I SACERDOTI CHE CELEBRAVANO AD ACONA
Se è certo che la storia più documentata si realizza da testimonianze scritte, quanto più vera e documentata è la storia realizzata e ricavata da Atti notarili.
Per gli inizi della storia dell’abbazia di Monte Oliveto uno dei primi notai che hanno rogato per il territorio intorno ad Acona, nome della località etrusca dove è sorto Monte Oliveto Maggiore, è appunto il notaio OLIVO DA SIENA.
Nell’Archivio di Stato di Siena, Notarile N° 26 abbiamo un protocollo di imbreviature di 22 carte con numerosi atti riguardanti in particolare il territorio di Chiusure e di Melianda, ambiti molto vicini e interessanti per la nostra storia.
Oltre alle decine e decine di atti rogati a Chiatina, ce ne sono almeno tre rogati a Bollano, dipendenza di Monte Oliveto, che si riferiscono certamente al periodo in cui i Fondatori di Monte Oliveto erano appena arrivati ad Acona.
Infatti alcuni atti notarili si riferiscono a sacerdoti dimoranti nelle vicinanze di Acona negli anni 1315-1316 quando i tre nobili senesi ancora vivevano nelle grotte e facevano celebrare la santa messa da sacerdoti vicini e ben conosciuti; come con precisione annota il nostro storico delle origini Antonio da Barga.
Ecco i nomi dei sacerdoti:
1) ASS. Notarile,26, c.6v.1
1315 20 gennaio
Atto rogato nella curia di Chiusure in luogo detto BOLLANO davanti a Petruccio.
“Io presbitero Benedetto rettore della chiesa di Santo Stefano di Ovile della diocesi di Siena, nella villa del locatore dato in affitto “loco et concedo vobis presbitero Stefano” Rettore della chiesa di San Biagio di Neci della detta diocesi et a Giulio Martino Rettore della chiesa di San Pietro di Grè della diocesi di Arezzo
la detta chiesa di Santo Stefano e le possessioni della stessa chiesa di sant’ Oncle (!) a lei pertinenti della detta chiesa e le possessioni della stessa che si riferiscono a Sant’Angelo ….”
2)ASS:Notarile 26, c.6v.2
1315 20 gennaio. Atto fatto nella curia di Chiusure nel luogo detto BOLLANO davanti a Petruccio Borbolini e Minuccio Jacobini testimoni presenti e richiesti. Noi presbiteri e sacerdoti rettori della chiesa di San Biagio di Neci della diocesi di Siena e Giulio Martino rettore della chiesa di San Pietro di Grè della diocesi di Arezzo confessanti e riconoscenti con questa parabola a Benedetto rettore della chiesa di Santo Stefano della diocesi di Siena attestiamo che conduce e abbia condotto la detta chiesa di Santo Stefano di Ovile per il popolo della stessa chiesa “..ad affictum aspectante Sancti Angeli de monasterio edificando..”
Ecco allora che da questi due documenti conosciamo i nomi dei sacerdoti che vivevano vicino ad Acona poi detto Monte del’oliveto.
1) Benedetto rettore della chiesa di Santo Stefano di Ovile.
2) Stefano presbitero e rettore della chiesa di San Biagio a Neci.
3) Giulio Martino rettore della chiesa antica di San Pietro a Grè.
DOCUMENTI DEGLI INIZI DI MONTE OLIVETO
(1319 – 1348)
Dei 120 atti che potremmo ricavare dai 51 codici manoscritti che si trovano nell’Archivio di Stato di Siena (ASS:Conventi 179-230) di cui diamo in calce le date e i nomi dei Notai che li hanno rogati, offriamo qui di seguito i 38 documenti che interessano maggiormente la storia dei primi fondatori fino alla data della peste del 1348.
1) Fr. Bernardo e F. Patrizio avendo ottenuto promessa...con la clausola
solamente che nè all'abate nè ad altri fosse permesso di conferire i
sacramenti a quelli dell'altra parrocchia.
Fanno avanti i testimoni la formale cessione dei suddetti due poderi Acona
e Melanino nel distretto di Siena vicino a Tura Patrizi, alla Casella di
Cenni......Rogato Guadagno del q. Ser Giunta
26 marzo 1319. Rogato Guadagno del q. Ser Giunta.
1 A 291 179 c 2
26 marzo 1319 - Rogato Guadagno del q. Ser Giunta
2) F. Ambrogio Piccolomini Abate di Monte Oliveto convocato il Capitolo
assieme a F. Bernardo del q. Mino e F. Patrizio del q. Francesco
presentano nello Spedale di S. Maria ante gradus di Siena al medesimo
Gregorio Rettore la consaputa lettera per effettuare la vendita suddetta di
Melanino (cfr. supplica al vescovo Guido d'Arezzo e l'incarico affidato da
Guido d'Arezzo con lettera a Gregorio Rettore di s. Pietro di Melanino)
ed edificare così il Monastero.
Aprile 1320. Rogato Galgano del q. Ventura.
"Reverendus, honestus vir fr. Ambrosius abbas monasterii sancte Marie de
Monte Oliveto in Acona, aretin. dioc., existens in civitate Sen:, in hospitali
s. Marie ante gradus de Senis, ibi existente presbitero Gregorio, rectore
ecclesie s. Petri de Melanino dicte dioc., presentavit coram notario has
licteras: “ Guido miseratione divina episcopus aretin. provido et discreto
viro presbitero Gregorio, rectori ecclesie s. Petri de Melanino, plebatus
plebis s. Iohannis in vescona, nostre dioc. aretin., salutem in Domino
sempiternam. Religiosi et prudentes viri, abbas et capitulum s. M.de
Oliveto in Acona, fecerunt humiliter supplicari ut cum ad perfectionem
ipsius mon. totis viribus elaborent nec absque venditione immobilium id
perficere valeant ullo modo, licentiam vendendi potere quod habent in
Melanino concedere dignaremur. Praeterea cum sint mulieres que cupiunt
in constructione monasterii octuaginta libras usualis monete impendere,
dummodo eis per venditionem seu aliquo iusto titulo tantum de bonis
ispius mon. assignetur, quod quantitatem LXXXI librarum capiat; que
bona tenere valeant si accidat monasterium ipsum non subsistere in regula
ordinata ibidem: quod cautionem huiusmodi facere possent plenariam
supplicarunt. Nos licet credamus fratres eiusdem loci negotia ipsius mon.
velle in omnibus utiliter procurare, quia tamen de predictis notitiam non
habemus et eis placere cupiamus ac votis satisfacere ipsorum in hiis
potissime que utilitatem respiciant mon. memorati, discretioni tue
commictimus quatenus si premissa cedant in utilitatem ipsius monasterii
et ad id accedat consensus abbatis et capituli, faciendi contractum
venditionis poderis prefati de Melanino plus offerenti, ac assignandi ipsis
mulieribus de bonis ipsius mon. usque ad quantitatem (L)XXX libr.
prescritptam tribuas facultatem; sub conditione quod reddantur monasterio
prelibato et convertantur in possessionibus aptis poderis et propinquis.
Datu Aretii die II aprilis, III ind., anno a nat. Domini MCCCXX.
- Quas licteras idem presbiter Gregorius vidit ad informationem sui ut suo
domino in spiritualibus opbediret in dicto hospitali civitat. sen. sub anno
Domini MCCCXX, ind. III, die.. mensis aprilis, coram fr. Bernardo, et fr.
Patricio fratribus dicti mon., testibus.”
2 A 291 179 c 9,2
dopo il 2 aprile 1320 - Rogato Galgano del q. Ventura
3) Fr. Ambrogio del q. Mino, Abate del monastero di Monte Oliveto
convocato il Capitolo fra i quali era Fr. Bernardo del q. Mino, Patrizio del
q. Francesco, vedendo mancargli il denaro per la Fabbrica del Monastero,
e per altre indigenze stabilisce col comune consenso di vendere un pezzo
di terra posto nella curia di Chiusure nel luogo detto Acona, che da tre
parti termina con la strada e da una con Lando di Matteo, un altro nel
luogo detto Ripalta, che termina col detto Lando, con i figli di Guglielmo
e con la strada, un altro posto nella curia di Melanino, nel luogo chiamato
Artainino che termina con la strada, con Ture Patrizi, con gli eredi di
Gozzo e col Vallone.
18 maggio 1320. Rogato Giovanni del q. Ventura.
3 H 297 186 c 39
18 maggio 1320 - Rogato Giovanni del q. Ventura.
L'abate Lugano ha un errore dicendo Arc. di M. O., vol. A 1 (290) invece
è 291
4) Fr. Bartolomeo Priore claustrale assieme al Capitolo di Monte Oliveto
distintamente nominato elegge Fr. Simone Ture e fr. Mauro di Giovanni
per procuratori in solidum ad effetto di terminare con D.Giovanni
Cardinale di S. Teodoro legato della Sede apostolica l'interesse della
Postulazione che tutti fanno di Fr. Bernardo del q. Mino, volendo gli sia
conferita l'abbazia ora vacante per la spontanea rinunzia già fattane da Fr.
Simone.
17 novembre 1326. Rogato Pietro d'Ajuto.
Dompnus Bartholomeus prior claustralis mon. s. M. de oliveto, ordinis S.
