Fo 135.
L'anno 1619 che il Vicario generale senza dispensa possa - (pagina 76r)-della voce
attiva e passiva, e viene la riabilitazione reservata alla medesima Congregazione dei
vescovi Regolari. Fo 89.
L'anno 1621 che i Lettori morali o di casi di coscienza abbino il luogo sopra i
Sacerdoti.Fo.176.
L'anno 1621 che gli Abbati lubenti o di renunzia devino precedere gli Abbati titolari.
Fo 186.
L'anno 1627 che il prefetto degli studi abbia il luogo doppo il Cancelliere. Fo.220.
l'anno 1627 che il Coadiutore della Procureria generale preceda a tuti gli officiali
eccetto a quelli di Monteuliveto Maggiore Fo.220.
L'anno 1627 che i lettori di Teologia abbino il luogo doppo il Vicario senza autorità di
comando. Fo.220
L'anno 1627 che non si possino fare più abbati titolari, ne benemeriti. Fo.220
L'anno 1627 che li Bolognesi non abbino più sette abbati per non avere altro che sette
abbazie. Fo.221.
L'anno 1628 che alle Sagrestie si faccia l'assegnamente dell'entrate. Fo 227 e 228.
La'nno 1628 sopra all'estinzione
L'anno 1630 che le cause siano terminate sine strepitu et in forma judicii a tenore
della Bolla di Clemente 8°. Fo.247.
L'anno 1632, che li monasteri di Monte Uliveto Maggiore, di Roma, e dove stanno li
Preteriti devino essere visitati e come. Fo 250.
L'anno 1656 che da monaco alcuno si possino prendere affitti. Fo 212.
L'anno 1658 che il Padre Generale una volta sola nel triennio faccia la visita dei
Monasteri. Fo 231.
L'anno 1658 che la quindecima parte de Quindenni ogni anno sia rimessa e pagata
alla procureria generale sotto le medesime pene imposte ai trasgressori di rimettere
alla medesima procureria generale i pesi camerali e li frutti dei censi fo 229.
L'anno 1659 sopra il vestire i Coomessi Fo.248
L'anno 1662 che l'entrate del governo del successore non possino spandersi, e viene
dichiarato che a tutto l'aprile l'entrate siano del governo vecchio e i frutti dei censi a
tutto febbraro avanti il Capitolo e sotto le pene comminate dalla S. Congregazione dei
vescovi Regolari in detto Decreto. Fo.368
L'anno 1668 che i cellerari nel tempo della Visita faccino trovare i libri nelle Camere
di Visitatori. Fo.508
L'anno 1668 della Congregazione dei Vescovi Regolari sopra al monastero di
Monticelli Fo.546.
L'anno 1670 che non si possa nei monasteri tenere minore- (pagina 76v) di sei
monaci Fo.516.
L'anno 1671 che gli Abbati di renunzia del governo devino precedere a gli abbati
titolari. Fo 560.
La'nno 1671 che in assenza degli Abbati locali l'autorità è tutta del Vicario e nulla si
aspetta al Superiore dimorante ivi in detto monastero. Fo.554.
L'anno 1675 che i Lettori che leggono non possino essere rimossi senza urgentissima
causa, prima che abbino compiuto il corso, anco quando fussero promossi
all'Abbazzia Fo.160.
L'anno 1675 che gli Abbati titolari e di renunzia do governo siano soggetti all'Abate
locale, e in assenza del P. Abate locale vengono dispensati a prendere la benedizione
dagli pofficiali, ma supplischino per mezzo del compagno. Fo.160.
L'anno 1676 che gli abbati titolari e vacanti non possino tenere servitore secolare
Fo.123.
L'anno 1678 che da ogni religioso si faccia il deposito del denaro che a suo uso tiene
e si trova. Fo.158.
L'anno 1678 che da ogni religioso si faccia l'inventario di tutto quello si trovasse a
suo uso in tempo della visita. Fo.158.
L'anno 1678 che nessuno dei nostri religiosi possa pernottare fuori del monastero.
Fo.158.
L'anno 1702 fu fatto il Decreto per il quale viene dichiarato che li Superiori siano
come gli Officiali di Monte Uliveto, e gli fi conceduto i medesimi privilegi, che
godono gli abbati titolari. Fo 115.
L'anno 1702 fu fato il decreto per il quale viene ordinato non potersi portare denari ai
secolari ne a giocare a giuoco di resto sotto pena della Prelatura e offitii.Fo 146.
L'anno 1704 decreto e sentenza dall'Auditore della Camera per il quale viene
sentenziato che l'Abbazia di Sassovivo si appartengha a nativi e oriundi di Foligno e
devino essere preferiti a chi che sia d'altra nazzione Fo. 164, ne seguì l'appello alla
Ruota Romana la quale decretò e sentenzio come sopra Fo 165 e in caso non vi
fossero nativi o oriundi sentenziò spettarsi agli Aggregati la detta Sacra Ruota. Fo
166.
L'anno 1704 fu fatto decreto dalla S. Congregazione dei Riti per il quale fu conceduto
l'offizio e messa sotto rito di doppio di 2 classe e l'ottava del beato Bernardo nostro
Fondatore li 4 aprile 1705 Fo. 184.
L'anno 1705 fu fatto il Decrto dal capitolo generale che ogni anno in tutte le chiese si
celebri la festa del nostro Beato Bernardo Fondatore con la maggior solennità
possibile- (pagina 90r)- e con il digiuno precedente della sua vigilia. Fo 188.
L'anno 1710 fu fato il Decreto rimesso dalla Sactra Ciongregazione al Signor
Cardinale protettore, che du confermato per il quale viene ordinato chi che sia dei
nostri religiosi che non ha voto nell'elezione del generale e Definitorio, eccettuato il
Provveditore del capitolo non possa venire al Capitolo generale, come pure tutti i
capitolari non possino venire a M. Oliveto prima del giovedì antecedente al Capitolo
generale, e finalmente non possa esere ammesso alcun secolare in tempo del capitolo
generale sotto la pena della privazione della voce attiva e passiva.A Fo 291.
L'anno 1706 fu fatto il decreto per il quale viene pordinato, che li promossi alli
Vescovadi devino essere annotati nelle Acta Patrum, portando lustro alla
Congregazione nostra la memoria di essi. Fo 279.
l'anno 1705 fu fatto il nuovo metodo dell'elezione del generale in caso di vacanza,
come si dirà al Generale, fu confermato dalla S. Congregazione per suo Decreto e
questo fu convalidato da papa Clemente XI per suo Breve. Fo 219.
L'anno 1710 dal Definitorio, il quale dalla Congregazione dei Vescovi fu rimesso al
Signor Cardinale protettore, che fu confermato per il quale ordinato che niuno
Capitolare possa essere in M.O.M. in avanti il giovedì antecedente al Capitolo
generale sotto pena della privazione di voce attiva e passiva. Sostenne che chi che sia
dei nostri religiosi, che non ha voto al Capitolo generale, non pssa venire al
medesimo, parimente che non si ammetta nel tempo del Capitolo generale secolare
alcuno sotto le pene riservate a se medesimo. Fo 291.
L'anno 1710 fu fatto Decreto per il quale vengono soppressi lo Superiori tutti, gli
officiali di M. O, replicati qe quelli non erano alla residenza per pr conto puramente
di ppoter fare i superiori nei monasteri ove no si richiede l'abate e siano considerati
come questi vicari. A Fo 327 e - (pagina 90v)-328 e detto decreto dal Definitorio fu
confermato dalla S. Congregazione dei vescovi li 19 gennaio 1711.
L'anno 1719 fu fatto il decreto per il quale viene comandato che chi presta denaro o
robba di valore a secolari sia castigato di mesi tre di carcere, e sia scritto nel libro dei
delinquenti. Fo 473.
L'anno 1720 fu fatto il decreto per il quale viene ordinato che i Cellerari, procuratori
o Ministri economici sotto pena della privazione dell'ufficio, e ad altre pene e
d'arbitrio del Definitorio preparino
dare fuori del monastero scritture dell'Archivio se non sarà notato dai medesimi in un
libro distinto la scrittura che si darà con esprimere il contenuto di essa, il nome della
persona a cui si darà ed il giorno mese anno e notaro come si richiede. Fo 507 e 508.
L'anno 1720 fu fatto decreto il 1719 e rinnovato il 1720 che siano castigati con un
mese di carcere quelli che prendono denari in presto dai secolari e non restituiscano, e
che per essere pagati ricorrono a superiori maggiori. Fo 507 e 508.
L'anno 1720 fu fatto il decreto per il quale viene ordinato che nessuno possa prestare
denaro ai secolari sotto pena della privazione dell'ufficio o ufficiali e di un mese di
clausura stretta ai monaci semplici. Fo 507.508.
L'anno 1720 fu fatto il decreto che quando un monaco non possa essere assegnato di
stanza in qualche monastero per suo mal concetto devva restare in clausura del
Monastero- (pagina 91r)- sino a che non si trovi stanza ove assgnarlo. Fo 507 e 508.
L'anno 1720 che i Commessi non possano dare professione se non doppo otto anni
che sono vestiti, doppo dei quali otto anni non volendo professare siano scacciati
dalla religione. Fo 507 e 508.
L'anno 1722 che la procureria generale non dia a censo il denaro ai monasteri se non
con il frutto del 4 per cento Fo 541.
L'anno 1722 fu fatto decreto per il quale viene proibito che dal definitorio in avvenire
non possa farsi decreto lesivo alla libertà dei futuri Definitori e i decreti lesivi già
fatti si dichiarino nulli, e di non valore. a Fo 542.
L'anno 1732 per Decreto del definitorio fu ordinato che il Lettore canonico abbia il
luogo doppo li cellerari foranei. Fo 224.
L'anno 1734 fu fatto il decreto dal definitorio per il quale fu ordinato cje in qualunque
provincia, ove si trova attuale noviziato deva mandare infra triennium un novizio a
Monte oliveto maggiore per mantenimento del decoro di questo Noviziato e del
Monastero. Fo 262.
l'anno 1735 fu dal capitolo generale ordinato che in ogni Monastero di canti una
messa per N. S. Clemente XII Benefattore dll'Ordine nostro nel giorno della sua
coronazione che fu il giorno di S. Giovanni Gualberto, fino a che esso viverà e doppo
la di lui morte, nel girono che accaderà si facci in perpetuo un anniversario per
l'anima di lui Fo.286.
l'anno 1735 fu fatto dal capitolo generale il procedimento sopra a che i padri lettori
devono leggere di chje forgia di che distintamente si è detto alla parola Lettori.
l'anno 1735 fu dal capitolo generale stabilito che il Padre Generale pro tempore deve
ogni anno delle sue tasse dare al Monastero di M.O.M. soldi 200 fino a che per altro
perseveri nella religione delli Governi il quinquennio. Fo 297
L'anno 1735 che nelle Visite che si faranno dei Monasteri non si diano se no tre piatti
a tenore delle Costituzioni, o al più quattro, essendo stato fatto quest'ordine dal
capitolo generale.
