BENEFATTORI DEI MONACI DI MONTE
OLIVETO MAGGIORE
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Già
dal tempo del fondatore, San Bernardo Tolomei, nel 1336 era stata presa
la decisione e introdotta come costituzione, di scrivere in un libro i nomi dei
benefattori del monastero.
Del 31 dicembre 1358 abbiamo appunto un
prezioso elenco dei Benefattori del monastero olivetano di Santa Maria della
Riviera di Padova: ecco ‘l’incipit’:
"Benefactores singulares monasterii
Sanctae Mariae Montis Oliveti de Riveria Paduane diocesis omnes infra
scribentur, pro quibus continuo tenemur orare maxime secundum quodo decretum et
ordinatum est per abbatem et capitulum.
Annuatim
feria IVa quatuor temporum mensis septembris debet celebrari missa defunctorum
solemniter dicendo primo vigilia offitii mortuorum et quilibet sacerdos dicta
die tenetur missam defunctorum et quilibet clericus debet dicere totum integrum
mortuorum offitium, conversi vero et qui nescirent litteras XXV vicibus Pater
noster et totidem Ave Maria cum Requiem eternam, et similiter facere annuatim
die obitus eorum celebrare missam ordine predicto.
I
nomi dei benefattori sono:
1) Il Vescovo Ildebrandino Conti
2) Il Cardinale Guido di Bologna legato
della Sede Apostolica
3) I canonici della chiesa cattedrale di
Padova
4) L'Abate di San Cipriano di Venezia, per i
suoi consigli e aiuti.
5) Il Rev.do Bono, vicario del Vescovo
Ildebrandino,che morì nel giorno di Santa Giustina, e per mezzo suo abbiamo
avuto molte elemosine.
6) La Signora Caterina
mamma del Signor Bono.
7) Il Signor Cino giudice di Castiglione
d’Arezzo difensore e aiuto del nostro monastero.
8) Il signor Paolo de Comite di Valle
Montone, nipote del vescovo.
9) Il Rev.do Sacerdote Giovanni Fantini, un
tempo cappellano del vescovo, morto nel mese di marzo del 1381.
(Di nuovo e in un modo più diffuso si
ricorda con queste espressioni:)
Il
sacerdote don Giovanni Fantini una volta singolarissimo benefattore, difensore
e aiuto del nostro monastero, che ci giovò sempre e in molte cose. E come un
vero devoto Patrono del monastero ci elargì molti e inenarrabili benefici e
sempre lavorava per noi in onore e incremento della nostra religione,
specialmente per il miglioramento del nostro monastero di Santa Maria. Morì l'11 marzo del 1381 per la cui anima abbiamo il dovere di pregare
sempre e ogni anno nel giorno della morte di farne memoria.
10) La
madre del sopraddetto Giovanni Fantini, per la cui anima abbiamo ricevuto un
messale e un breviario di un valore di L fiorini d'oro e un piviale bianco di seta.
11)Il Sacerdote Fantino, fratello di Giovanni
Fantini, per la cui anima Giovanni ci dette 100 fiorini d'oro per la riparazione
del nostro dormitorio.
12) Il sacerdote Prosdocimo , per la cui anima
il vescovo ci diede 7 campi, per la cui anima dobbiamo continuamente pregare.
13) Maestro Tomaso fisico (dottore), per la
cui anima abbiamo ricevuto dal vescovo un calice d'argento del valore di dieci
fiorini d'oro.
14) Il Signor Tomeo (di Giovanni) di
Bonasigna, notaio, chiamato anche Meo di Baccio di Valle Montone sacerdote
arcidiacono Saccense devoto e amico intimo di tutto l'ordine e sempre si adoprò
e continua a lavorare a vantaggio dei fratelli.
15) Ugerio Manfredi notaio, una volta amico
intimo del Vescovo e devoto del nostro ordine, che giovò molto al bene della religione e dei fratelli del
nostro ordine ed ebbe sempre una cura sollecita, e riposò in pace il 25
dicembre del 1359.
16) Uberto un tempo notaio del sopraddetto
Vescovo.
17) Balduino familiare del detto vescovo.
18) Tutta la famiglia del Vescovo.
19) Lotto Mazza di Firenze che abitava a Piove
di Sacco
20) Nerino di Giovanni di Firenze per la cui
anima abbiamo ricevuto da Lotto Mazza per i lavori e una cappella da costruire
nel nostra chiesa in onore di San Zenobio 44 libre ; e la festa di San Zenobio
viene celebrata il 25 maggio.
21) Il Signor Ordano del signor Alberto di
Cittadella e la signora Beatrice sua moglie che morì nel mese di febbraio 1358,
che ci regalò un libro di omelie di sermoni e passioni.
22) Il Reverendo in Cristo padre e signore Don
Pileo vescovo degnissimo di Padova dal quale nel mese di aprile del 1359
abbiamo ricevuto tre volumi di libri e cioè le Istituzioni e Collationes
sanctorum patrum in un volume e due volumi dei Moralia di San Gregorio e fu di
grande aiuto al monastero.
23) Il Signor Giacomo Aldrighetti di Padova
dal quale nel mese di febbraio del 1360 abbiamo ricevuto due volumi delle
'legende nuove', un libro dei santi padri, un libro delle omelie di piccolo
formato, un diurnale con il comune dei santi e un altro libro che si chiama
Soliloquium di sant'Isidoro e un somma 'de penitentiis' e altri libri.
24) Signora Antonia che fece al monastero
molte elemosine.
25) Signora Palmera cittadina di Padova che
morì nel 1381, per la cui anima abbiamo avuto duecento libre.
26) Ser Clemente e la signora Margherita sua
moglie, che morì nel mese di marzo del 1381.
27) Giacomo di Breganze, aromatario
(erborista) in Padova e devoto del monastero, lasciò al monastero dei suoi beni
nel 1392 duecento libre, per prendere parte al frutto delle preghiere presenti
e future.
28) Signora Antonia moglie del fu Giacomino
Gafareli di Padova in diverse volte ci regalò calici, pianete, molti denari e
continua a darcene.
29) Signora Anna moglie del fu Baialardi de
Baialardis di Padova, che ci regalò 1/2 campo di terra.
39) Ser Giovanni del fù Nicola di Cambrosio
vicino a Piove di Sacco era del terzo ordine dei frati minori e stava nella
nostra casa di Padova. Diede al nostro monastero di santa Maria della Riviera
pro remedio animae suae et suorum..500 libre di piccoli, al tempo che era
priore Fra Cosma di Firenze (
confrontando le Familiarum Tabulae)
nel 1384.
E’ un elenco pieno di gratitudine verso
tutte quelle persone che con grande affetto e generosità avevano aiutato i
monaci nella fondazione e nell’avvio della vita monastica in Santa Maria della
Riviera, e questi nomi ci invitano ad una maggior conoscenza di quel fervore
generale che esisteva nella chiesa padovana per promuovere e sostenere un
rinnovamento spirituale testimoniato dalla presenza dei monaci di Monte
Oliveto.
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