Benedicti, aretin. dioc. et ut procurator dompni Philippo Mochi ed domni
Patricii Francisci, et dompnus Ambrosius Nini, d. Symon Ture, d. Andreas
Andree, d.Vannes Nini, d. Iacobus Mini, d. Francischus Michi, d. Paulus
Mini, d. Antonius Mei, d. gregorius Vannis, d. Lucas Pieri, d. Micchael
Necti, d. Bonus Ghini et d. Ventura Mini, monaci dicti mon. congregati ad
capitulum, constituerunt dompnum Symonem Ture et d. Maurum Iannis,
monacos dicti mon., procuratores ad comparendum coram reverendo patre
et domno Iohanne s. Theodori diac. card. apostolice sedis Legatum
eiusque auditores, pro negotio postulationis celebrate de religioso viro
dompno Bernardo, olim domni Mini, monaco dicti mon., postulato ad
dictum mon. quod nuper vacavit per liberam resignationem dompni
Symonis quodam abbatis dicti mon., ipsumque negotium contingentibus,
et a d omnia facienda que natura debite instructionis in huiusmodi negotio
facienda exigit.
Actum in ecclesia dicti mon., coram Donato Petre, Lonardo Ducci et
Ceccho Gherardi, testibus.
17 novembre 1326 - Petrus not.
(Sono 17 monaci che erano presenti in questo atto capitolare e cioè:
1) D. BARTOLOMEO di Mastro Mino priore claustrale
2) D. FILIPPO Mochi da s. Maria di Monte Oliveto
3) D: PATRIZIO di Francesco (Patrizi)
4) D. AMBROGIO di Nino ( o Mino Piccolomini)
5) D. SIMONE Tura
6) D. ANDREA di Andrea
7) D. VANNE di Nino
8) D. GIACOMO Mini
9) D. FRANCESCO Michi
10)D. PAOLO Mini
11)D. ANTONIO Mei
12)D. GREGORIO Vanni
13)D. LUCA Pieri
14)D. MICHELE Necti
15)D. BONO Ghini
16)D. VENTURA Mini
17)D. MAURO di Gianni
costituiscono procuratori presso il Cardinale Legato:
Don Simone Tura e
Don Mauro
4 A 291 179 c 8
17 novembre 1326 - Rogato Pietro d'Ajuto
5)Giovanni diacono Cardinale di San Teodoro legato della Sede Apostolica,
bramando provvedere alla utilità di Santa Maria di Monte Oliveto,
sapendo che dopo l'accesso ed informazione nel medesimo Monastero
fatta da Adamaro Priore di San Giovanni e da Angelo Priore di
Grossennano da esso deputati veruno dentro il termine prefisso aveva
opposta cosa alcuna all'incontrario, ed anzi i monaci Giacomo di Mino,
Procuratore di Bernardo, Simone di Ture e Mauro di Giovanni,
Procuratori del Capitolo l'avevano supplicato che fosse al detto Bernardo
conferita l'Abbazia, sebbene abbia questa infermità negli occhi e
solamente abbia gli ordini minori, ammette nulla di meno la loro
postulazione ad una tale dignità, che ad esso si appartiene il conferirla,
essendo ora vacante per la rinunzia, che il prenominato Simone Ture a
requisizione del suddetto Convento secondo la consuetudine ne ha fatta in
mano di Filippo da Orvieto vicario di Boso allora Proposto ed
amministratore e adesso Vescovo eletto della Chiesa aretina "la concede al
prefato Bernardo, sperando che egli 'defectum praefatum probitate
suppleat meritorum et quod monasterium ipsum et personae et dona ipsius
sub illius regiminis cura feliciter dante Domino debeat prosperari'.
21 novembre 1326.
L'abate Lugano ha la data del 23 dicembre 1326, mentre come abbiamo
sopra la data è del 21 novembre 1326.
"Iohannes, s.Theodori diac. card. apost. sedis Legatus, Bernardo ab. mon.
s. Marie de Oliveto, ord. s. Benedicti, aretin. dioc. -
Monasterio per cessionem ab. Simonis Ture vacante, prefati conventus ad
quos abbatis electio in illo noscitur pertinere, "te cum sis tantum in
minoribus ordinibus constitutus et patiens in visu defectum, in eorum et
dicti mon. abbatem concorditer postularunt" supplicationes postulationem
eandem admittere. Datis litteris s. Iohannis de Asso et Bentese ac
grossenan. secularium ecclesiarum prioribus, ut ad locum personaliter
accedentes, auctoritate nostra, edictum publice pronuntiarent et
contradicentes causam rationabilem ostenderent; nullus oppositor vel
contradictor apparuit; et Nos volente eiusdem monasterii indempnitatem
providere, "sperantesque quo defectum prefatum probitate suppleas
meritorum et quod mon. ipsum ac persone et bona ipsius sub tui cura
regiminis feliciter, dante Domino, debeant prosperari, postulationem
eandem admittimus gratiose, teque ordinem ipsum expresse professum in
abbatem illius, auctoritate qua fungimur, preficimus iuxta consuetudinem
memoratam, ti "curam et administrationem ipsius in spiritualibus et
temporalibus plenarie committendo. Tu igitur curma sic sapienter
5 A 291 179 c 9
21 novembre 1326 - Rogato Giovanni diacono Cardinale di S. Teodoro
6) Giovanni di Pietro cittadino senese offerisce se stesso e tutti i suoi beni
mobili ed immobili a Fr. Bernardo del q. Mino Abate di Monte Oliveto,
promettendo ad esso e ai suoi successori ogni riverenza ed obbedienza e di
vivere in perpetua castità secondo la regola di S. Benedetto.
3 settembre1332. Rogato Giovanni del q. Ventura.
6 BA 332 221 c 1
3 settembre 1332 - Rogato Giovanni del q. Ventura.
7) Fr. Biagio de Ripe Vescovo Gialidense col mezzo del suo testamento
ordina di essere sepolto nella chiesa di Monte Oliveto, alla quale lascia un
suo libro detto Pontificale ed un altro detto Sermonale. Al monastero di S,
Benedetto di Siena lascia un Breviario ed al monastero di S. Bernardo
d'Arezzo lascia un messale, annullando con la presente disposizione ogni
altro testamento e costituendo nel tempo stesso per suo esecutore o Fide
commissario Fr. Bernardo di Mino Tolomei abate di Monte Oliveto che si
trovava esso Biagio nel detto monastero di S. Bernardo d'Arezzo.
3 giugno 1333. Rogato Francesco del q. Ser Baldo vice d'Arezzo.
"Reverendus pater domnus Blasius de Ripe episcopus Gialidensis, per
testamentum suum, mandavit corpus suum sepeliendum apud eclesiam s.
M. de monte oliveto et dare constituit pro remedio anime sue unum suum
librum dictum pontificale dicto mon. s. M. de monte oliveto; et reliquit
loco s. benedicti de senis, eiusdem ordinis, unum suum breviarium et loco
s. Bernardi de Aretio, eiusdem ordinis, unum suum missale et monasterio
s, M. de monte Oliveti, comitat. Sen. unum suum sermonale: ad que legata
exequenda reliquit executorem et fidei commissarium domnum fr.
bernardum domni Mini de Tolomeis de Senis ab. mon. s. M. de monte
oliveto, presentibus reverendo viro dompno Bernardo ab. eiusdem mon.,
et fratre Simone Ture, priore dicti mon.
- Franciscus olim ser Baldi Vive de aretio, not."
7 BA 332 221 c 2
3 giugno 1333 - Rogato Francesco del q. Ser Baldo.
8) Fr. Bernardo del q. Mino da Siena abate di S. Maria di Monte Oliveto...
elegge Fr. Bartolomeo de Mino in suo Procuratore ad esigere tutto ciò che
a lui appartiene in vigore del lascito di Fr. Biagio vescovo Gialidense.
25 luglio 1333.
(L'abate Lugano sbaglia il giorno mettendo il 15 luglio, mentre è il 25
luglio)
"Sapiens honestus et discretus domnus Bernardus olim domni Mini ab.
mon. s. M. de Oliveto in Acona, constituit fr. Bartholomeum Mini,
monachum dicti mon. procuratorem, ad recipienda omnia bona que
fuerunt venerabilid pastris domni Blasii Dei gratia episcopi Gialidensis,
cuius dictus domnus Bernardus ab. asseruit fidei commissarium esse.-
Actum in ecclesia dicti mon. in loco dicto Acona.
Iohannes olim Venture not.
8 BA 332 221 c 3
25 luglio 1333 - Rogato Fr. Bernardo di S. Maria elegge
9) Diversi monaci con tutti i nomi offrono se stessi con i loro beni a Fr.
Bernardo:
31 agosto 1336.
9 BA 332 221 c 5
31 agosto 1336 - Rogato Diversi monaci con tutti i loro
10) Fr. Pietro di Donato Peruzzi, Fr. Gabriele di Giacobino, Fr. Bandino di
Michele, Fr. Cenne di Nicola e Fr. Michele di Sano (o Tano ?) tutti di
Fiorenza e Fr.Antonio di Cristofano da Oliveto, volendo lasciare il mondo
offeriscono a Fr. Bernardo del q. Mino Tolomei, abate di S. Maria di
Monte Oliveto tutti i loro beni mobili ed immobili, promettendo di vivere
in obbedienza e castità perpetua secondo la regola di S. Benedetto.