L'anno 1735 che nel Collegio istituito nel Monastero di S. Maria Nuova non siano
almeno seei o sette studenti di teologia e a suo tempo in occorrenza di alloggio'ceteris
penitus habeatur de ipsis maior ratio? Fo. 227
l'anno 1727 dal capitolo Generale fu ordinato, anzi dal definitorio fu fato il Decreto
per il quale fu ordinato che-(pagina102). in tutti i Monasteri di seconda classe dove si
trova aperto il Noviziato devino quei religiosi andare la Mattutino di notte, almeno
nei giorni più solenni. Fo 299.
L'anno 1734 li 3 settembre dalla S. Congregazione dei vescovi e Regolari fu fatto il
Decreto per il quale concede, cje la terza terzaria dei pesi di Roma sia fatta a tutto
giugno in avvenire a Fo. 301: La prima e seconda terzeria poi deve essere fatta a tutto
aprile, come per dichiarazione del p. Generale. Fo 314.
L'anno 1735 fu fatto il Decreto dal Definitorio per il quale viene dichiarato che in
coro non essendovi i reverendissime Superiori Maggiori, e in caso vi fusse il padre
Cancelliere, salve le ragioni di esso, e del P. Vicario di M.O.M. sia osservato il solito,
fatta però dal p. Vicario la debita riverenza al padre Cancelliere. Fo 304.
ELEZIONE A CARICHE PUBBLICHE
Elezione per le cariche pubbliche. L'anno 1596 ritrovandosi Abate Generale il P. D.
Lorenzo da Perugia, e Vic. Generale D. Cipriano da Soresina fà adunato il Capitolo
Generale e furono eletti a fo I,3
Abate Generale P. Placido Tana da Bologna
Vic. Generale Fra Vito da Firenze
Procuratore il p. Abbate D. Placido da Perugia a fo I,7
L'anno 1599m furono eletti
Abate Generale Fra Vito da Firenze
Vic. Generale il Padre Abbate D. Gasparo da Lodi a fo I,42
Procuratore Generale il Padre Abate Don Pio da Milano a fo I,43
L'anno 1599 per la morte del P. Vicario Generale seguirà li 2 settembre fu eletto
Vicario Generale il padre Abate Don Niccolò da Padova a fo I,49
Procuratore generale la renunzia fatta dal P. Abate Don Pio, il Padre D. Angelo Maria
di Milano Abate di Villanova a fo I,50
L'anno 1600 per la morte seguita del P. Generale D. Vito di Firenze il 5 novembre fu
eletto a fo I,57 a Generale il P. Abate Don Leonardo di Genova per Breve a fo.I,57.
L'anno 1602 furono eletti
Vicario Generale per il presente Capitolo Generale 1602 per Breve di Clemente 8 fu
fatto il Padre Abate Don Lorenzo da Perugia a fo I,68
Abate generale Don Girolamo da Verona fo I,67 e fo I,68
Vicario generale don Protasio da Corleone
Procuratore generale Don Agostino da Arezzo, questo fu eletto il 9 aprile
L'anno 1605 furono eletti a fo I,79 e I,80
Abate Generale Don Protasio da Corleone
Vicario Generale il P. Abate Don Clemente Cattanei di Bologna
Procuratore generale l'Abate Don Girolamo da Verona
L'anno 1608 furono eletti a fo I,87 e I,88
Abate Generale il Padre Abate Don Angelo Maria da Milano ...Continua a pag37
Vicario Generale il Padre Abate Don Lorenzo da Perugia
Procuratore Generale il padre Abate Don Giovanni da Napoli
L'anno 1611 alla presenza del Cardinale S. Cecilia Pavolo Sfrondati protettore
furono eletti a fo. I,102
Abate Generale il Padre Abate Don Lorenzo di Perugia per la seconda volta
Vic. Generale il P. Abate Don Michele di Napoli
Procuratore Generale il Padre Abate don Clemente Cattaneo di Bologna
Per l'anno 1614 furono eletti, come a fo I,118
Abate Generale il P, Abate Don Clemente Cattaneo di Nologna
Vicario generale Don Vittorio del Testa di Siena
Procuratore generale il P. Abate Don Evangelista di Perugia
L'anni 1616 fu eletto come a fo I,130
Procuratore generale il P. Abate Don Costanzo di Foligno al quale fu fatta la carta di
Procura per la quale al medesimo fu data dal Rev.mo Definitorio l'autorità di poter
trattare tutte le cose necessarie e spettanti alla Procureria Generale e all'Instrumento
che dal Notaro Alberti fu letto in Definitorio, fu rogato da ser Domenico Venturocci
di Siena a fo. I,133.
L'anno 1617 furono eletti come al detto Libro fo I,141
Abate Generale il P. Abate don Ippolito Borghesi di Siena
Vicario generale il P. Abate Don Protasio di Venezia
Procuratore generale il P. Abate Don Francesco di Milano a pagina
37v
L'anno 1618 fu eletto come a fo I,147
Abate generale il P. Abate don Vittorio del Testa di Siena per Breve del Papa Paolo
V, essendo stato promosso al Vescovato di Montalcino il Padre Abate Don Ippolito
Borghesi abate generale
L'anno 1620 furono eletti come a fo I,166,168 e 169
Abate generale il P. Abate don Protasio di Venezia
Vicario generale il P. abate don Cipriano Pinto di Salerno
Procuratore generale il P. Abate Don Vittorio del Testa di Siena
L'anno 1623 furono eletti come a fo I,187 e a fo I,189
Abate generale il P. Abate Don Giovanni di Napoli
Vicario generale Don Angelo Maria Cantoni di Bologna
Procuratore generale il p. Abate Don Benedetto da Verona
L'anno 1624 fu elletto come al detto Libro fo I ,195 e I, 204
Vicario generale Apostolico il Padre Don Angelo Maria Cantoni di Bologna per la
morte seguita il 15 aprile 1704 in Siena del padre generale Don Giovanni di Napoli, e
fu fatto per Breve dal papa Urbano 8°
L'anno 1627 furono eletti come a detto Libro a fo. I,220
Abate generale il Padre Abate Don Domenico Pueroni di Cremona
Vicario generale Don Timoteo di Perugia, abate
Procuatore generale il P. Abate Don Silvio di Napoli
L'anno 1630 furono eletti, come a detto Libro a fo I,244 e fo I, 246
Abate generale fu confermato per Breve di Papa Urbano 8° il Padre Abate generale
Don Domenico Pueroni
Vicario generale, per aver renunziato detta carica il Padre Abate Don Timoteo di
Perugia fiu eletto il Padre
abate Don Ambrogio di Lodi.
Procuratore generale il Padre Abate Don Angelo Cantoni di Bologna
L'anno 1632 fu eletto come a fo I,264 il 24 maggio
Vicario generale il Padre Abate Don Ambrogio da Bologna, stante la morte seguita
il 15 agosto 1630 del
Padre Vicario generale Don Ambrogio di Lodi.
L'anno 1633 furono eletti come a fo I,273
Abate generale il Padre Don Angelo Maria Cantoni di Bologna dal Capitolo e dal
rev.mo Definitorio, per impulso del Sommo Pontefice e del Signor Cardinal
Protettore.
ELEZIONI ALLE CARICHE MAGGIORI
L'anno 1633 per Breve Pontificio furono fatte dal Definitorio tutte l'elezzioni e cose
che si dovrebbero fare dal capitolo Generale, e sono a fo II 8 e 9.
Il detto Generale il p. Abate Don Angelo Maria Cantoni di Bologna, fo II,8
Vicario Generale Don Vittorio del Testa di Siena fo II,9
Procuratore generale Don Venanzio da Camerino fo II,9
L'anno 1635 fu eletto Procuratore Generale per Breve di Urbano 8 il Padrea Abate
Don Pietro di Bologna, in occasione della renunzia che fece di detta carica il padre
Abate Don Venanzio da Camerino a cagione della di lui infermitò fo II,38.
L'anno 1636 furono eletti dal capitolo Generale:
Abate generale il padre Abate Don Vittorio del testa di Siena per la seconda volta,
Vicario generale Don Valeriano di Brescia
procuratore generale il Padre Abate Don Francesco di Milano per la 2a volta a fo
II,66.
L'anno 1637 Abate Generale fu eletto il p. Abate Don Ippolito Campioni di Siena per
breve di Urbano 8 visitatore per la morte seguita dell'Abate Generale del Testa fo
II,77.
L'anno 1637 Abate generale fu eletto il padre Abate Don Andrea Raffaelli di Lucca
per Breve di urbano 8 in occasione fu promosso al vescovado di Chiusi il padrea
Generale Campioni a fo II,96 e 97.
(Pagina 51)
L'anno 1639 per Capitolo Generale furono eletti:
Abate Generale Don Valeriano Scaglia di Brescia
Vicario generale Don Vittorio di Napoli
Procuratore generale Don Pascolo di Firenze.
L'anno 1642 per Capitolo generale furono eletti essendovi intervenuto ed assistito
Monsignor Ill.mo Melsi arcivescovo di Capua e Nunzio di Firenze presidente
apostolico dell'Ordine di N. Signore Urbano Papa 8:
Abate generale Don Vittorio di Grecis abate di Napoli.
procuratore Generale Don Pavolo Camillo abate bresciano.
L'anno 1643 Abate generale du eletto il P. Abate Don Gasparo Frattasio per breve di
Urbano 8 li 2 maggio, consegnato il breve il 6 giugno al detto P. Generale da
Monsignor Facchinetti vice protettore fo II,144
Vicario Generale D. Pietro Candio di Bologna
L'anno 1644 Procuratore generale fu eletto il p. Abate Don Giacomo da Padova per
breve di Urbano 8 a fo II,198
Elezioni.
L'anno 1645 nel Capitolo Generale furono eletti Abate Generale Don Francesco
Tessera di Milano.
Vicario generale Don Angelo Maria Alessi di Perugia
Procuratore generale Don Bartolomeo di Napoli.
