sabato 20 maggio 2017



                  Ambra e i suoi figli monaci nell’abbazia di
                         MONTE OLIVETO MAGGIORE

SACERDOTE DON FABBRI .                              +1901
DON GIROLAMO FRANCINI                              +1959
DON GIOVACCHINO ALDINUCCI            1883 +1962
ABATE DON VITTORINO ALDINUCCI    1912+2004
ABATE DON AGOSTINO ALDINUCCI     1922 VIIVENTE
DON SERGIO LIVI
DON EMMANUELE CORTESI

Già nell’800 un figlio di Ambra Don Giuseppe Fabbri,
nato nel 1828, essendo già sacerdote, si fece monaco professo dell’Abbazia di Monte Oliveto.
Fu uno dei primi Padri che si adoperarono per l’edificazione del monastero di Settignano, e fu veramente meritevole nell’amministrazione.
Morto l’abate Di Negro custode dell’abbazia di Monte Oliveto fu destinato il nostro Fabbri a Monte Oliveto, il quale ricevette molti importanti personaggi mondiali, tra cui il famoso pittore Brobòf, che gli fece uniche un magnifico ritratto che noi abbiamo a Monte Oliveto
La sua cura fu che ben 13  poderi  fossero ricuperati dopo le soppressioni pagando allo stato o Governo pubblico oltre 86.000 lire, con grandi sacrifici, amministrandoli con grande capacità e aumentandoli anche di numero, restaurandoli o edificandone  nuove case negli anni 1879-1880.
Nel 1900 la sua salute venne meno e già infermo con gambe gonfie e sofferente sempre di più di cuore, rese il suo spirito a 73 anni, il 1 settembre 1901.

La vita e la storia monastica degli Aldinucci segna anche la storia della stessa Congregazione Benedettina Olivetana per oltre un secolo:
1)   La storia della dimora o residenza della sede centrale di formazione dei giovani col noviziato e chiericato;
2)   La storia e l’apertura profetica del senso dell’Ecumenismo nella chiesa specialmente con l’abate Vittorino, prima in Belgio, a Firenze e finalmente a Londra.



DON GIOVACCHINO ALDINUCCI.  (1883 – 1962)

1883.23.07     Nasce ad Ambra
1898 a 15 anni. Entra a Settignano, dove fatta la professione semplice fu poi fu inviato a Roma per gli studi di teologia al Pontificio Ateneo di Sant’Anselmo, dove conseguì la laurea in filosofia il 29 giugno 1903, Sempre a Roma fu ordinato sacerdote il 20 maggio 1906.
Trascorse un breve periodo nel monastero di S. Maria in Campis a Foligno, e nel 1908 fu nominato maestro dei novizi del monastero di Settignano. Nel 1912 fu destinato all’abbazia di San Benedetto di Seregno come decano dei chierici e lettore di filosofia.
Nel 1916 fu richiamato a Settignano come maestro dei Novizi.
- Il 10 novembre 1921 veniva riaperto il noviziato nell’abbazia di Monte Oliveto Maggiore e Don Giovacchino per la terza volta veniva nominato maestro dei novizi, e          questo incarico l’esercitò fino al 1938 quando fu eletto primo definitore e vicario dell’abate generale, incarico rinnovatogli anche nel 1946.
Dal 1959 fino al termine della sua esistenza terrena, fu priore claustrale di Monte Oliveto Maggiore; le sue preziose e belle lettere ci testimoniano e confermano la stima e la venerazione che diverse generazioni di monaci olivetani hanno dimostrato verso di lui, sia per averlo avuto come maestro di noviziato, ma anche come padre spirituale e guida sicura negli anni, per “cercare sempre, in tutto, ovunque, Dio, la sua volontà, la sua gloria. La sua gran vita”. Morì il 1 ottobre 1962.














L’ABATE DON VITTORINO ALDINUCCI  1912  -  2004

1923 – A undici anni si porta a Foligno dando inizio al suo cammino  monastico.
1928.08.12 – Riceve l’abito monastico e prende il nome di 
            Vittorino, sotto la guida dello zio Don Gioacchino.
1929.15.09 – Emette la professione semplice .
19030-1931: Continua gli studi a Roma.
1933.07.10 – Emette la professione solenne a Camogli.
1935.29.09 – E’ ordinato sacerdote dal Vescovo di Chiusi e  
             Pienza Giuseppe Conti.
1938-1947 -  Dopo aver collaborato dal 1938 con lo zio       
              nella formazione dei giovani a Monte Oliveto, nel 1940      è nominato maestro dei    novizi per 7 anni.
1947      Viene inviato in Belgio a Schotenhof con speciale  
              vocazione ecumenica, dove diviene maestro degli  
              studenti a Lovanio.
1962 - 1989 – E’ abate a San Miniato al Monte di Firenze
1989 - 2004 – A Londra

Il profilo esistenziale di un monaco, di un cercatore di Dio, di un instancabile uomo di preghiera e di ascolto della parola di Dio, è apparso come un ottimista pellegrino di Dio lungo i confini di separazione fra le diverse confessioni cristiane, quale studioso, maestro e pastore di comunità.
Soprattutto nella sua attività a Firenze e poi ancora a Londra fino alla morte, dei 30 articoli da lui scritti sull’Ecumenismo citati nella Rivista olivetana “L’Ulivo”, di cui 20 stando a Firenze e altri 10 ancora da Londra, si evidenzia la costante laboriosità e la ricca attività ecumenica registrata giorno dopo giorno nelle sue relazioni di cui appunto 10 si trovano in questo prezioso volumetto.



ABATE DON AGOSTINO ALDINUCCI.

Nato a Bucine nel 1922, ancora vivente, è stato Abate di San Miniato, subito dopo il fratello Vittorino,dal 1989 fino all’età dei 75 anni. caso raro nella storia dei monasteri, e oggi abate emerito.