4 settembre 1336.Rogato Giovanni del q. Ventura.
10 BA 332 221 c 6
4 settembre 1336 - Rogato Giovanni del q. Ventura.
11) Fr. Bernardo del q. Mino Tolomei col consenso di Fr. Patrizio, di Fr.
Ambrogio, di Fr. Tommaso di Minuccio ed altri eleggono Fr.
Franceschino di Guiduccio, Fr. Bartolomeo di Minoccio e Fr. Simone
Tendi come procuratori che singolarmente o insieme possano
validamente ricevere doni..ecc..
4 settembre 1336. Rogato Giovanni del q.Ventura.
cfr. documento del mandato in A. M.O.M. al 4 settembre 1336 N.4
della cassetta B 12.(Ap. al Reg: IV, d.4).
"Sapiens discretus et onestus vir domnus
- Bernardus olim domini Mini de Tolomeis de Senis, ab. mon. s. M. de
mionte oliveto in Acona, in curia de Chisure comitatus Sen. et aretin. dioc.
de consilio
- fratris Patricii olim Francisci,
- fr. Ambrosii olim Nini,
- fr. Thome olim Minucii,
- fr. Gregorii Vannis.
- fr. Symonis Ture,
- fr. Bartholomei magistri Mini,
- fratri Petri Mei,
- fr. Petri Vochatti,
- fr. Luce Ghinolducci,
- fr. PaoliMinucci,
- fr. Chrstophani Franceschini ser Iacobi,
- fr. Iohannis Vannis,
- fr. Donati Guictonis,
- fr. Antonii, fr. Philippi,
- fr. Taddei Stapherani,
- fr. Bernardi Octolini,
- fr. Paoli Nuti,
- fr. Angeli Mannucci,
- fr. Simonis Doni
- fr. Andree Pannarini,
- fr, Paulini Pauli,
- fr. Venturini Mini,
- fr. Alessi Pucciarelli,
- fr. Petri magiostri Guillelmi,
- fr. Francisci Michi,
- fr. Francisci domni Mini,
- fr. Laurenti Andree,
11 AV 329 218 c 21
4 settembre 1336 - Rogato Giovanni del q. Ventura.
12) Con il consenso di Fr.Tommaso del q. Mino, di Ambrogio di Nino, di Fr.
Bernardo Ottolini, di Fr. Patrizio del q. Francesco e di altri il Capitolo
elegge un procuratore come delegato per i monaci a Perugia dal Vescovo
nella persona di Fr. Innocenzio del q. Ser Domenico.
4 settembre 1336. Rogato Giovanni del q. Ventura.
cfr. a.M.O.M.( al n. 5.) 4 settembre 1336 . Mandato di procura nella
cassetta B 12. (Ap. al Re. IV, d.5).
"Venerabilis et religiosus vir
1) domnus Bernardus condam domni Mini de Tholomeis de Senis ab.
mon. s. M. de monte oliveto de Acona, comitatus Se., curie de Chisure,
dioc. aretin., de consilio
2) fr. Thome olim Mini,
3) fr.Ambrosii Nini,
4) fr. Bernardi Octolini,
5) fr. Patricii olim Francisci,
6) fr. Gabrielis Iacobini,
7) fr. Iohannis Petri,
8) fr. Martini Mastinalli,
9) fr. Peroççus Martelli,
10) fr. Christofani ser Iacobi,
11) fr.Taddei Stepherani,
12) fr. Dominici Saltini,
13) fr. Andree Pennarini,
14) fr. Venturini magistri Mini,
15) fr. Francisci domni Petri,
16) fr. Augustini Ture,
17) fr. Paulini Pauli,
18) fr. Simonis Tendi,
19) fr. Antonii Stepherani,
20) fr. Iohannis Peruççi,
21) fr. Mattei ser Herrigi,
22) fr. Blasii Iohannis,
23) fr. Iohannis ser Iacobi,
24) fr. Venture Pantani,
25) fr. Pieri magistri Guillelmi,
26) fr.Mactheucci Ducci,
27) fr. Laurentii Andre,
28) fr. Iacobini Presocçi,
29) fr. Restauri Balducci,
30) fr. Cennis Niccolai,
12 AV 329 218 c 22
4 settembre 1336 - Rogato Giovanni del q. Ventura da
13) (Ap al Reg. IV d.38) 39 c.
"Galleta filius domni Niccoli militis civit. Sen. de domo Ranionum
asserens esse emancipatuum a patre, spontanea voluntate promittit rev.
viro dompno Bernardo condam domini Mini de Talomeis de Sen. ab. mon.
s. M. de Monte Oliveto in curia de Chisure positi, comitatus Sen. et aretin.
dioc., dare in proximis venturis Kalendis mensi septembris apud dictum
monasterium quatuor modios frumenti et decem octo libras bon. den. sen.,
et ab inde in antea quolibet anno in kal. sept. tantundem toto tempore quo
dictus domnus Niccolus stabit in dicto monasterio vel in aliis locis et
membris ipsius: et post eius mortem promittit dare quinquaginta libras
bon. den. sen. Qui domnus Niccolus dicto filio suo Galletta in predicti
omnibus consensit.
- Actum in dicto monasterio, coram magistro Iohanne olim Cini in
grammaticalibus et Bindaccio olim Rosticci, testibus.
- Iohannes not. filius olim Venture de Senis.
39 c
19 agosto 1337 - Rogato Iohannes not. filius olim Venture de Senis.
14) Fr. Bernardo del q. Mino di Cristoforo Tolomei abate di Monte Oliveto
con consenso del Capitolo elegge Fr. Innocenzio del q. Ser Domenico in
Procuratore ad agir le liti tanto civili quanto criminali in qualunque luogo
ed avanti qualunque persona.
4 settembre 1338. Rogato Lando del q. Accorso.
"Congregato capitulo monachorum s. M. Montis Oliveti in Acona, curia de
Chisure, de mandato venerabilis patris et domni fr. Bernardi quondam b.
m. domni Mini Christofani de Talomeis de Senis ab., fratres constituerunt
procuratorem fr. Innocente, olim ser Dominici monacum dicti mon..
- Actum in ecclesia dicti mon.- Landus quondam Accursii not.
13 AV 329 218 c 25
4 settembre 1338 - Rogato Lando del q. Feo Accorso
15) Niccola Ranieri Cav.re senese dona a Bernardo del q. Mino Tlomei
abate di Monte Oliveto tutti i suoi beni mobili ed immobili con i crediti
ancora, che ha con Nello figlio del suddetto q. Mino, provenienti da usura
e da altri consimili modi illeciti ed ogni cosa offre "ad salutem et
remaedium animarum illarum personarum, quibus tenetur aliquid dare et
restituere pro lucro quocumque illicito modo ab eis habito et acquisito".
5 ottobre 1338. Rogato Giovamnni del q. Ventura.
"Niccolaus miles, civis Sen. de domo Ranionum, donat inter vivos
reverendo viro dompno Bernardo domni Mini de Talomeis de Senis ab.
mon. s. M. de monte Oliveti, omnia sua bona et obligationes quas recipere
debet a domno Nello milite olim domni Mini de Talomeis de Senis pro
usuris et ob usuraira pravitatem vel alio illicito modo, volens quod sit ad
salutem et remedium animarum illarum personarum, quibus tenetur
aliquid dare vel restituere pro lucro quocumque illicito modo ab eis habito
et acquisito.
- Actum in dicto mon.
- Iohannes olim Venture not.
14 BA 332 221 c 7
5 ottobre 1338 - Rogato Giovanni del q. Ventura.
16) Fr. Bernardo elegge per il medesimo effetto e nella riferita maniera Fr.
Gabriele di Luto.
2 maggio 1339. Rogato Giovanni del q. Ventura.
"Congregato gen. capitulo monachorum s. M. Montis Oliveti, de mandato
venerabilis patris et domni fr, Bernardi quondam b. m. domni Mini
Christofani de Talomeis de Senis ab. fratres constituerunt procuratorem fr.
Gabrielem Luti monacum dicti mon.
- Actum in ecclesia dicti mon.
-Iohannes quondam Venture not.
15 AV 329 218 c 28 ( 26)
2 maggio 1339 - Rogato Giovanni del q. Ventura
17) Franceschino Cantelli da Parma giudice collaterale del Podestà di Siena
sopra le controversie che passano tra Ser Nicola di Ser Vanni Procuratore
di Fr. Bernardo abate di Monte Oliveto e di Tora vedova di Branche
Accarigi, fide commissari di Nello del q. Mino Tolomei per una parte e tra
Ser Domenico di Ser Cecco Procuratore di Galletta e di Nicola dall'altra,
ordina che questi paghino la quarta parte della lite e delle spese, siccome il
detto Ser Niccola fa una tal istanza contro i medesimi, che sono stati
soccombenti nella querela del gravame aventi Niccola giudice collaterale
del Capitano del Comune di Siena e le ragioni dei primi sono in
quell'affare chiarissime.