Fo III.1.3.4.
l'anno 1645 Vicario generale D. Timoteo Patiani di perugia, essendo più avanti
coadiutore della Procureria generale, e nella Dieta stessa eletto Abate per la morte del
P. Visitatore generale D. Angelo Maria Alessi di Perugia seguita nel mese di maggio
in Monte Morcino fo III,14.
L'anno 1646 in S. Vittore di Milano, nel capitolo provinciale ivi adunatosi du
nominato in Generale li 13 settembre il p. D. Celso Mandelli a pieni voti dai padri
Abati e dai Vocali di Lombardia, la qual nomina fu confermata per Breve di papa
Innocenzo X datoli Xv dicembre. Fo III,32.
(pagina 61v)
L'anno 1648 dal Capitolo generale furono eletti
Abate generale Don Timoteo Podiani di Perugia
Vicario generale D. Claudio di Milano
Procuratore generale D. Taddeo Pepoli f. III,58,59
L'anno 1651 dal Capitolo generale furono eletti
Abate generale D. Taddeo Pepoli di Bologna
Vicario generale D. Romualdo di Genova
Procuratore generale D. Timoteo Podiani di Perugia Fo.III,108.109
L'anno 1654 elezzione fatta dal capitolo generale
Abate generale Don Romualdo Cavazza di genova
Vicario Generale Don Domenico di Brescia
Procuratore generale D. Francesco Maria da Milano fo III,146.
L'anno 1654 Vicario generale fu eletto Don Benedetto Buongiovanni di Verona per la
morte seguita del P. Vicario generale Don Domenico Ugoni di Brescia. Fo III,156
L'anno 1657 elezione fatta per conto della peste per Breve di Alessandro 7°
Abate generale D. Benedetto di Verona
Vicario generale D. Bernardo Resta di Napoli
Procuratore generale D. Domenico Minutoli di Lucca Fo.III,215
L'anno 1660 elezione fatta dal capitolo generale coll'assistenza del Presidente
Apostolico Signor Cardinale Cesare Facchinetti Protettore nostro:
Abate generale D. Bernardo Resta di Napoli
Vicario generale Don Giacinto da Ferrara
Procuratore generale Don Benedetto Buongiovanni di Verona Fo III, 290.291 e 292
L'anno 1660 Abate generale Don Angelo Maria Torelli romano eletto lì 30 maggio da
Papa Alessandro 7° per suo Breve per la morte seguita li 23 maggio in Roma del
Padre generale Don Romualdo Resta di Napoli. Fo. III,314
L'anno 1661 Abate generale eletto D. Giustino Campora di napoli Abate di Roma per
Breve di Alessandro 7° spedito li 6 agosto per la morte seguita li 2 agosto in Roma
del padre generale Don Angelo Maria Torelli romano. Fo.III,355.
L'anno 1663 elezione fatta per breve da Alessandro 7° per conto essere ripiena l'Italia
di milizie e spedito li 15 marso. Fo. III,394.
Abate generale D. Francesco Maria Casati di Milano
Vicario generale D. Timoteo Podiani di Perugia
Procuratore generale D. Giustino Campora
L'anno 1666 elezione fatta per Capitolo generale
Abate generale Don Timoteo Podiani di Perugia
Vicario generale D. Bernardo di Lodi
Procuratore generale D. Costanzo Zani di bologna. Fo. III,451.452 3 453
L'anno 1669 elettione fatta per Capitolo generale
Abate generale D. Taddeo Pepoli con dispensa dei natali per Breve di Clemente 9°
spedito li 4 maggio, al quale si attese e no al Monitorio presentato, spedito il primo
maggio a Fo . III,496 e 484
Vicario generale Don ippolito Bracciolini di Pistoia per il quale vi fu lettera
commendatizia efficacissima del Signor cardinale Padrone
Procuratore generale Don Timoteo Podiani. a Fo. III,499.500.
L'anno 1669 fu eletto Don Francesco di Perugia per la morte seguita di novembre del
padre Prcuraore generale Don Timoteo Podiani di perugia e al nuovo procuratore
generale dal Definitorio gli fu fatta la Carta di procura della quale si rogò Ser Santi
Cenni Notaio pontificio sanese. Fo. III,513
Generalato vacato per morte.
L'anno 1646 vacò il generalato per la morte del Padre generale Tessera di Milano, e
fra la Provincia di Lombardia e d'Umbria nacque litigio pretendendo ognuna si
dovesse eleggere il nuovo generale dalla sua, la causa fu portata in S. Congregazione
e dopo forte ragioni portate da ambi le parti, uscì da essa Congregazione il decreto
sotto lì 13 luglio 1646 fu"casu presenti iustis de causis eligatur ex provincia
Ultramontana et pro casibus futuris tractetur in Capitulo generali et exibetur
approbanda a Sacra Congregatione". La provincia dell'Umbria (pagina 65r) non si
acquietò ricorse al Papa, il quale confermò il medesimo Decreto, e così su S. Vittore
fu adunato il Capitolo Provinciale dove rimase nominato il nuovo Generale e
confermato per suo Breve dal predetto Pontefice Innocenzio Xmo a fo III,27.
L'anno 1648 vacata che sia la carica di Generale per obitus, l'elezione del nuovo
Generale deve farsi a due mesi dal giorno della morte, deve intimarsi il Capitol
Provinciale dal P. Vicario generale, e a suo arbitrio deve determinare il Monastero
nella provincia del defunto. L'elezione del nuovo deva farsi dal Definitorio attuale
Abbati, e Vocali della Provincia. Nel caso poi la morte seguisse doppo l'ottava
dell'Epifania dell'ultimo anno, all'arrivo della Provincia vedova che farà a M.Oliveto
Maggiore per il Capitolo generale eleggerà da essa medesima un Generale che
presieda al Capitolo generale, e renunzi la carica in esso Capitolo generale come è il
solito, il tutto fu fatto e approvato dal Capitolo Generale a Fo.III,56 e fo. III, 60
L'anno 1672 al Capitolo generale furono eletti a Fo 2.3.4
Abate generale il P. D. Domenico Minutoli abate di lucca
Vicario generale il P. Abate D. Benedetto Buongiovanni di Verona
Procuratore generale il P. Abate D. Francesco Maria Casati di Milano.
Elezione del procuratore generale.
L'anno 1673 fu eletto procuratore generale il padre Abate Don Gregorio Rainoldi da
Milano per la morte del padre procuratore generale Casati. Fo 12.
La'nno 1673 l'elezzione che doveva farsi dal capitolo generale, fu fatta per Breve de
Clemente Xmo per non vedersi per la state tanti religiosi nell'anno santo, e furono
eletti
Abate generale D. Benedetto Buongiovanni di Verona Fo 92
Vicario generale il p. Abate D. Giustino Campora di Napoli
Procuratore generale il P. Abate D. Ippolito de Vecchi di Siena.
Elezione delle cariche pubbbliche.
L'anno 1696 elezzione al Capitolo generale Fo. 2.3.4.
Abate generale il P. D. Antonio Pizzini di Napoli
Vicario generale il P.D. Alessandro Zambeccari di Bologna
Procuratore generale il P. Abate D. ;Marcantonio di Verona.
L'anno 1699 elezzione fatta al Capitolo generale Fo. 64 e 66:
Abate generale il P. D. Celso Gafuri di Milano
Vicario generale D. Gio.FRancesco Roselli di Gubbio
Procuratore generale il P. Abate D. Antonio Pizzini
L'anno 1702 fatta al Capitolo generale Fo.111.112.113:
Abate generale D. Gio. Francesco Roselli di Sassoferrato da Gubbio
Vicario generale il P. Abate D. Lorenzo de salazar di Milano
procuratore generale il P. Abate D. Alessandro Zambeccari di Bologna.
L'anno 1703 elezzione fatta al Capitolo generale Fo 130, anzi per Breve di Clemente
XI per la morte del P. Abbate D. Giustino Roselli di Gubbio in abate generale per la
morte seguita del Generale Roselli suo fratello Fo 130
L'anno 1705 elezzione fatta al Capitolo generale Fo 191.192.193.:
Abate generale D. Alsessandro Zambeccari di Bologna
Vicario generale D. Vittorio Nelli di Firenze Abate di Pisa
Procuratore generale D. Giustino Roselli di Gubbio.
L'anno 1708 elezzione fatta al Capitolo generale Fo. 247.248.249:
Abate generale D. Camillo Maria Nelli di Firenze
Vicario generale il P.Abate D. Giorgio Guerrieri di Brescia
Procuratore generale D. Lorenzo de salazar di Milano.
L'anno 1711 elezione fatta al Capitolo generale Fo 318.319.320:
Abate generale D. Giorgio Guerrieri di Brescia
Vicaio generale D. Michele Maria Capuano di Napoli
Procuratore generale D. Valeriano Mignanelli di Siena.
L'anno 1714 elezzione fatta al Capitolo generale.Fo 400.401.402.
Abagte generale Don Michele Maria Capoano di Napoli
(Pagina 92v)-
Vicario generale il P. Abate D. Carlo Francesco Mangoni di Milano
Procuratore generale D. Giorgio Guerrieri di Brescia.
L'ann o 1717 elezzione al Capitolo generale Fo 444.445.446
Abate generale D. Lorenzo de Salazar di Milano
Vicario generale D. Giustino Roselli di Gubbio
Procuratore generale D. Michele Maria Capoano di Napoli
L'anno 1720 elezzione fatta al Capitolo generale. Fo 499.500
Abate generale D. Giustino Roselli di Gubbio
Vicario generale D. Alessandro Zambeccari di Bologna
Procuratore generale D. Lorenzo Salazar di Milano
GENERALATO IN CASO DI VACANZA
L'anno 1675 fu stabilito in caso di vacanza del generalato dentro al triennio si
dovesse fare la nuova elezzione dalla Provincia medesima, alla quale spetava il
compimento del triennio; gli elettori siano il Definitorio pro tempore gli abati e
Vocali della provincia stessa; il Vicario generale deva determinare il giorno e il
Monastero, ma l'elezzione sia fatta nel termine di due mesi dal giorno della vacanza
se accaderà la vacanza nell'ultimo anno doppo fatte le voci o Discreti, al consueto
tempo di faccia l'adunanza, ciòè il giovedi avanti la 3a domenica di Pasqua e si
eleggerà il nuovo generale non già dalla provincia vedova, ma alla provincia alla
quale si aspetta secondo l'alternativa e il turno solito, e possa essere anco eletto il
Vicario generale. Fo 152.