7 settembre 1339. Rogato Benincasa del q. Mino.
cfr. documento nella cassetta B 12 dell'archivio M.O.M. al 1341 dicembre
13 al n.12).
cfr. a.M.O.M. al n. 1 e al n. 38. : 1337 agosto 19 :
Galletta di Niccolò da Siena attesta di dover versare...non oltre il prossimo mese di settembre.
"Franceschinus de Cantellis de Parma iudex collateralis nobilis et potentis
militis domni (....) de Tabula de Ferraria hon. potest. civit. Sen., in lite
vertente inter ser Nivolaum ser Vannis not. et proc. reverendi viri fr.
bernardi ab- mon. s. Marie de monte oliveto et domne Thore relicte domni
Branche de Acarigiis fidecommissariis testamenti domni Nelli condam
domni Mini de Talomeis et Gallettam et Niccholaum et Dominicum ser
Cicchi not.; qua petiis dictos Gallettam et Niccolaum qui succubuerunt
condemnari in quarta parte, in expensis; condemnat dictos Gallettam et
Niccholaum in quarta parte dicte litis et inexpensis legiptimis. Lata
condempnatio presentibus ser Bartholomeo Ciardini et ser Andrea Fucci,
ser Bartholomeo Ciechi, et ser Simone Nuti not.
Benincasa not. filius olim Mini de Senis, scriba et officialis comunis Sen."
16 AZ 331 220 c 9,1-2
7 settembre 1339 - Rogato Benincasa del q. Mino
18) Fr. Bernardo abate del monastero di Monte Oliveto col consenso di Fr.
Simone Ture da Siena e del rimanente Capitolo del detto monastero
elegge Fr: Alessio di Pucciarello d'Arezzo, Fr. Andrea di Cenno da
Gozzano, Fr. Bartolomeo di Nucchezzo Capponi da Fiorenza, Fr.
Venturino di Mastro Mino da Trequanda, Bartolino Capponi da Fiorenza e
Brunellino di Guittone parimente da Firenze per Procuratori in solidum
sopra le liti civili e criminali da agitarsi in qualunque luogo e davanti
qualunque persona, dandogli specialmente facoltà di vendere per il prezzo
di quattrocento fiorini d'oro a Giacomo del q. Vanni di Luppo Antinori, la
metà pro indiviso d'un podere con palazzo posto in S. Pietro di
Monticello, confinante con la strada, con Piero del detto Vanni, con Ser
Ranuccio di Francesco Saputi e col monastero di S. Pietro Minore,
dichiarando inoltre che se Giacomo non lo volesse più comprare, si venda
a Pietro ed altre persone.
30 ottobre1339. Rogato Tomagio del q. Oliverio da Monte Franchi.
"Convocato capitulo mon. s. M. de monte oliveto, de mandato venerabilis
1) patris domni Bernardi ab. eiusdem mon.;
2) fr. Simon Ture de Senis,
3) fr. Benoarius Mini de Florentia,
4) fr. Augustinus Ture de Senis,
5) fr. Thomas Minnari de Senis,
6) fr. Ventura Lapini de valle Marina,
7) fr. Bernardus Optolini de Florentia,
8) fr. Laurentius Andree de Senis,
10) fr. Pernarius Baccii de Florentia,
11) fr. Paulinus Pauli Vannis olim Lippi Antinorii de Florentia
12) fr. Iohannes ser Incepi de Florentia,
13) fr. Blasius Bindoari de Rubeis e Senis,
14) fr. Franciscus domni Pere de Florentia,
15) fr. Iohannes Petruçii de Senis,
16) fr. Zenobbius Locti de Aleis de Florentia,
17) fr. Iovannuççius Iungari (ser Petraculi?) de Florentia,
18) fr. Niccholaccius ser Chimenti de Aretio,
19) fr. Alessander Ardingii de Baris de Florentia,
20) fr.Bonaventura Magii de Aretio,
21) fr. Macteucius Ducii de Brolio,
22) fr. Macteus Landini de Prato,
23) fr. Cecchus Bencivennis de Eugubio
constituerunt procuratores ad omnia agenda
24) fr. Alexium Pucciarelli de Aretio,
25) fr. Andream Cennis de Corçano,
17 AS 327 216 c 8
30 ottobre 1339 - Rogato Tomagio del q. Oliviero da Monte Franchi.
19) Francesco del q. Nanni di Ser Uguccione da Trequanda, "volens mundum
spernere, relinquere et continentiam et chastitatem servare", cede tutti i
suoi beni e ragioni "nobili et honesto viro Domino Fratri Bernardo de
Tolomeis de Senis, venerabili et dignissimo Abbatri" del monastero di
Monte Oliveto, cioè un pezzo di terra posto nella curia di Trequanda nel
luogo detto Casale, che termina con Donna Millia e con la strada, un
altro....... e finalmente una casa con vari utensili nel castello di Trequanda,
confinante con Bonnerio del q. Lello e con gli eredi di Burgasso,
dichiarando nel tempo stesso Pietro di Mastro Braccino da Trequanda per
darne il possesso in suo procuratore, promettendo in oltre di osservare una
simile obbedienza ad esso Bernardo abate, e a tutti i suoi successori.
13 gennaio 1340.Rogato Francesco di Ser Giovanni Sozzi notaro senese.
"Franciscus olim Nannis ser Uguiccionis de Trequanda, comit. Sen.,
volens omnipotenti Deo Patri et gloriose virgini Marie eius matri in
omnibus complacere et servire et fetorem mundi et ipsum mundum
spernere et continentiam et castitatem servare, libera voluntate, offert se et
omnia sua bona, pro remedio peccatorum, pro anime sue et parentum
suoprum salute, Deo omnipotenti, beate Marie virgini et honesto viro
domno fr. bernardo de Tolomeis de Senis venerabili et dignissimo abbati
mon.s. M. de monte oliveto, ordinis s. Benedicti, promittens omnem
obedientiam et reverentiam et de cetero humiliter exibere et perpetuam
castitatem et honestatem tenere et servare et vivere secondum regulam
beati benedicti et monasterii et ordinis predicti s. M. de monte oliveto.
Actum in mon. supradicto, in claustro eiusdem mon. , coram fr. Iacobo
olim Ghezzi et Niccolo ser Vannis, testibus.
Franciscus filius ser Iohannis Soççi, not.
18 AF 316 205 c 18
13 gennaio 1340 - Rogato Francesco di Ser Giovanni Sozzi, notaio.
20) Nicola del q. Francesco Patrizi dona a Fr. Bartolomeo del q. Mastro Mino
Procuratore di Monte Oliveto e di Fr. Bernardo abate certe cose, una
oliviera ed un pezzo di terra descritte nel testamento di Ser Bonaventura
disteso da Francesco del q. Cola.
18 febbraio 1340. Rogato Francesco del Ser Guidone.
19 H 297 186 c 40
18 febbraio 1340 - Rogato Francesco del q. Ser Guidone
21) Michele di Tano da Fiorenza eletto da Fr. Bernardo abate di Monte
Oliveto in Procuratore per presentarsi alla Santa Sede in Avignone; ad
effetto di esibire colà sotto precetto di S. Ubbidienza certe scritture ed
appellazione interposta dal detto Fr. Bernardo e dal Monastero a Fr.
Innocenzio di Ser Domenico da Siena e a Fr. Simone di Ser Fedicio da
Firenze per motivo della controversia vertente tra Ghinizzone di
Niccoluccio d'Arezzo e Fr. Pietro priore della chiesa di S. Bernardo
d'Arezzo dell'Ordine di Monte Oliveto, protesta nella chiesa di S. Chiara
dello spedale nuovo di Pisa che essendo ivi giunto ha cercato una barca
per andare a quelle parti e che insomma è dispostissimo partire per la
prima occasione e che a lui non si deve imputare per negligenza il trovarsi
ancora in quel luogo.
21 febbraio 1341. Rogato Romano del q. Giacomo da Pisa.
cfr. anche documento della cassetta B 12 in A:M.O.M
n.9) 1340 febbraio 21 Pisa. E' errato l'anno?
20 AZ 331 220 c 11
21 febbraio 1341 - Rogato Romano del q. Giacomo da Pisa
22) Fr. Bernardo del q. Mino Tolomei abate di Monte Oliveto col consenso di
Fr. Simone di Turi da Siena, di Fr. Francesco di Pietro Tolomei, di Fr.
Restauro da Siena, rettore e di altri del Capitolo Generale elegge in forma
amplissima Fr. Pietro di Donato de Peruzzi da Fiorenza in procuratore del
detto monastero di Monte Oliveto e suoi membri, sopra ogni questione e
lite civile e criminale, che possa aversi in qualunque luogo e avanti
qualunque persona.
4 maggio 1341. Rogato Francesco del q. Ser Giovanni Zorzi, cittadino
senese.
Cfr. a.M.O.M. n.. 11.
21 AV 329 218 c 31
4 maggio 1341 - Rogato Francesco del q. Ser Giovanni Zorzi
23) Fr. Bernardo del q. Mino Tolomei abate del monastero di Monte Oliveto
col consenso di Fr. Patrizio del q. Francesco, di Fr. Simone Ture, di Fr.
Bernardo Ottolini e di altri del Capitolo del detto monastero elegge Fr.
Bartolomeo di Mastro Mino da Siena in procuratore sopra ogni lite che
con qualunque persona e davanti qualunque giudice potesse mai accadere.
2 novembre 1341. Rogato Giovanni del q. Ventura. da Siena.
22 AV 329 218 c 33
2 novembre 1341 - Rogato Giovanni del q. Ventura da Siena.
24) Bruno di Lazzaro da Bettolle a nome proprio e Benencasa di Vanni, come
procuratore ed a nome di Lasia del q. Lenano moglie di esso Bruno
"volentes mundum et mundana relinquere et Deo servire; ipsorum
strepitum et concupiscientiam desinere quia servire Deo nihil est aliud
quam regnare et in continentia et chastitate consistere", essendo con le
mani giunte e genuflessi nel coro avanti l'altare della chiesa di S. Maria di
Monte Oliveto, in presenza di tutto il Capitolo Generale distintamente
nominato, si offeriscono a Fr. Bernardo del q. Mino Tolomei abate
degnissimo, in appoggiati, Commessi ed oblati del medesimo monastero
promettendo l'obbedienza secondo la regola di tali appoggiati,cedendogli
ancora sotto pena di cento fiorini, in caso di revocazione, uno spedale da
lui stesso e sua moglie fabricato ad onore della Beata Caterina vergine,
con sette letti, una casa ed una piazza nel borgo di Bettolle.
2 maggio 1342. Rogato Ambrogio di Ser Mino.
cfr. A.M.O.M. -24. Cassetta 21, mazzo 2, n° 8.
23 AF 316 205 c 24
2 maggio 1342 - Rogato Ambrogio di Ser Mino
cfr. A.M.O.M. -24. Cassetta 21, mazzo 2, n° 8.
25) In nomine Domini Amen.
Anno Domini millesimoCCCXLII, indictione X die XVII mensi julii.
Appareat omnibus evidenter quod Reverendus Pater Dominus Bernardus
filius quondam Domini Mini Cristophani de' Tolomeis de Senis,abbas
Monasterii, Capituli et Conventus Sanctae Mariae de Monte Oliveto,
comitatus Senarum et Aretinae diecesis faciens in perpetuum cum
parabola, consensu et mente et voluntate fratris Simonis Ture de Senis,
fratris Johannes Ser Dominici de Torvino, fratris Gregorii Vannis de
Senis, fratris Matteucci Duccii de Brolio, fratris Francisci Guiducci de
Treconzano, fratris Pavolini Pavoli de Florentia, fratris Bernardi Ottolini
de Florentia, fratris Laurentii Spigliati de Florentia, fratris Mathei Landini
de Prato, fratris Vannis de Corzano, fratris Cionnis Corde de Florentia,
fratris Johannis Daneri de Senis, fratris Johannis Ser Pavoli de Florentia,
fratris Francisci.....(manca nell'originale) de Trequanda, fratris Stephani
Guictonis de Florentia, fratris Francisci Petruni, fratris Petri de Senis,
fratris Laurentii Neri de Senis, fratris Jovannuzzi Inguini de Florentia,
fratris Marci....de Vulterris, fratris Restori pictoris de Senis, fratris
Jacobuccii Domine Bone de Florentia, fratris Venturini Mignorini de
Trequanda, fratris Basilii de Aretio \monachorum et fratrum suorum et
dicti monasterii et Conventus et capituli Beatae Sanctae Mariae de Monte
Oliveto predicto comparuerunt inde monaci et fratres monasterii, Capituli
et Conventus membrorum dicti loci, una cum reverendo Patre Domino
Bernardo Abbate predicti loci, monasterii, Capituli et monachorum dicti
loci, de sancta Maria de Monte Oliveto predicto, qui sunt duo partes et
ultra monachorum et fratrum dicti conventus, Capituli dicti loci,
convocati,coadunati et congregati in Ecclesia Sanctae Mariae de Monte
Oliveto predicto, ubi morantur et soliti sunt facere capitulum et
Conventum et congregationem et Consilia pro dicto Capitulo et Conventu
dicti loci, more solito, ad sonum campanae comnvocati, congregati pro
utilitate et commoditate dictorum capituli et Conventus et ipsorum fratrum
et Monachorum dicti loci, omnes simul concorditer et nemine discordante
simul ad invicem inter eos pro evidenti utilitate et commoditate dicti
Capituli et Conventus dicti loci, omnes simul ad invicem fecerunt,
constituerunt atque ordine eorum et cuiusqumque eorum et dicti Capituli,
Conventus dicti loci et Monasterii predicti omni vi, iure et modo quibus
melius fieri possunt, fratrem Bernardum Optolini de Florentia, fratrem et
monachum dicti monasterii et loci de ordine fratrum et Monachorum dicti
Monasterii presentium et recipientium dicti capituli et Conventus et
Monasterii et eorum et cujuslibet eorum et dicti Capituli et Conventus
dicti Monasterii, Sindicum et procuratorem, actorem factorem et certum
nuntium specialem et negotiorum gestorem ad disponendum pro eis
38 c f.401
17 luglio 1342 - Rogato Ser Johanne Martini-Roma
26) Bernardo e Giovanni del q. Piero di Chiusure per il prezzo di sette lire
monete di Siena, vendono a Fr. Andrea procuratore di Monte Oliveto un
pezzo di terra lavorativo e boschivo posto nella curia di Chiusure nel
luogo chiamato Gorgoni, che confina con i beni del detto Monastero e con
il Vallone di Segareno.
1 settmbre 1342. Rogato Bartolomeo del q. Cola.
24 I 298 187 c 4
1 settembre 1342 - Rogato Bartolomeo del q. Cola
27) Fr. Venturino del q. Mastro Mino di Trequanda procuratore di Monte
Oliveto dà in affitto per un anno a Goro di Giovanni di Bernardo da
Chiusure un pezzo di terra lavorativo posto nel distretto di Chiusure nella
contrada chiamata el Caggiuolo, che termina con la strada, con Nardo di
Rusticuccio, con gli eredi di Ghino di Rado e col Vallone; ed un altro
boschivo posto nell'istessa curia nella contrada chiamata la Selve, che
termina con li frati di Monte Oliveto, con Ghinuccio di Bartolo, con
Barbalino di Mico, con Guccio di Pace, e col Vallone, obbligandolo a
corrispondere per la Madonna d'Agosto 12 stara di frumento.
5 ottobrre 1342. Rogato Bartolomeo del q. Giacomino.
25 I 298 187 c 5
5 ottobre 1342 - Rogato Bartolomeo del q. Giacomino
28) Cecco del q. Guglielmo d'Avena nel contado di Siena, con Cecca sua
madre e Mina sua moglie per il prezzo di sei fiorini d'oro vende a Fr.
Bernardo del q. Ottolino procuratore e monaco di Monte Oliveto un pezzo
di terra con Olivi posto nella curia di Chiusure nel luogo detto Oliveto,
della contrada di Cristena, che confina col detto Monastero, con Menico di
Tino e colla strada.
11 gennaio 1343. Rogato Giovanni di Ventura.
37 I 298 187 c 8
11 gennaio 1343 - Rogato Giovanni del q. Ventura
29) Fr. Bernardo del q. Mino Tolomei, Abate, con il consenso di Fr. Patrizio,
di Fr. Simone Ture e di altri del Capitolo di Monte Oliveto elegge Fr.
Bernardo Ottolini da Firenze per procuratore ad effetto di vendere a Ser
Errigo del q. Feo o a qualche altro la metà pro indiviso di una casa posta
nel popolo di Santa Reparata, e di S. Lorenzo nella strada de Spadari e da
tre lati con lo stesso Ser Errigo.
23 aprile 1343. Rogato Giovanni del q. Ventura.
26 AS 327 216 c 10
23 aprile 1343 - Rogato Giovanni del q. Ventura
30) Francesco Rettore della chiesa di S. Angelo de Luco di Chiusure per
supplire alla perdita dell'Istrumento, con cui Lando suo predecessore,
aveva acconsentito che la religione in onore della B. Vergine approvata da
Guidone Vescovo d'Arezzo di buona memoria allora vivente in
comunione ed obbedienza con la S.Sede e graziata non meno da esso che
dalli di lui successori e da Giovanni Cardinal Legato di S. Teodoro fosse
fondata col Monastero nel luogo opportuno d'Acona della diocesi aretina
ad istanza di Fr. Venturino da Trequanda procuratore di Fr. Bernardo
abate e del Capitolo di Monte Oliveto, ad effetto che di ciò rimanga un
perpetuo monumento, anche a nome dei suoi successori acconsente e
solennemente rinnova quanto è stato operato dal detto Lando ora presente,
confessando che da questo non ne vien generato alla sua chiesa alcun
pregiudizio, ma grandissimo vantaggio, mentre l'Abate e i monaci
risplendono con vita lodevole "et morum honestate decora, de virtute
ambulantes in virtutem, concedente altissimo exercentes, semen eorum
cadens in terram bonam, iam non tantum sibi, sed et aliis Xtifidelibus,
fructum plurimum attulit salutarem et positi speculi aliorum exemplar
singularis vitae exibuerunt, et ducatum in via praestante omnibus
cupientibus ad bona progredi sempiterna".
1 settembre 1343. Rogato Donato del q. Pesso.