L'anno 1705 li 27 aprile fu fatto il Decreto dalla S. Congregazione dei vescovi
Regolari e confermato per Breve di Clemente XI per il quale viene ordi- (pagina
93v9-nato che vacando dentro al triennio il generalato, primo che il Vicario generale
deve intimare il Capitolo, quale deve adun arsi sempre in Monte Uliveto Maggiore, e
nel termine di tre mesi dal giorno della vacanza seguita si deve fare l'elezzione del
nuovo Generale. "do che in detto Capitolo devono intervenire con il voto da dare
all'elezione il vicario generale, li Visitatori e il Procuratore generale, pro tempore
esistenti, gli Abbati generali pasati, li Vicari generali passati e li visitatori del
Definitorio antecedente e un monaco vocale da eleggersi dalla Famegli di Monte
Oliveto Maggiore a mente delle nostre Costituzioni. 3° che se porta l'accidente che in
qualche Provincia mancasse uno de due Visitatori, l'abbate più vecchio di quella
Provincia di intenda sostituito per dare il voto, e se ne mancassero due della Provincia
medesima si intendino i due Abbati più vecchi sostituiti di quella medesima
Provincia.
4° che li scrutatori sieno tre del Definitorio attuale, e a sorte sieno estratti. 5° per le
spese, ogni provincia deva dare e pagare a Monte Oliveto Maggiore scudi romani
venti da ripartire ai Monasteri detti di ciascuna Provincia .Il Breve fu spedito li 28
gennaio 1707. Fo 219.
L'anno 1678 furono eletti al capitolo generale a Fo.155 e 156:
Abate generale D. Giustino Campora di Napoli
Vicario generale il P. D. Ridolfo Prati di Bologna
Procuratore generale il P. Abate D. Benedetto Buogiovanni di Verona
L'anno 1679 fu eletto Procuratore generale il padre Abate Don Valeriano Bongiovanni
di Verona per la renunzia fatta dal P. Abate D. Benedetto di lui zio. Fo 180
L'anno 1681 l'elezzione fu fatta per il capitolo generale:
Abate Generale il P. D. Orazio Lampugnani Visitatore dispensato dal medesimo
Capitol generale con facoltà Apostolica Fo 233 e 234.
Vicario generale il rev. Padre Don Francesco Tolomei di perugia Fo 231
Procuratore generale Don Giustino Campora di Napoli Fo 236.
Elezzione delle cariche pubbliche.
L'anno 1681 l'elezzione fu fatta per il capitolo generale:
Abate Generale il P. D. Orazio Lampugnani Visitatore dispensato dal medesimo
Capitol generale con facoltà Apostolica Fo 233 e 234.
Vicario generale il rev. Padre Don Francesco Tolomei di perugia Fo 231
çProcuratore generale Don Giustino Campora di Napoli Fo 236.
L'anno 1684 l'elezione fatta per Capitolo generale Fo 310 e 312.
Abate generale D. Francesco Tolomei di perugia
Vicario generale il p. Abate D. Gio.Francesco Fopssati di Milano
Procuratore generale il p. Abate D. Ridolfo Prati di Bologna.
L'anno 1687 Elezzione delle cariche pubbliche fatta per Brebve di Innocenzo XI per
sgravare la Congregazione e potesse pagare con minore incommodo la tassa imposta
da darsi all'Impertore leopoldo al quale veniva fatta la guerra dal Turco:
Abate generale D. Michelangelo Battaglini di Rimino Fo 397
Vicario generale il padre Abate D. Ippolito de Vecchi di Siena
procuratore generale il p. Abate D. Gio. Francesco Roselli di Gubbio.
L'anno 1690 elezione fatta per Capitolo Generale Fo 462.463.464:
Abate generale Don Ippolito de Vecchi di Siena
Vicario generale il p. Abate D. Marc Antonio Campoagna di Verona
Procuratore generale il p. Abate D. Gio, Francesco Fossari di Milano.
L'anno 1693 elezzione fatta per Capitolo Generale Fo 549 e 550:
Abate generale D. Marc Antonio Campagna di Verona
Vicario generale il P. Abate Don Antonio Pizzini di Napoli
Procuratore generale il p. Abate D. Antonio Bernardi di Lucca.
L'anno 1702 fatta al Capitolo generale Fo.111.112.113:
Abate generale D. Gio. Francesco Roselli di Sassoferrato da Gubbio
Vicario generale il P. Abate D. Lorenzo de salazar di Milano
procuratore generale il P. Abate D. Alessandro Zambeccari di Bologna.
L'anno 1703 elezzione fatta al Capitolo generale Fo 130, anzi per Breve di Clemente
XI per la morte del P. Abbate D. Giustino Roselli di Gubbio in abate generale per la
morte seguita del Generale Roselli suo fratello Fo 130
L'anno 1705 elezzione fatta al Capitolo generale Fo 191.192.193.:
Abate generale D. Alsessandro Zambeccari di Bologna
Vicario generale D. Vittorio Nelli di Firenze Abate di Pisa
Procuratore generale D. Giustino Roselli di Gubbio.
L'anno 1708 elezzione fatta al Capitolo generale Fo. 247.248.249:
Abate generale D. Camillo Maria Nelli di Firenze
Vicario generale il P.Abate D. Giorgio Guerrieri di Brescia
Procuratore generale D. Lorenzo de salazar di Milano.
L'anno 1711 elezione fatta al Capitolo generale Fo 318.319.320:
Abate generale D. Giorgio Guerrieri di Brescia
Vicaio generale D. Michele Maria Capuano di Napoli
Procuratore generale D. Valeriano Mignanelli di Siena.
L'anno 1714 elezzione fatta al Capitolo generale.Fo 400.401.402.
Abagte generale Don Michele Maria Capoano di Napoli
(Pagina 92v)-
Vicario generale il P. Abate D. Carlo Francesco Mangoni di Milano
Procuratore generale D. Giorgio Guerrieri di Brescia.
L'ann o 1717 elezzione al Capitolo generale Fo 444.445.446
Abate generale D. Lorenzo de Salazar di Milano
Vicario generale D. Giustino Roselli di Gubbio
Procuratore generale D. Michele Maria Capoano di Napoli
L'anno 1720 elezzione fatta al Capitolo generale. Fo 499.500
Abate generale D. Giustino Roselli di Gubbio
Vicario generale D. Alessandro Zambeccari di Bologna
Procuratore generale D. Lorenzo Salazar di Milano
L'anno 1723 elezzione fatta per Capitolo generale Fo.3.4
Abate Generale D. Alessandro Zambeccari di Bologna
Vicario generale Padre abate D. Valeriano Mignanelli di Siena
procuratore Generale il P. D. Ippolito Vagnozzi di Gubbio.
L'anno 1726 elezzione fatta per Capitolo generale Fo. 65.66.67:
Abate generale Don Valeriano Mignanelli di Siena
Vicario generale il P. Abaten D. Giorgio Guerrini
Procuratore generale Il P. Abate D. Alessandro Zambeccari.
(pagina 103)
L'anno 1729 elezione per Capitolo generale 149. 150.152
Abate generale il P. Abate D. Giorgio Guerrieri di Brescia
Vicario generale il P. Abate D. Giuseppe Cesareo di Napoli
Procuratore generale il P. Abate D. Valeriano Mignanelli di Siena
L'anno 1732 elezione fatta per Capitolo generale. Fo 211.212.213:
Abate generale D. Giuseppe Cesaroe di napoli
Vicario Generale il P. Abate Don Marcellino Marcellini di Milano
Procuratore generale il Padre Don Flaminio Marini di Brescia.
L'anno 1735 elezione per Capitolo generale Fo 290.292.293
Abate generale Molto Rev.do D. Marcellino Marcellini di Milano
Vicario generale il padre Abate D. ippolito Vagnozzi di Gubbio
Procuratore generale il Padre D. Giuseppe Cesareo di Napoli.
Cocolla ognuno deve averla.
L'anno 1648 fu ordinato che sia fatta la Cocolla a quelli monaci che non l'hanno a
conto del loro vestiario, e se nella prima visita che sarà per farsi, si troverà alcuno
che non l'abbia, rimarrà condennato quell'abate a farla a proprie spese. Fo III,82
I Conversi supplicano anche il voto.
L'anno 1646 fu presentato un Memoriale dai Conversi al Definitorio sopra al godere
la voce attiva, e fu fatto il Decreto che nessuno dei suddetti possa intervenire alle
funzioni Capitolari, ne meno sopra a ciò sieno ascoltate le loro pretenzioni sino a che
non costi al Definitorio e che gli oratori nel vestire osservino le Costituzion i non
ostante qualsiasi altra concessione fatta in contrario. Fo III,23.
L'anno 1659 fu ordinato che niuno Abbate possa ad un Commesso ridurlo allo stato di
Converso, senza licenza in virtù di S. Ubbidienza, e sotto pena di scomunica a fo
III,248.
CULTO
Fondatore nostro suo culto.
Tassa imposta ai monaci per l'accrescimento del culto al beato Bernardo Tolomei.
L'anno 1673 per le spese fatte in accrescimento del culto del nostro Beato Bernardo
Fondatore per avere ottenuto di poter fare le festa, officio, e Messa li 20 agosto in
onore di esso fu imposta dal Definitorio una tassacaritativa agli abbati soldi 3 agli
Ufficiali soldi 2 a monaci, chierici, e commessi soldi 1, e da risquotersi al prossimo
vestiario. Fo 33.
L'anno 1680 dalla Congregazione dei Riti emanò il Decreto che nel Martirologio
romano vi si dovesse porre l'elogio del beato Bernardo Tolomei di Siena Fondatore
della Congregazione di Monte Oliveto li 21 agosto.
Fo. 199.
Emanò ancora il decreto che la festa, officio, e messa del detto beato si dovesse fare il
21 agosto. Fo.199.
Festa del Fondatore comandata farla colla maggiore solennità e con la Vigilia.
L'anno 1705 fu comandato dal capitolo generale che ogni anno e in tutte le chiese si
celebri la festa del beato Bernardo colla maggiore solennità posibile, e col digiuno
precedente della sua vigilia. Fo 188.
DECANO
L'anno 1645 fu fatto il Decreto che nei monasteri dove non vi sono almeno tre
chierici non vi sia il Decano a fo III,15.