27 A 291 179 c 15
1 settembre 1343 - Rogato Donato del q. Pesso (=Becco)
31) Bice figlia del q. Savena vedova di Sozzino, col consenso di Sozzino suo
figlio vende per il prezzo di dugento cinquanta fiorini a Fr. Bernardo
Ottolini di Firenze Sindico di Monte Oliveto trenta sei stara di terreno a
semente posto nella curia di Bettolle nel luogo detto Campo Mattesi
confinante da due parti con la via.
11 dicembre 1343. Rogato Ser Nicola di Paltonerio.
28 AF 316 205 c 30
11 dicembre 1343 - Rogato Nicola del q. Paltonerio
32) Viviano da Siena Pievano della chiesa di S. Agata d'Asciano e vicario
generale di Boso Vescovo d'Arezzo, avendo a requisizione di Fr.
Venturino di Mastro Mino, sindico e procuratore di Fr. Bernardo Abate e
del Capitolo di S. Maria di Monte Oliveto esaminato lo stesso Fr. Patrizio
del q. Francesco Patrizi e Donato Mirancio canonico aretino ed avendo
ancora conosciuto dal Processo ora fatto a tenore degli articoli esibiti nel
giorno otto dal detto Procuratore, che sotto il 1319 a dì 26 marzo Guido
Vescovo d'Arezzo di buona memoria, allora in comunione della S. Madre
chiesa, dopo l'istituzione del prefato Collegiato Monastero da reggersi
dall'abate e monaci, aveva ordinato a D. Giovanni d'Arezzo, monaco del
monastero del Sasso dell'ordine di S. Benedetto, suo vicario di creare i
nuovi monaci di quel luogo, che cantava questi la messa nella chiesa detta
SS.ma Trinità fuori delle mura, dove era una copiosa moltitudine di fedeli
aveva dato, tre giorni dopo, con le solite benedizioni, la cocolla bianca e
l'abito monacale alli due suddetti e ad Ambrogio del q. Mino da Siena
come gli altri genuflesso, che aveva ricevuto la rinunzia di essi all'anno di
Probazione e la loro professione di castità, povertà, obbedienza e
perseveranza dandogli la regola di S. Benedetto, che tali nuovi religiosi
avevano sempre anche in pubblico portato l'abito dei professi, che come
tali erano stati reputati da ogn'uno, secondo è la pubblica voce; e che il
tutto appariva per Istrumento di Ser Guadagno e d'altri notari. Rinnova
con la presente dichiarazione detta verità delle suddette cose tutti quei tali
documenti, che si sono perduti, per la mancanza de quali, si teme, che
alcuni possano detrarre la buona fama, pace e quiete del Monastero e dei
monaci.
31maggio 1344. Rogato Agostino del q. Finuccio d'Arezzo
29 A 291 179 c 16
31 maggio 1344 - Rogato Agostino del q. Finoccio d’Arezzo.
33) Niccola del q. Bandino da Siena Potestà di Massa arbitro eletto assieme
col Venerabile Padre Fr. Bernardo Tolomei abate di Monte Oliveto, da
Matteo di Bindo Pignatta, e da Bindo suo figlio per una parte, e da Larina
del q. Pietro di Ciano futura moglie di Bindo dall'altra a causa delle
controversie insorte in materia della dote da pagarsi al detto Matteo di
Bindo, ripone tutta la sua abilità nel detto Fr. Bernardo, essendo esso
Nicola impedito da altri interessi spettanti al suo uffizio.
24 gennaio 1346. Rogato Giacomo del q. Ser Bondo.
30 BI 339 228 c 25
24 gennaio 1346 - Rogato Giacomo del q. Ser Bondo
34) Giovanna e Bartala figlie del q. Vannuccio di Ser Giovanni Ventura
notaro di Chiusure, Nicolò del detto Ser Vanni e Fessa del q. Goro di
Filippo, vedova del nominato Vannuccio, per il prezzo di cento lire
moneta di Siena, vendono a Fr. Simone di Ture, che ha pagato col proprio
denaro, con quello del monastero di Monte Oliveto e con quello di Fr.
Bernardo Abate, un pezzo di terra posta nella curia di Chiusure nel luogo
detto Cojallo, che confina con Antonio di Meo (Tolomei), col detto
Monastero, col Vallone e con la strada e costituiscono Puccio di Piero per
loro procuratore, ad effetto di darne giuridicamente il possesso.
5 febbraio 1347. Rogato Tomagio del q. Uliviero.
31 N 302 191 c 3,1
5 febbraio 1347 - Rogato Tomagio del q. Uliviero
35) Domenico del q. Martino Coletti di Caggiatro nella contrada di Chiusure
col consenso di vari suoi prossimi parenti e per il prezzo di quattro lire
moneta di Siena, vende a Fr. Jacomuccio Cennini procuratore di Fr.
Bernardo abate di Monte Oliveto un pezzo di terra posto nella curia di
Chiusure nel luogo di Caggiadro e precisamente nel sito detto egliamoni
che termina con Meo di Guccio, con gli eredi di Forestano e con la strada.
10 febbraio 1347. Rogato Tommaso del q. Uliverio.
32 I 298 187 c 13
10 febbraio 1347 - Rogato Tommaso del q. Uliviero
36) Memmo del q. Tino da Chiusure col consenso di Nuccio suo fratello
vende per il prezzo di trenta lire a Goro del q. Lando Ragnoni un pezzo di
terra posto nella medesima curia nel luogo detto Ovile, che termina con la
strada, con Parigio di Martino e con gli eredi di Giovanni di Bernardo,
costituisce Giovanni di Meo in suo procuratore ad effetto di dargliene
l'attual possesso e finalmente si obbliga, che Giovanna sua moglie fra
quindici giorni approvi il presente contratto.
4 dicembre 1347. Rogato Guglielmo del q. Mone
33 I 298 187 c 12
4 dicembre 1347 - Rogato Guglielmo del q. Mone
37) Fr. Lando del q. Feo Accorsi d'Arezzo frate e scriba, notaro e giudice
ordinario prima che si facesse religioso, incomincia un libro autentico,
cioè PROTOCOLLO, chiamato ancora "Libro delle Abbreviature", in cui
si contengono molti Istrumenti, quali tutti appartenenti alla religione
Olivetana, che trattano d'Atti Capitolari sia di tutta la Congregazione che
del Monastero di Monte Oliveto e di qualche altro a lui soggetto, di
compre, vendite, donazioni, testamenti, affitti, vestizioni, Professioni,
Elezioni, Procure, Istanze, appellazioni, apprendimento di possesso e di
rifiutazioni di eredità, monasteri, chiese, case ed altri Beni.
I suoi continuatori sono stati Fr. Giacomo del q. Paolo Naboni, chierico
della diocesi di Soana e Fr. Giovanni di Matteo da Orvieto, anch'essi frati
di Monte Oliveto e notari e giudici creati avanti d'entrare in religione.
Questo libro non eccede il 1398, è veramente aureo ed uno de più
rimarcabili che si ritrovi nel suddetto monastero. Vi è un indice di poco
merito, fatto da moderno soggetto di cui è stata veramente eccessiva la
libertà nell'avere scritto in quelle medesime carte, di sì spettabili antichi
autori.
Libro del Protocollo.
"Fr. Lando Fei di Arezzo "Questo libro non è legato perfettamente mentre ad esso va unito il famoso Protocollo di Fra Lando segnato provvisoriamente colle lettere G F. che è in mano dell'Ill.mo P.re Abate Stampa servendosene per la Santificazione del B. Bernardo. (Così è annotato nella copertina interna del volume BL.341.230.)
..Infatti da pag. 1 a pag. 67 ci sono notizie e documenti molto più tardivi dall'anno 1601..in poi... mentre cuciti subito dopo ci sono documenti preziosissimi del 1370, le cui pagine hanno una numerazione autonoma , originale e antica, ciò chiaramente manifesta l'approssimativa cucitura e messa insieme disordinata dei documenti.
- - - Così inizia lo scritto di Fr. Lando Fei di Arezzo: Pag 1 del 6 agosto 1370 "Quia memoria hominis labilis nostra defect.. obliviscitur quod suae memoriae quendam homo nascitur et moritur hominis vita caduca erat viator......
..presenti libro scribere, ponere poderia et bona immobilia omnino et mobilia....et pertinent ad monasterium S.ctae Mariae de Monte Oliveto in Acona ordinis Sancti Benedicti Aretinae dioecesis et comitatus Senarum et scriptum per fratrem Landum Fei de Aretio monachi monasterii Montis Oliveti prelibati scriba deputatus ad talia scriptori redactoris qui liber inceptus fuit sub anno dominicae nativitatis incarnationis millesimo trecentesimo septuagesimo MXXXLXX, INDICTIONE VIIII DIE SEXTO MENSIS AUGUSTI.