L'anno 1655 fu fatto il Decreto che il Decano e Lettor filosofo di Monte Uliveto
Maggiore per non essere officiale, devino negli altri monasteri avere il loro luogo
doppo il foraneo di quei monasteri nei quali si trovano, e che gli officiali degli altri
monasteri che vengono in Monte Oliveto Maggiore tenghino il luogo in esso
monastero doppo il Decano e Lettor filosofo a fo.III,176
Decano officiale di M.O.M.
L'anno 1672 l'officio di decano per Decreto rinnaovatro dal Definitorio fu dichiarato
officiale il Decano di Monte Oliveto Maggiore. Fo.III,6
DELINQUENTI
L'anno 1695 fu fatto il Decreto per il quale viene ordinato che commettendosi
qualche grave delitto da alcun monaco o commesso gli abbati locali sotto pena della
sospensione son otenuti a formarne processo a tenore delle Costituzioni nostre e della
Bolla di Innocenzo XII in termine di due mesi e siano tenuti a darne parte all'Abate
generale.Fo 595.
Delinquenti non gravi possono essere eletti Abbati, non che siano al Libro.
L'anno 1698 rimase definito che quando il monaco si trova descritto nel libro dei
delinquenti per qualche mancamento non grave, ne di molto rilievo, per cui sia stato
penitenziato ad tempus, non si intenda che per sempre deva rimanere escluso
dell'Abbazia, ma possa esso ancora essere proposto per la medesima, quando per altro
abbia dato sufficienti segni di emendazione, e che sia dotato di necessari requisiti. Fo
506.
DIGIUNO NEL SABATO.
L'anno 1656 il digiuno introdotto nel giorno del sabbato in honore di Maria sempre
Vergine in più luoghi, esssendo si lodevole uso, viene esortato, che si introduchi si
buona usanza in tutti i monasteri, e che venga osservato. Fo III,195.
Dispensa sopra il difetto dei natali.
L'anno 1664 dispensa ottenuta per Breve del P. D. Claudio Marescotti di Bologna per
essere eletto Abate per il difetto dei Natali fo.III,411.
Monitorio presentato al p. Generale acciò non venisse eletto Generale persona con
difetto di natali.
L'anno 1669 nell'entrare che faceva il Padre Generale con il Definitorio in Definitorio
fu presentato al medesimo dal notaro con testimoni un monitorio per il quale veniva
asserito che per il difetto de natali nessun soggetto poteva essere eletto Abate
Generale. Fo III,484.
L'anno stesso 1669 ci fù la dispensa per il difetto dei natali avvenuta per Breve di
Clemente nono il p. D. Taddeo Pepoli di Bologna per poter ottenere la carica di
generale. Fo III,496.
Discreto
Possa farsi dove sono 8 religiosi e che dal monastero ricevino il vestiario.
L'anno 1680 fu fatto il Decreto per il quale viene comandato che solamente si possa
fare il Discreto in quelli monasteri nei quali di trovano effettivamente otto religiosi
nella festa di tutti i santi, e dal medesimo monastero ne averanno ricevuto il vestiario
solito. Fo.214.
DONNE NON SIANO INTRODOTTE NELLA CLAUSURA DI M.O.M.
L'anno 1658 per mantenere lontano l'accesso delle donne nella clausura e Monastero
di Monte Uliveto Maggiore fu ordinato dal Definitorio sotto pene rigorissime ai
trasgressori monaci, che nel recinto di Monte Oliveto, neppure alla peschiera, o altro
luogo siano introdotte donne. Fo III,239.
DOVERI DEL MONACO
Vagare è proibito ai monaci.
L'anno 1687 fu ordinato ad ogni Prelato, che non permetta ai suoi monaci il vagare
per la città, e in particolare nei luoghi pubblici e nelle Piazze. Fo 408
Vanità nel vestire proibita.
L'anno 1687 fu ordinato che nessun monaco ardisca vestire di panno, o d'altra robba
di colore, incaricando strettamente i prelati, che invigilino in estirpare questo abuso e
contrario all'Istituto, e Costituzioni nostre.
Fo 408.
Vanità nei capelli, proibita.
L'anno 1687 fu ordinato che nessun monaco ardisca di portare e tenere i capelli
longhi per non riuscire di scandalo al secolo. Fo 408.
EIEZZIONE di monaci dalla religione.
L'anno 1698 D. Calo Guggiero di Napoli fu cacciato dalla Religione Fo 38.
L'anno 1699 lì 19 settembre fu cacciato dalla religione D. Prospero Rò di Milano. Fo
73
L'anno 1702 rimase approvata l'eiezione fatta dalla Religione di Don Lorenzo Diedo
di Venezia. Fo 141
L'anno 1717 fu cacciato della religione Don Pavolino di Napoli Fo 346.
L'anno 1731 fu cacciato fuori della Religione il Padre Don Urbano Cimini di Napoli.
Fo 188
EREZIONE DEL MONASTERO DI RAPOLANO.
l'anno 1646 fu fatto il decreto che si aprisse il monastero nuovo di Rapolano secondo
la facoltà conceduta da N. Signore, e furono assegnati la fameglia di numero otto con
i suoi officiali a Fo.III,22
CULTO DEL FONDATORE BEATO BERNARDO.
L'anno 1643 fu stabilito si dovesse procurare dalla santa Sede la Beatificazione del
nostro Beato Fondatore e si assunse le prese il Procuratore generale. Fo II,192.
L'anno 1644 decret di Monsignor Ascanio Piccolomini d'Aragona sopra al culto
dovuto al beato Bernardo Tolomei fondatore dell'Ordine nostr. Fo II,202.L'anno 1644
decreto emanato lì 7 settembre dalla S. Congregazione dei Riti sopra il culto
rinnovabile prestato al Beato Bernardo fo II,245,
Commemorazione del Beato Bernardo dopo le litanie.
L'anno 1654 fu ordinato che dopo la compieta nelle preci si recitino dette le litanie si
faccia ogni giorno la commemorazione del nostro Beato Padre Bernardo coll'antifona
"O beati Viri', versetto ora pro nobis e sua orazione fo III,163.
Fondatore a di lui culto furono tassati i monaci.
l'anno 1659 perchè la causa beatifica del glorioso Padre Fondatore della
Congregazione nostra Beato Bernardo Tolomei procedesse avanti, vi voleva grossa
spesa, e i monasteri non potevano contribuire stante il trovarsi in male stato così fu
fatta una tassa a tutti i nostri religiosi, perchè del proprio concorressero a tal opera
pia; così fu ordinato dagli Abati pagassero soldi 3, i monaci soldi 1, i commessi
baiocchi 80, e che si dovesse cavare da loro vestiari a Fo.III,251.
L'anno 1705 dalla Congregazione dei riti fu conceduto l'officio e messa del Beato
nostro Fondatore Tolomei sotto rito di doppio di 2a classe, e con l'ottava lì 4 aprile
per Decreto. Fo 1
ESERCIZI SPIRITUALI
Esercizi da farsi un giorno del mese.
L'anno 1705 dal Capitolo generle fu ordinato che in ogni Monastero
indispensabilmente si faccino l'esercizi spirituali un giorno in ogni mese, senza pero
non venghino impediti gli esercizi spirituali annuali. Fo 187.
INVENTARI.
Inventario da farsi dal monaco.
L'anno 1669 fu ordinato che ogni Abbate faccia fare ad ogni monaco l'inventario
delle cose e denari che sono a di lui uso. Fo.III,508.
Inventario da farsi da ogni religioso.
L'anno 1678 fu fatto il Decreto dal capitolo generale, che da tutti i nostri religiosi si
faccia l'inventario di tutta la robba e denari che si troveranno avere a loro uso in
tempo della Visita, e si consegni al Visitatore. Fo 158.
LICENZA.
L'anno 1596 fu ordinato che da Visitatori non possino darsi le licenze di andare da
Monastero in Monastero, se nò dove uno sia vicino con all'altro, che si possa passare
in un giorno a fo I,9.
L'anno 1599 fu ordinato che le licenze da darsi a Monaci per prendere gli ordini sacri
si aspettino solamente a darle al Rev.mo P. Generale a fo I,48.
L'anno 1602 fu ordinato che non possino darsi licenze a Monaci di andare vagando,
anco sotto pretesto di pellegrinare a fo I,69.
L'anno 1626 fu data la permissione a Monaci di Fondi di soggiornare l'estate a
Castellone, con condizione però la chiesa di Fondi rimanga soddisfatta a fo I,208.
L'anno 1601 dal solo Definitorio venivano date le licenze di dare l'abito ai monaci e
commessi a fo I,60.
MARCELLINO MARCELLINI
Deposito del Ven.le P. Abate Don Marcellino di Cremona rimasto intatto.
L'anno 1707 nell'essere stata ristabilita la Cappella del Santissimo Crocefisso della
Chiesa principale di Monte Uliveto fattosi di nuovo il pavimento o impiantito non fu
punto rimosso il deposito del Venerabile padre Don Marcellino abate di renunzia di
Cremona Fo.88.
MONASTERI
Monastero di Roma possa essere governato da chi che sia.
L'anno 1693 fu fatto il Decreto dalla Congregazione dei Vescovi Regolari che al
governo di Roma vi stasse-(pagina 83v)- Abate D. Gio. Francesco Fossati, e non il
romano a tenore della sentenza data da essa l'anno 1692 a Fo 531 e 532 e da che papa
Clemente Xmo per mezzo di suo Breve viene data la facoltà alla religione di poter
mettere al governo del monastero di S. Maria Nova chi che sia. Fo 101.
Abbazia di S. Maria Nova dato il potere al procuratore generale pro tempore.
L'anno 1733 la detta istanza del Padre Procuratore generale fatta al papa, per unire il
governo dell'abbazia di S. Maria Nova al procuratore Generale pro tempore, ne
spedisce il sommo pontefice Clemente XII di tale unione il Breve li 24 aprile 1733;
avendo per anni detto pontefice per mezzo del Cardinale di Stato ricercato al Padre
generale nostro se vi era consenso della Religione. A fo. 281
Unione del governo di S. Maria Nuova al procuratore generale pro tempore.
L'anno 1733 infatti ad istanza del P. Procuratore generale da Clemente XII per suo
Breve spedito li 24 aprile dichiara che il procuratore generale pro tempore abbia il
governo della Abbazia di S. Maria Nuova di Roma. Fo 281 e 283.
Monasteri poveri possono essere sostenuti con gli avanzi dei Monasteri più ricchi.
L'anno 1735 dal Capitolo generale fu conceduto facoltà al padre generale pro tempore
di potere sovvenire i Monasteri più poveri con gli avanzi dei monasteri più ricchi, con
il consenso però di tutti gli abbati di quella Nazzione. Fo 298.
MONASTERO DI RAPOLANO
Da pagina 106 a pagina 110v sono tutte bianche.
Da Pagina 110v:
Rev. mo Padre Generale-
Gli abbati della Nazzione sanese servitori umilissimi della paternità Signoria
Santissima le espongono come più delle volte il Monastero di S. Benedetto di Siena
rimane al di sotto alla fine del triennio, a cagione non solo per gli incommodi che del
continuo riceve dai forastieri. ma ancora per non rendere le tasse quel frutto che per
lo passato così supplicano concedergli che il Monastero loro della Santa Assunta di
Rapolano ce la lassi a doni gratis al predetto Monastero di S. Benedetto la sorte di
scudi 3333, lire due, soldi sei e denari otto, per la quale si esige e risquote scudi
centoundici, soldi 15 e denari sei d'annuo censo, con grave da detto Monastero di
Rapolano dal Nobil Signore Girolamo Bargagli, sotto rogito di Giuseppe Grisaldi Fei
Cancelliere dei Banchetti li 9 dicembre 1735 e di tale decreto per annesso di detto
Monastero di Rapolano non ne viene a sentirne danno grave atteso gli acquisti, che in
anni 15n ha fatto di quattro case, un uliviera, d'un pezzo di terra, e - (pagina 110v)- di
due poderi, rappresentando ancora esservi il consenso del Capitolo del Monastero di
Rapolano, ogni volta che però ne segua l'approvazione con decreto del V. P. Rev.ma,
che della grazia etc. quam decet..
Io Don Ippolito Piccolomini Abate del Monastero della Sant.ma Assunta di Rapolano
supplico di quanto si dice nel presente Memoriale con D. Benedetto Giovannelli
abate del Monastero di S. Benedetto di Siena supplico di quanto dico nel presente
Memoriale.
Io Don Giustino Bargagli abate di S. Angelo di Gaiffa supplico di quanto si dice nel
presente Memoriale;
Io D. Antonipo Buongiovanni abate del Monastero di Sant'Anna supplico di quanto si
dice nel presente Memoriale
(Pagina 115)
Protocollo X 94 - Anno 1710 ai 20 novembre.
Da D. Vittorio Francesco Mari da Monte Giuidi.
Nel nome di Dio e dell'Immacolata sempre Vergine Maria etc.. così sia.
Essendo che più anni sono il Venerabile Monastero dei monaci della Religione di
Monte Oliveto di Rapolano, sotto il titolo di S. Maria Assunta più anni sono vendette
alli Nobili Signori Tiberio e Tancredi Ranieri Perugini certi beni detti il Borghetto
posti parte in corte di Cortona e parte in quella di perugia per prezzo di scudi
tremilatrecentotrentatre lire due 35,8 con precedente resto della Sacra
Congregazione, per pubblico Instromento di..... 1710- o altro etc. rogato da ...... ed il
detto prezzo fosse dato a censo alla Cassa pubblica di detta Religione Olivetana in
Roma, ed il di 20 agosto prossimo passato fosse fatta da detta Cassa pubblica
l'opportuna disdetta, e fosse poi restituito al detto Monastero di Rapolano il suddetto
denaro, il quale acciò non restasse infruttifero in pregiudizio del detto Monastero,
hanno li detti molto RR.di Monaci di Rapolano determinato impiegarlo nella compra
d'un annuo censo, che è pronto vendergli il nobile Signor Girolamo figlio ed erede del
Nobile Signor Celso Domenico Bargagli nel modo infrasto e volendo, che di tanto
appariscva per il presente pubblico instrumento così stesso di volontà dei dette Parti a
perpetua memoria. 1735 9 dicembre .
MORTI.
(Pagina 42)
L'anno 1599 li 2 settembre passò all'altra vita il procuratore don Gasparo da lodi
Vicario Generale a fo I,42.
L'anno 1600 li 5 novembre passò all'altra vita il Padre Fra Vito di Firenze Abbate
Generale a fo I,57
L'anno 1618 di febbraio passò all'altra vita il Signor Cardinale S. Cecili Pavolo
Sfondrati Protettore nostro fo I,146.
l'anno 1624 15 agosto passò all'altra vita il padre Don Giovanni da Napoli Abate
generale in S. Benedetto di Siena fo I,195.
L'anno1630 li 15 agosto passò all'altra vita il padre Don Ambrogio da Lodi Vicario
generale a fo I,264
L'anno 1645 il p. Abate Don Angelo Maria Alessi di Perugia Vicario generale passò
all'altra vita nel mese di maggio in Monte Morcino. Fo.III,13.
L'anno 1646 morì li 22 marzo il P. Generale tessera in Roma.Fo,III,20
L'anno 1654 morì il p. Abate Don Domenico Ugoni di Brescia Vicario generale
FoIII,155.
L'anno 1660 li 23 maggio in Roma passò all'altra vita il padre Abate D. Bernardo
Testa generale. Fo.III,313
L'anno 1661 lì 2 aprile morì il p. Abate Don Angelo Maria Torelli di Roma Generale
nel monastero di S. Maria Nuova.Fo.III,351 e 352.
L'anno 1669 mori il Padre Don Timoteo Podiani di Perugia nel mese di novembre in
Roma Procuratore generale Fo III,512.
L'anno 1673 morì in Roma il p. Abate Don Francesco Maria Casati Procuratore
generale. Fo 12.
L'anno 1683 morì il Signor Cardinale Cesare Facchinetti Protettore della nostra
Religione. Fo 468.
(Da pagina 94)
L'anno 1702 passò all'altra viota il p. Abate D. Gio
. Francesco Roselli di gubbio in S. Michele in Bosco il 1mo dicembre. Fo 126
L'anno 1706 passò all'altra vita in Monte Oliveto Maggiore il p. Abate D. Vittorio
Nelli di firenze Vicario generale nel mese di febbraio. Fo 201
L'anno 1720 passò all'altra vita il signor Cardinale Gio. Battista Spinola Protettore
nostro. Fo 511
L'annno 1719 passò all'altra vita il p. Abate Don Carlo Francesco Mangoni Vicario
generale nel mese di febbraio. Fo 415
L'anno 1719 passò all'altra vita nel mese di maggio il padre Abate D. Lorenzo de
Salazar di Milano Procuratore generale. Fo 517.
L'anno 1734 li 23 dicembre morì all'improvviso in anticamera dell'eminentissimo
Zandolari in Roma il P.Abate Don Flaminio Marini di Brescia procuratore Generale.
Fo 274
L'anno 1735 li 12 aprile morì in Roma il Signor Cardinale Niccolò Spinola Protettore
nostro. F 277
Noviziato suo numero e luoghi.
L'anno 1645 fu fatto il Decreto che siano levati i noviziati che non hanno il numero di
sei novizi, o che vestino da qui alle visite a Fo.III,15. Il qual Decreto nuovamente fu
confermato l'anno 1646 a Fo. III,35
L'anno 1653 dal definitorio furono assegnati in ogni Provincia i noviziati, cioè in
Toscana Monteoliveto Maggiore, e Quarto, nella Romagna S. Michele in Bosco, in
Lombardia Baggio, nell'Umbria Monte Morcino,
nel Regno di Napoli e Bosco di Sicilia, nel Dominio Verona a Fo III,128 e l'anno
1654 detti monasteri per il Noviziato furono approvati dalla S. Congregazione dei
Vescovi Regolari.Fo.III133 e 134.
L'anno 1658 fu conceduto la facoltà di potere mettere il noviziato nei monasteri di
Gubbio e Scolca Fo.III,224.
L'anno 1659 fo concesso dal S. P.la facoltà di erigere
(pagina 67v) il noviziato nei monasteri di Ferrara e di Rodengo a Fo.III,249.
L'anno 1663 il niviziato del monastero di Baggio fu trasportato nel monastero di San
Vittore di Milano a fo. III,399Orazione mentale durante il giorno.
L'anno 1599 dal Definitorio fu fatto il Decreto che in qualunque Monastero durante il
giorno si faccia l'orazione mentale di mezzora per ogni volta, e si legga avanti la
lettione spirituale a fo I,46.
(Da pagina 94)
L'anno 1705 dal capitolo generale fu ordinato che in tutti i Monasteri di deva fare
l'orazione mentele per mezzora, con doversi leggere i punti della meditazione e che le
hore canoniche si dichino collegialmente. Fo 187
PERNOTTARE
Pernottare fuori del monastero è proibito col precetto di S. Ubbidienza.
L'anno 1678 fu fatto il Decreto dal capitolo Generlae oer il quale viene comandato in
virtù di S. Ubbidienza, che nei luoghi, ove sono i Monasteri, alcun monaco possa
pernotatre fuori di essi; negli Abbati sopra di ciò possino concedere la licenza, se non
in grave necessità, e da riconoscersi per tale del Padre generale pro tempore o del
visitatore della provincia, e se costerà che l'Abate sia indulgente, deva procedersi
contro il medesimo, doppo la prima ammonizione, alla pena della sospensione per sei
mesi irremissibilmente a Fo 158.
PROTETTORI
A fo I,16 del Libro viene accennato, che il Signor Cardinale de Monti era Protettore
della Congregazione nostra.
L'anno 1596 si vede era il signor Cardinale S. Cecilia Pavolo Sfondrati a fo I,2
L'anno 1618 il Signore Cardinale Borghesi fu dato alla nostra Congregazione per
Protettore a fo I,146.
L'anno 1690 29 aprile fu dato Protettore alla Religione nostra il signore Cardinale
Rinaldo d'Este di Modena da Alessandro 8 sommo Pontefice per suo Breve, per
essere già morto il Signor Cardinale Cesare Facchinetti. Fo 468.
L'anno 1696 da Papa Innocenzo XII li 24 settembre fu spedito il Breve per il quale
dichiara Protettore della nostra Religioone il signor Cardinale Gio. Battista Spinola in
occasione che il signor Cardinal Rinaldo d'Este di Modena renunziò la Porpora per
prendere il possesso del ducato di Modena a lui spettante. Fo 17.
L'anno 1720 da Clemente XI fu eletto protettore della nostra Religione il Signor
Cardinale Niccolò Spinola per la morte del signor Cardinal Gio. - (pagina 96r)-
Spinola Protettore. Fo 511.
OBBLIGO PERPETUO
PerPapa Clemente XII da celebrarsi in ogni monastero.
L'anno 1735 fu fatto dal Capitolo generale l'ordine che ogni anno in ogni monastero
deve celebrarsi la Messa per Clemente XII nostro benefattore regnante il giorno della
sua creazione a- (pagina 104v) - passato che sarà all'altra vita, nel giorno che seguita
la di lui morte ogn'anno, ed in perpetuo deve farsi per la di lui anima l'anniversario.
Fo 286
PITTURE DEL REFETTORIO
L'anno 1617 le pitture del Refettorio del Monastero principale furono col denaro di
Fra Pavolo di Sigillo, assegnato da Definitorio fo I,144
PROCURATORE GENERALE
Rimesse annue dei pesi alla Procureria generale da farsi ogn'anno ai tempi debiti e
sue pene.
L'anno 1650 per Decreto fu ordinato che i pagamenti annui dai monasteri tutti da farsi
in Roma alla Procureria generale sieno datti a tempi debiti sotto pena della privazione
della Prelatura agli Abbati, e di voce attiva e passiva, e ai cellerari della privazione
degli uffici e delle cellerarie e nell'istesso tempo viene proibito agli abbati di
assolvere dalle pene, e di abilitare in qualsivoglia modo quelli i quali vi sarebbero
incorsi a Fo.III,89.
L'anno 1653 per detta rimessa fu fatta la proroga di tre mesi al padre Abbate e
Cellerario di Taranto, e passato detto tempo si intendessero incorsi nelle pene a
Fo.III,128 l'anno 1654.
L'anno 1664 il Padre D. Teodoro superiore di Venezia non aveva rimesso alla
Procureria generale intieramente e rappresentato al segretario della Congregazione
dei Vescovi regolari che il suddetto era stato dichiarato superiore nel mese di febbraro
precedente rispose detto superiore che non essendo da maturare le terzerie sotto il
governo del P. Superiore, non si intendeva egli essere incorso nelle pene, a Fo.III,409.
Fu esposto ancora a detto Segretario della Congregazione dei Vescovi Regolari come
il P. Abate di Castione essendo stato obbligato ad alloggiare i soldati nel monastero
con molta spesa che però non aveva potuto rimettere intieramente l'annata alla
Procureria generale e detto monsignore Segretario si compiacque assolvendolo a
Fo.III,409
POVERTA’ E Proprieta’
Industria e traffico viene proibito.
L'anno 1659 dl Definitorio viene proibito a qualsivoglia religioso l'industria e fare
negozio, e menrcantare e i trasgressori saranno castigati come proprietari ed ad
arbitrio del Padre Generale. Fo.III,261
Affitto di beni stabili,proibito compere.
L'anno 1707 fu fatto il Decreti della S. Congregazione dei Vescovi Regolari per il
quale viene proibito al religioso anco Commesso di prendere in affitto beni stabili in
virtù di S. Ubbidienza e sotto pena della privazione della voce attiva e passiva. Fo
232.
Prestito di denaro a secolari, proibito.
L'anno 1702 dal Definitorio fu rinnovato il decreto che non si possa prestare denaro
ai secolari, nè si possa giuocare- (pagina 94v)- a giuoco di retto sotto pena della
privazione della Prelatutra e Uffizi. Fo 146.
L'anno 1719 fu fatto il decreto per il quale viene ordinato che chi presta denaro o
robbe di valore ai secolari sia castigato di mesi tre in carcere, e sia scritto nel Libro de
delinquenti.Fo 473.
L'anno 1720 fu rinnovato il Decreto fatto il 1719, e viene concordato siano castigati
con un mese di carcere quelli che prendono denari da secolari, e non restituiscono, e
che per essere soddisfatti ricorrono ai superiori Maggiori. Fo 507 e 505.
l'anno 1720 fu fatto il Decreto che non si possa prestare denaro ai secolari sotto pena
della privazione dell'Officio agli Ufficiali, e di un mese di clausura stretta ai Monaci
semplici. Fo 507 e 508.
PROTETTORI.
A fo I,16 del Libro viene accennato, che il Signor Cardinale de Monti era Protettore
della Congregazione nostra.
L'anno 1596 si vede era il signor Cardinale S. Cecilia Pavolo Sfondrati a fo I,2
L'anno 1618 il Signore Cardinale Borghesi fu dato alla nostra Congregazione per
Protettore a fo I,146.
Protettore Card. Pietro Maria Borghesi.
L'anno 1634 pr la morte del Signor Card. Scipione Borghesi, da Papa Urbano 8 fu
dato alla Congregazione nostra procuratore il Signor Card. Pioetro Maria Borghesi fo
II,17.
L'anno 1643 lì 24 aprile Monsignor Ill.mo Facchinetti. dichiarato Vice Procuratore
della nostra Congregazione, di poi detto Prelato nostro Procuratore apparisce essere
stato eletto Cardinale a fo II,171 e 178
Protettore nostro il signor Cardinale d'Este.
L'anno 1690 29 aprile fu dato Protettore alla Religione nostra il signore Cardinale
Rinaldo d'Este di Modena da Alessandro 8 sommo Pontefice per suo Breve, per
essere già morto il Signor Cardinale Cesare Facchinetti. Fo 468.
Protettore Signor Cardinal Gentili.
L'anno 1735 da Papa Clemente XII fu spedito il Breve sotto li 15 aprile per il quale
dichiara Protettore nostro il Signor Cardinal Antonio Zaverio Gentili per essere
passato all'all'altra vita li 12 di aprile 1735 il Signor Cardinal Niccolò Spinola. Fo 277
Riforma delle Costituzioni.
L'anno 1635 fu trattato di ridurre e riformare le Costituzioni nostre olivetane, e fu
datoa questo effetto l'ordine siano avvistati tutti gli abbati, acciò in scritto dichino il
loro parere a fo II,44.
L'anno 1638 furono nominati i Prelati uno per Provincia, e da ognio Provincia il suo,
e di poi approvati dal Definitorio per conto della Riforma delle Costituzioni= i
soggetti furono il p. Abate D. Pavolo di Firenze, il P. D. Agostino di Perugia, il P.
Abate Don Pavolo di Napoli, il Padre Abate D. Pietro Pavolo di Bologna abate di
Monticelli e Commissario generale in Lombardia, iol P. Abate Don Pavolo Camillo di
Brescia, e il P. Abate D. Gregorio di Milano a fo II,109.
L'anno 1639 nuovamente è trattata la riforma delle Costituzioni, a questo effetto
vengono eletti due Prelati per Provincia per scrutinio segreto fatto per Paligie a fo
II,119
Numero dei monaci minor di sei non possono tenersi.
L'anno 1670 dal Definitorio fu gatto il Decreto per il quale viene ordinato che nei
monasteri non si tenga il numero di monaci minore di sei. Fo.III,516.Spoglio dei
monaci e sua provvisione.
L'anno 1637 le spoglie dei monaci defunti per decreto furono assegnate la metà alla
Procureria generale per aumento del pubblico, l'altra metà al Monastero dove il
Defunto è professo. fo II,86.
L'anno 1643 fu fatto il decreto che morto che sia il monaco l'abate con due Seniori in
virtù di S. Ubbidienza e sotto pena di scomunica fevva fare con fedeltà l'inventario
delle spoglie del defunto e da essi sottoscrito, e mandare il suddetto al P. Visitatore
della Provincia. = Se il monaco ove è morto ha debito in Roma, una parte vada per il
debito, l'altra parte al Monastero dove muore=quando non vi è debito, due parti
rimanghino al Monastero ov'è morto l'altra parte vada in estinzione del debito delli
Monasteri suoi o della Provincia, o della Religione,= morendo in qualsivoglia
monastero o dentro o fuori della Provincia la parte che dovrebbe andare a benefizio
del Monastero vada al Monastero del quale era professo detratte dalle spoglie le
spese, non intendendo vi siano compresi i medicinali, quali si aspetta pagare il
Monastero ove muore=Morendo un Visitatore (pagina 56)
in tempo di Visita, le spese della malattia devva pagarle la Provincia a fo
II,189,190,191.
L'anno 1644 sopra le spoglie de morti fu dichiarato che le robbe da Sagrestia non si
devino vendere ma devino applicarsi alla Sagrestia dei monasteri a benefizio dei quali
anderà detti spogli, così ancora le libri questi devino applicarsi alla Libreria del
Monastero principale della Nazzione del defunto a fo. II,210
SCRITTURE D’ARCHIVIO
Scritture non possono darsi fuori se non colle cautele dovute e sue pene.
L'anno 1720 fu fatto il Decreto per il quale viene comandato che li Cellerari,
procuratori ed altri ministri economici sotto pena della privazione dell'Ufficio e delle
pene ad arbitrio del Definitorio non possino da fuori del monastero le Scritture
dell'Archivio se non sarà notato dai medesimi in un libro distinto la scrittuta che si
darà con esprimere il contenuto di essa ed il nome della persona, alla quale si darà, ed
il giorno, mese, anno e notaro, come si richiede.Fo 507 e 508.
Spoglio dei monaci e sua provvisione.
L'anno 1637 le spoglie dei monaci defunti per decreto furono assegnate la metà alla
Procureria generale per aumento del pubblico, l'altra metà al Monastero dove il
Defunto è professo. fo II,86.
L'anno 1643 fu fatto il decreto che morto che sia il monaco l'abate con due Seniori in
virtù di S. Ubbidienza e sotto pena di scomunica fevva fare con fedeltà l'inventario
delle spoglie del defunto e da essi sottoscrito, e mandare il suddetto al P. Visitatore
della Provincia. = Se il monaco ove è morto ha debito in Roma, una parte vada per il
debito, l'altra parte al Monastero dove muore=quando non vi è debito, due parti
rimanghino al Monastero ov'è morto l'altra parte vada in estinzione del debito delli
Monasteri suoi o della Provincia, o della Religione,= morendo in qualsivoglia
monastero o dentro o fuori della Provincia la parte che dovrebbe andare a benefizio
del Monastero vada al Monastero del quale era professo detratte dalle spoglie le
spese, non intendendo vi siano compresi i medicinali, quali si aspetta pagare il
Monastero ove muore=Morendo un Visitatore (pagina 56)
in tempo di Visita, le spese della malattia devva pagarle la Provincia a fo
II,189,190,191.
L'anno 1644 sopra le spoglie de morti fu dichiarato che le robbe da Sagrestia non si
devino vendere ma devino applicarsi alla Sagrestia dei monasteri a benefizio dei quali
anderà detti spogli, così ancora le libri questi devino applicarsi alla Libreria del
Monastero principale della Nazzione del defunto a fo. II,210
Spoglie dei defunti e sua provvisione.
l'anno 1656 il Padre Procuratore generale espose alla S. Congregazione dei vescovi
Regolari avere in conformità del di lei ordine, nel capitolo generale celebrato l'anno
1651 insieme con i Padri del definitorio stabilito il Decreto sopra le spoglie dei
monaci morti, ed approvato dal Signor Card. protettore nostro per il qual decreto
viene ordinato che seguita la morte di qualche religioso nostro, il preklato con due
seniori facciano linventario fedele e distinto di tutte le robbe, denari, crediti e debiti e
con quali persone, del defunto, e sotto scritto da tutti e tre con lor giuramento e lo
mandino al procuratore generale, e al visitatore della provincia, con proibite sotto
gravi pene qualunque occultazione etc. ad esitare le robbe con ogni fedeltà, il denaro
retratto assieme con il peculio tassato dal defunto, sia trasmesso dal prelato locale alla
Procureria generale per estinzione dei debiti vecchi della Nazzione e della Provincia
del defunto, successivamente se ne averanno e avendone al sollievo pubblico della
Religione, come giudicherà espediente il generale pro tempore, il qual decreto fu
rinnovato dal Definitorio l'anno 1654 ed è stato osservato ma perchè al presente
alcuni hanno tentato di rendere nullo o vano il medesimo, però viene supplicato di
convalidare detto Decreto ac-(pagina 869-ciò inviolabilmente sia osservato. la sacra
Congregazione dei vescovi regolari convaldò ed approvò detto decreto, comandando
che inviolabilmente sia osservato sotto pena della privazione della voce attiva e
passiva, e della Prelatura e offizi, dichiarandoli incapaci perpetuamente ad ottenere
qualsiasi cosa, reservando a se medesima la riabilitazione. Fo 334.
L'anno 1667 la Religione espone alla S. Congregazione dei Vescovi Regolari come da
essa impetrà sotto li 15 febbraro 1656 il Decreto per il quale fu comandato sotto pene
di scomunica ai prelati locali, che le spoglie dei monaci defunti dovessero essere
posta in denaro, e mandato al procuratore Generale in Roma acciò le applicasse in
estinzione dei debiti vecchi dei Monasteri della medesima nazione del defunto
oppure della provincia di esso. Al presente accadono spesso bisogni urgentissimi al
pubblico della Religione per le spese staordinarie, e alli medesimi Monasteri, per i
quali bisogni talvolta si giudica l'applicazione del denaro più utile e necessaria, che
alla detta estinzione, per il che supplica la S. Congregazione a rimettere all'arbitrio e
prudenza del padre Generale pro tempore il riconoscere tali urgenze, e il dispensare in
parte, o in tutto il suddetto decreto, conforme esso giudicherà convenevole per i
bisogni maggiori dei Monasteri, o del pubblico della Religione. La Sacra
Congregazione concedè la facoltà al generale pro tempore - (pagina 86v)- quanto di
sopra venne domandato li 18 del mese di novembre 1667.Fo 336.
L'anno 1678 fu fatto il Decreto dal capitolo generale per il quale viene comandato che
in tutte le provincie, ogni Nazione nel suo primario monastero se ne gode più d'uno
abbia un libro nel quale si notino li spogli dei defunti nostri che in essa accadranno, e
l'impiego, che si farà di quelli dipendentemente dalla volontà del PadreGenerale pro
tempore, il quale doppo averà ricevuto l'inventario giurato dei seniori e prelato del
monastero, dove accederà la morte di nostro religioso, rifletterà ai bisogni del
monastero di Monte oliveto Maggiore per applicarvi qualche porzione dei medesimi,
come casa comune, e che altrimenti non può mantenersi con decoro conveniente, con
discreta moderazione. Fo 160.
L'anno 1685 dal definitorio fu comandato in virtù di S. Ubbidienza e sotto pena di
scomunica latae sententiae da incorrersi ipso facto, riservazione l'assoluzione, fuori
che in articulo mortis, al generale pro tempore, che subbito succeduta la morte di
nostro religioso si faccia da due seniori alla presenza del prelato locale senza inganno
e frode nessuna, minutissimo e distinto inventario delle robbe, peculio, crediti e
debiti. livelli, fatto e sottoscritto congiuntamente da tutti e tre e si trasmetta tanto al
padre Generale, quanto al padre Procuratore generale- (pagina 87r)- per applicarsi la
metà in estinzione dei debiti vecchi come sopra si è detto, e il rimanente dell'altra
metà ad arbitrio del suddetto padre generale pro tempore, acciò doppo la refezzione
delle spese fatte dal monastero nei medicinali, funerali, abbia anco il dovuto riguardo
all'indigenze e bisogni di quella Nazzione della quale era il defunto religioso. Fo 337.
STUDI
Prefetto degli studi rimesso.
L'anno 1666 fu giudicato riassumere nella Congregazione -(pagina 68r) all'offico
della Prefettura degli Studi, e fù dal Definitorio eletto un soggetto per Prefetto. Fo
III,453.
Professori in quali monasteri.
L'anno 1654 furono nominati i monasteri dal Definitorio nei quali si dovesse erigere
il Professorio a tenore della formula della S. Congregazione i luoghi furono in
Toscana Firenze,m Lucca, e Siena, nell'Umbria Gubbio e Sassovivo, in Lombardia
San Vittore, Villanova, Cremona, nel Regno Aitola, Galatina, e Lecce, in Sicilia
Palermo, nel Dominio Rodengo, Padova, Rovigo, nella Romagna Roma Ferrara,
Rimino a Fo.III,159.
TRASLAZIONE DEL SS.MO CROCEFISSO
Traslazione del SS.mo Crocefisso di Monte Uliveto Maggiore.
L'anno 1701 li 8 febbraio l'immagine di legno del SS.mo Crocefisso per cui mezzo il
Figliolo di Dio si degnò di favellare al Beato Bernardo Tolomei di Siena nostro
Fondatore secondo la - (pagina 96r)- tradizione che se ne ha dallo scurolo sotto la
chiesa principale di M.O.M. fu solennemente trasferito nella Cappella grande de detta
chiesa di M.O.M., e il deposito del venerabile Abate D. Marcellino di cremona non fu
riposto in cosa alcuna nel ristabilimento fatto di detta Cappella- Fo 88
VESCOVI OLIVETANI.
L'anno 1616 il Padre Abbate Don Evangelista di Perugia Vescovo di Città di Castello
a fo I,131.
L'anno 1618 Il Padre Abbate Generale Don Ippolito Borghesi Vescovo di Montalcino
a fo I,146 e I,147
Regalalia a Protettori e Vescovi
L'anno 1627 di febbraio il padre Don Matteo Odierna di Napoli fu eletto Vescovo di
Solmona. Fo 93.
L'anno 1634 fu dato il solito regalo di soldi 400 al Signor Cardinale pietro Maria
Borghesi nuovo Protettore della nostra Congregazione a fo II,26..
Vescovo Don Ippolito Campioni di Siena.
L'anno 1637 il padre Abate Generale Don Ippolito Campioni di Siena da Papa
Urbano 8° fu fatto Vescovo di Chiusi lì 13 settembre (1637) fo II,92
L'anno 1673 Monsignor Costanzo Zani di Bologna, essendo Abate fu fatto Vescovo di
Imola. Fo.13
Monsignor Gio Francesco Rigamonti di Roma fu fatto Vescovo di Cernia.
L'anno 1682 Monasignor Mezzomonaco di Napoli fu fatto Vescovo li 24 aprile di
Tricarico. Fo 264o 1637 fu dato il solito regalo di 5oo soldi a Monsignor Ippolito
Campioni già Generale Vescovo di Chiusi a fo II,94.
L'anno 1702 il Padre Don Niccolò Carafa di Napoli fu eletto Vescovo di Tricarico li
26 gennaro Fo 512.
L'anno 1704 il P. Abate Don Domenico Ballati Nerli di Siena a Fo 171.
Lanno 1706 il P. Don Gaetano Maria Bargagli di Siena Vicario di S. Benedetto di
Siena fu eletto Vescovo di Chiusi. Fo 219
L'anno 1730 il P. Don Ildefonso del Tufo teologo di S-. Vittore, di Napoli fu eletto
Vescovo di Ceratse Fo 174
VESTIENDI
L'anno 1596 fu fatto il Decreto che li Vestiendi non possino essere alla religione se
non nel Capitolo Generale a fo I,2.
Devono essere accettati dal Capitolo Nazionale.
L'anno 1600 fu fatto il Decreto che li Vestiendi non possino ricevere l'abito ne
monasteri di Noviziato se non sono accettati dal Capitolo di quel Monastero
(pagina 47)
del quale è figliuolo, e devono avere la licenza del detto capitolo per dare l'abito alli
detti vestiendi a fo I,54
L'anno 1632 fu decretato che li vestiendi ricevuto che hanno l'abito ne loro Monasteri
deve esserne fatto ricordo e memoria a fo I265
IL VICARIO GENERALE può essere eletto Generale.
L'anno 1619 emanò il decreto che il Vicario Generale può essere eletto Abbate
Generale senza dispensa a foI, I,165.
L'anno 1639 Dal Definitorio fu giudicato bene, che nel Monastero principale vi
dovesse essere il Vicario claustrale e così fu stabilito il farlo, e il primo atto fu il
padre D. Michelangelo da Milano Superiore di Breme; fu decretato deva tenere il
luogo dopo il prefetto de studi e devva stare avanti a tutti gl'Ufficiali di Monte
Uliveto Maggiore a fo I,249 e I,254
Elezzione del Vicario generale.
L'anno 1706 fu eletto Vicario generale D. Camillo Maria Nelli Abate di Firenze per la
morte seguita del P. Vicario generale Don Vittorio Nelli suo fratello. Fo 203.
L'anno 1715 Vicario Generale fu eletto il p. Abate D. Lorenzo de Salazar di Milano
per la morte del P. Vicario generale Mangoni. Fo 415Visite del P. Generale ridotte ad
una il triennio.
L'anno 1658 Visita delle Provincie ultra montes fatte tre volte il triennio dal Padre
Generale vengono ridotte ad una sola il triennio per decreto fatto dal Definitorio.
Fo.III,331.
Visite fatte dal proprio Visitatore con un monaco.
L'anno 1661 le visite fatte in ogni provincia dal proprio Visitatore con un monaco
preso a sua elezione per scriba. Fo.III,258.
mercoledì 4 gennaio 2017
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