"In primis hestat dicto monasterio unum podium super quo fundatum et situm est monasterium praedictum in quo sunt vineae orti oliveta et aliae multae plures arbores...domesticae terra laborativa et quaedam ginestretum et nemora cum quercubus seu querciolis et aliis arboribus salvaticis et adest pro confinibus dicti mon. fossatum et pretenditur a parte superiori usque ad recisa quae est ante fornacem quae podium sic persignatum (?) ven. in Xto pater Frater Bernardus domini q. Mini de Tolomeis de Senis donavit dicto Mon. sicut patet manuscr. Ser Guadagni notarii Ser Bonavitae de Aretio sub anno MCCCXVIIII (ASS. A 291 179 c.1 26 marzo 1319) postquam donationem fratres dicti Monasterii vendiderunt medietatem dicti poderis cuncta nomine locto, sive oneri (sorori ?)peremptis factis Memmo del q. Tino da Chiusure col consenso di Nuccio suo fratello vende per il prezzo di trenta lire a Goro del q. Lando Ragnoni un pezzo di terra posto nella medesima curia nel luogo detto Ovile, che termina con la strada, con Parigio di Martino e con gli eredi di Giovanni di Bernardo, costituisce Giovanni di Meo in suo procuratore ad effetto di dargliene l'attual possesso e finalmente si obbliga, che Giovanna sua moglie fra quindici giorni approvi il presente contratto.
4 dicembre 1347. Rogato Guglielmo del q. Moneaciendis in constructione dicti monasterii et dictus loctus perempsit dominus Bonaventura Senarum.
Item donavit dictus fr. Bernardus dicto monasterio prout patet in dicto registro donationis infrasciptum...
- Donavit petiam terrae laborativae prout invenitur dicti....a duobus partibus...
- Donavit petia terrae...
1339 Una petia terrae.
1340
1340 ag.
Carta o pag. 2
- Carpineto
- Coiallo
1338 - Valdiprato
1339 Una petia terrae.
1339 Andrea de Tolomei de Chiusure vende al monastero e al convento nostro sito in M.O.
1340 - In Bettolle
1340 ag. - Carpineto
- Corallo
1341(o 7?) .- Caggiatro
1342 - Donazione di Bilia: Cristena, Cristena. Uliveto, Caggiatro Cristena Caggioli .
Acquisto da Forestano podere di Cristena.
1343 - Rogiti di Nicola Paltonerii
1343 - Terra:Paghetta
1344 Emit Fr. Pierus Donati de Flor.a
1344 - Fr. Jacobuccio
1345 - Santo a Ovile
1345 - Le Selve
1348 - Coiallo
1348 - Cristena
1348 - Tocchesorana (?).
1348 Domus posita in castro Asciani cum orticello retro dictum domum cum puteo
1370 agosto BL 341 6 230 11342 - Donazione di Bilia: Cristena, Cristena. Uliveto, Caggiatro Cristena Caggioli . Acquisto da Forestano podere di Cristena.
316 ottobre 1348 - Rogato Fr. Lando del q. Feo Accorsi
38) Fr. Antonio chiamato al secolo amiraglio, figlio del q. Pietro Amiragli
d'Arezzo volendo professare nella Religione di Monte Oliveto, postosi
nella medesima chiesa di Monte Oliveto in ginocchione col capo scoperto
in presenza di Fr. Franceschino di Guiduccio da Trecozzano abate "quia
ipse perpetuo intendebat, ad laudem et reverentiam omnipotentis Jesu
Xristi et gloriosae Virginis Mariae Matris eius et Beati Benedicti et Beati
Bernardi vitam monasticam observare et in dicto monasterio degere...
sponte, scienter et consulte obtulit et dedicavit se et propriam personam
omnipotenti Deo et gloriosae Virgini Mariae et Beatis Benedicto et
Bernardo et suis manibus clausis et iunctis se intra manus dicti venerabilis
abbatis" promettendo l'obbedienza secondo la regola e secondo le
costituzioni dello stesso monastero e dell'ordine e la castità, cedendo con
donazione inter vivos tutti i suoi beni mobili ed immobili, che ha nella
città d'Arezzo e nella curia della Villa dell'Olmo ed in qualunque luogo
con tutte le ragioni e pertinenze.
16 novembre 1348. Rogato Lando del q. Accorso d'Arezzo, Frate di
Monte Oliveto e prima notaio.
35 BL 341 230 c 15
16 novembre 1348 - Rogato Lando del q. Accorso d'Arezzo
ATTI NOTARILI E NOTAI DI MONTE OLIVETO MAGGIORE DAL 1319 AL 1348
N° Anno giorno mese pagina Nome del Notaio
__________________________________________
1) 1313 05 marzo
2) 1319 26 marzo A 1 Guadagno del q. Ser Giunta. (N° 2)
3) 1319 26 marzo A 2 Guadagno del q. Ser Giunta
4) 1319 26 marzo A 3 Il vescovo d'Arezzo commette a Don
5) 1320 2 aprile A 9,1 Guido d'Arezzo scrive a Gregorio Rettore
6) 1320 dopo aprile A 9,2 Galgano del q. Ventura (N° 1)
7) 1320 18 maggio H 39 Giovanni del q. Ventura.
8) 1320 6 aprile A 4
9) 1324 29 marzo A 5 Guido Vescovo concede conferma per la
10 ) 1324 17 maggio A 6 Il papa Giovanni XXI prende sotto la sua
11) 1325 21 aprile A 7 Giovanni XXI concede su richiesta...i
12) 1326 17 novembre A 8 Pietro d'Ajuto
13) 1326 21 novembre A 9 Giovanni diacono Cardinale di S.
14) 1332 3 settembre BA 1 Giovanni del q. Ventura.
15) 1333 3 giugno BA 2 Francesco del q. Ser Baldo.
16) 1333 25 luglio BA 3 Fr. Bernardo di S. Maria elegge Fr.
17) 1333 12 agosto BA 4 ...Lite con Pietro di Giacomo.
18) 1336 31 agosto BA 5 Diversi monaci con tutti i loro nomi offrono
19) 1336 4 settembre BA 6 Giovanni del q. Ventura.
20) 1336 4 settembre AV 21 Giovanni del q. Ventura.
21) 1336 4 settembre AV 22 Giovanni del q. Ventura da Siena.
22) 1338 30 giugno AV 24 Alamanno del q. Ghino Segna da
23) 1338 4 settembre AV 25 Lando del q. Feo Accorso d'Arezzo.
24) 1338 5 ottobre BA 7 Giovanni del q. Ventura.
25) 1338 14 febbraio S 4 Johannes notarius filius olim Venturae.
26) 1339 22 febbraio N 1 Franceschino del q. Bordino
27) 1339 2 maggio AV 27 Giovanni del q. Ventura
28) 1339 2 maggio AV 28 Giovanni del q. Ventura
29) 1339 7 settembre AZ 9,1 Benincasa del q. Mino
30) 1339 11 ottobre P 1 Franceschiuno del q. Bordino
31) 1339 15 ottobre A 13 Gregorio del q. Angelo
32) 1339 30 ottobre AS 8 Tomagio del q. Oliviero da Montrefranchi
33) 1339 25 ottobre P 2 Franceschino del q. Bordino
34) 1339 25 ottobre BB 2 Benencasa del q. Mino da Siena
35) 1340 13 gennaio AF 18 Francesco di Ser Giovanni sozzi
36) 1340 16 gennaio AV 29 Bartolomeo del q. Jacobino da Siena
37) 1340 18 febbraio H 40 Francesco del q. Ser Guidone
38) 1340 24 aprile N 2 Franceschino del q. Bordino
39) 1340 15 novembre H 41 Bartolomeo del q. Lapo da Siena
40) 1340 22 novembre AH 9,1 Niccola del q. Paltonerio
41) 1340 28 novembre AH 9,2 Niccola del q. Paltonerio
42) 1340 27 dicembre AH 9,3 Niccola del q. Paltonerio
43) 1340 27 dicembre AH 9,4 Niccola del q. Paltonerio
44) 1340 21 maggio N 2 Franceschino del q. Bordino
45) 1340 18 aprile S 5 Franciscus notarius filius olim Bordini de
46) 1341 21 febbraio AZ 11 Romano del q. Giacomo da Pisa
47) 1341 4 maggio AV 31 Francesco del q. Ser Zorzi
48) 1341 11 maggio AH 12
49) 1341 9 settembre I 3 Giovanni del q. Ventura
50) 1341 2 novembre AV 33 Giovanni del q. Ventura da Siena
51) 1341 25 giugno AH 14
52) 1341 2 Agosto S 6 Cione notar. filius olim Cioni
53) 1342 18 febbraio A 14 Matteo di Meuccio
54) 1342 2 maggio AF 24 Ambrogio di Ser Mino
55) 1342 17 maggio AF 25 Rainaldo di Gerio da Torrita
56) 1342 30 maggio AF 26 Giovanni del q. Aldobrandino
57) 1342 1 settembre I 4 Bartolomeo del q. Cola
58) 1342 5 ottobre I 5 Bartolomeo del q. Giacomino
59) 1342 17 ottobre I 6 Bartolomeo del q. Giacomino
60) 1342 17 luglio f.401 Ser Johanne Martini-Roma
61) 1343 8 aprile AF 27 Giovanni del q. Ventura
62) 1343 23 aprile AS 10 Giovanni del q. Ventura
63) 1343 26 giugno I 10 Nicola del q. Paltonerio
64) 1343 17 luglio AF 29 Rinaldo di Gerio di Torrita
65) 1343 12 agosto I 2 Giovanni di Ventura
66) 1343 1 settembre A 15 Donato del q. Pesso
67) 1343 15 settembre BI 21 Tomagio del q. Uliverio
68) 1343 11 dicembre AF 30 Nicola del q. Paltonerio
69) 1343 8 febbraio S 7 Iohannes notarius filius olim Venturae
70) 1343 11 gennaio I 8 Giovanni del q. Ventura
71) 1344 15 maggio Giovanni del q. Ser Ildobrandino
72) 1344 31 maggio A 16 Agostino del q. Finuccio d'Arezzo
73) 1344 14 luglio AF 32 Fuccio del q. Chino
74) 1344 14 luglio AF 32 Fuccio del q. Chino
75) 1345 21 giugno AH 28 Pietro di Ser Truffa
76) 1345 05 novembre Z 27,2 Donato del q. Beco d'Asciano
77) 1345 20 Febbraio
78) 1345 20 Febbraio
79) 1345 14 Luglio 1 Fra Ristoro Balducci eletto in vice di
80) 1345 27 Luglio
81) 1345 05 Agosto
82) 1345 10 Settembre
83) 1346 24 gennaio BI 25 Giacomo del q. Ser Bondo
84) 1346 29 Aprile E 1 Scarlatto di Guardo di S.Miniato
85) 1346 27 settembre BI 27 Fra Stefano del q. Ser Coppie da Prato
86) 1346 06 novembre Z 27,4 Donato del q. Beco d'Asciano
87) 1346 22 novembre AF 33 Agostino del q. Finuccio d'Arezzo
88) 1346 01 Gennaio Emptio
89) 1346 08 Gennaio Executio
90) 1346 21 Gennaio Emptio
91) 1346 17 Gennaio Locatio
92) 1346 21 Febbraio
93) 1346 22 Marzo 5 r Emptio
94) 1346 26 Marzo 5 r
95) 1346 22 Aprile 06 Testamento
96) 1346 04 Maggio 07 Sindac. Cap. General-5 pag
97) 1346 04 Maggio 10 Elenco Monaci
98) 1346 04 Maggio 11 v Renuntiatio
99) 1346 04 Maggio 14
100) 1346 08 Maggio 16 Locatio Trequanda
101) 1346 27 Maggio 17 Testamento Johannis filii Doti
102) 1346 03 Settembre
103) 1346 08 Settembre 18 Testamento..de Crestena
104) 1346 27 Settembre Stefanuccio Doti
105) 1346 02 Novembre
106) 1346 Emptio monasterii...de Ovile
107) 1346 07 Dicembre 25v Emptio dalla terra di Bettolle
108) 1346 27 Dicembre 25v. Emptio
109) 1346 31 Dicembre 23
110) 1347 5 febbraio N 3,1 Tomagio del q. Uliviero
111) 1347 5 febbraio N 3,2 Tomagio del q. Uliviero
112) 1347 10 febbraio I 13 Tommaso del q. Uliviero
113) 1347 13 maggio
114) 1347 4 dicembre I 12 Guglielmo del q. Mone
115) 1347 9 dicembre AH 19 Ventura del q. Ranuccio di Siena
116) 1348 16 ottobre BL part Lando del q. Accorso d'Arezzo, frate
117) 1348 16 ottobre BL ... Fr. Lando del q. Feo Accorsi d'Arezzo
118) 1348 19 novembre BB 3 Pagano di Ser Vanni di Francesco
119) 1348 16 novembre BL 15 Lando del q. Accorso d'Arezzo
120) 1348 P 4 Ciolo di Ghinuccio -Testatario
NOTAI SENESI ROGATORI PER SAN BENEDETTO A PORTA TUFI
La serie degli atti notarili in carta pecora che si trovano nell’archivio di Monte Oliveto denominato DIPMOM B (diplomatico dell’archivio generale di Monte Oliveto, serie B)
Sono documenti che provengono anticamente dal monastero di San Benedetto di Siena a Porta Tufi, e che si trovano citati e in transunto trascritti nel volume manoscritto da Don Ippolito Piccolomini nel 1774 per il monastero di San Benedetto e ai quali si fa riferimento anche nelle descrizioni in ordine alfabetico UU nello stesso .
Ecco la descrizione dei documenti:
1338 Eredità di Ser Sozzo per Fra Girolamo B 5 UU a fo 42 fac 2
Pervenne al Monastero di San Benedetto l'eredità di Ser Sozzo mediante la persona di Fra Girolamo monaco, avendo il monastero suddetto preso il possesso di un pezzo di terra, vigna e bosco con Casa, Capanna e cisterna in Corte di Cerbaia detto Rasa, confinante da due parti la via e da altra Mignanello d'Andrea Mignanelli, sotto rogito di Ser Giovanni del già Ser Ranuccio di Ventura, come al Contratto sciolto in Cartapecora segnato B.5 ed al Libro segnato UU. a fo. 42 fac. 2.
La sopraddetta possessione non si possiede dal Monastero nè se ne trova la vendita.
Ser Giovanni del già Ser Ranucci di Ventura.
1339/8/ 7 Donazione di grano: 125 moggia B 6 - UU f. 43
Nell'anno 1338 Misser Niccolò del già Giotto de Ragnoni donò al Monastero di San Benedetto moggia centoventicinque di grano cedendo tutte le ragioni delle medesime, che gli potevano competere e gli si competevano contro Galletta suo figliolo emancipato e che detto suo figlio lo doveva dargli per tutto il tempo di sua vita dei frutti e rendite di certe possessioni poste nella Corte del Sasso di Maremma, sotto rogito di Guido del già Vanni detto il Porco, come appare al Contratto sciolto in carta pecora segnato B. 6 ed al Libro segnato UU a fo. 43.
"Ego dominus Niccolaus miles filius quondam Grotti de Ragnonibus de Senis per me ipso et omni jure via et in quibus possum tantum donationis inter vivos. Ita per aliqua ingratitudine vel offensam vel alio modo renueri non possit plene libere et simpliciter do et dono vobis fratri Bareta Comes Mini de ordine fratrum Sancte Marie de Monte Oliveto prope senas recte et stipulanti pro domino Abbate monasterio Capitulo conventu et fratribus Sancte Marie de Monte Oliveto et eorum fraturm vice et nomine nominum infrascriptorum et ex eorum et totum do cedo et concedo vobis... dictum est et in dictum dominum abbatem Monasterii Capituli Conventus et fratrum per ..omnia et singula jura et actiones et petitiones et pignora obbligationes reales et principales...directas tacitas ex expressas sine mixtas et omnes alias que et quas...
..mediorum frumenti boni puri et necti ad rectum starum comitatus Sen. sine malitia de summa et quantitate eorum usum fructuum reditum sen. proventum quod dictus Galletta in dare et tradere tenetur debet et promisit toto tempore vite sue per usum fructum et reditum..et possessiones posite in castro Sassi Umbronis comitat Sen. et dicte curie. Pérout de pactis latius dicitur...
..Preterea ego notarius infrascriptus percepi nomine Ture et...sta. sen. dicto domino Niccolao donationis prope...predicta omnia et singula confiteor per hoc instrumentum et omnia singula observar. de ipso abbati fratribus Monasterio Capitulo et Conventu Sen. is per singula vel singuli consensuit et promisuit in...
Actum in claustro sancti Benedicti Sene de Monte oliveto posito extra portam de Tufis prope Senas coram fratre Ristoro Balducci, fratre Bencivenne, Johannis de dicto ordine, Magistro Lando Magistri Cennis et Salvi Accorsini tantum presentibus et rogatis.
Ego Guido not. filius quondam Vannis vocatus Porci predictis omnibus interrogatus et ea rogatus...
Guido del già Vanni detto il Porco.
1319 - Ser Guadagno notaro. Donazione del podere di Acona
1319 - Ser Guadagno notaro. Donazione del Podere di Melanino.
1338 - Ser Giovanni del già Ser Ranucci di Ventura B 5 - UU f. 42 fac.2
1338 - Guido del già Vanni detto il Porco. B 6 - UU f. 43
ATTI NOTARILI DEL MONASTERO DI SANT’ANDREA DI VOLTERRA (1342 – 1348)
17/11/1342 Spinello del fu ser Nero; Antonio del fu ser Nero 47279
Actum: nel dormitorio della chiesa di S. Andrea
Matteo di Mannino dona i suoi beni nel castello della"Nera"
13/12/1342 Leonardo del fu Sigherino da Volterra 47406
Actum: nella casa e luogo dei frati di S. Andrea, in Volterra
23/06/1344 Giovanni del fu Marcuccio; Iacopo del fu Marcuccio da Volterra 48432
Actum: nella chiesa di S. Andrea, presso Volterra
03/05/1347 Luca di Gianni da Volterra; Ranieri del fu Balduccio 50251
Actum: nella casa di Vanni del fu Neri, in Volterra
Da altra fonte Momdip: Il 4 maggio 1347 era priore di S. Andrea: Fra Tommaso Minucci Berrisi
26/05/1348 Giovanni del fu Marcuccio da Volterra 51073
Actum: nella chiesa di S. Andrea, presso Volterra.
Da altra fonte: Chita vedova di ser Buonaccorso figlia ddel fu Bindo lascia..
26/05/1348 Giovanni del fu Marcuccio da Volterra 51072
Actum: nella chiesa di S. Andrea presso Volterra
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento