venerdì 8 aprile 2016

SAN BERNARDO D’AREZZO DOCUMENTI 01/04/1332 Magio del fu Cesco di Dato da Arezzo 41270 Nella casa del notaio rogante ,Arezzo. 18/04/1332 Goro del fu ser Giunta daMontelucci 41292 Actum: nella casa del notaio rogante, Arezzo 01/05/1332 Baldo di Ugolino da Rocca 41305 Actum: nel castello di Civitella 31/07/1332 Guglielmo del fu Feo da Toti 41526 Actum: Arezzo 23/08/1332 Goro del fu Ser Lorenzo di Ruggero d'Arezzo 41566 Actum: nelle carceri del Comune, Arezzo 25/10/1332 Magio del fu Cesco di Dato d'Arezzo 41656 Actum: nella casa del notaio rogante. Arezzo 14/11/1332 Chimento del fu Niccolò 41679 Actum: nella casa del notaio rogante. Arezzo 16/11/1332 Chimento del fu Niccolò 41683 Actum: nella casa del notaio rogante e fratelli, Arezzo 07/03/1332 Baldo di Ugolino dalla Rocca 41845 Actum: nella rocca di Vizzano. 03/06/1333 Fra Biagio de Ripe vescovo gialidense col mezzo del suo testamento ordina di esser sepolto nella chiesa di Monte Oliveto, alla quale lascia un suo Libro detto pontificale, ed un altro detto Sermonale. Al monastero di S. Benedetto di Siena lascia un Breviario, ed al monastero di S. Bernardo d'Arezzo lascia un Messale, annullando con la presente disposizione ogn'altro suo testamento, e costituendo nel tempo stesso per suo esecutore e fidecommissario Fra Bernardo di Mino Tolomei abate di Monte Oliveto, che si trovava esso Biagio nel detto monastero di S. Bernardo d'Arezzo.(Era presente anche fra Innocenzo di ser Domenico di Torrita ed era priore Fra Simone di Tura) Rogato Francesco del q. Bernardo Vive d'Arezzo. BA pag. 2 25/07/1333 Don Bernardo del q. Mino da Siena abate di S. Maria di Monte Oliveto in Acona elegge Fra Bartolomeo di Mino in suo procuratore ad esigere tutto ciò che a lui appartiene in vigore del lascito di Fra Biagio, vescovo Gialidense ed agire qualunque lite, che possa egli avere in qualunque luogo, e con qualunque persona, permettendogli di poter sostituire uno o più procuratori. Rogato Giovanni del q. Ventura BA pag. 3 11/08/1333 Grazia del fu Bandino da Poggiolo Actum;nel castello de Gaonne 12/08/1333 Don Bernardo del q. Mino da Siena abate di S. Maria di Monte Oliveto Maggiore in Acona elegge Fra Bartolomeo di Mino in suo procuratore ad esigere qualunque somma di denaro ed ogni altra cosa a lui appartenente e specialmente tutti i beni che gli ha lasciato Fra Biagio vescovo Gialidense, e ad agire la lite, che passa con Pietro di Giacomo sostituendo su ciò uno e più procuratori, ed a fare quel tanto, che egli giudicherà più opportuno. Rogato Meo del Q. Grifolino. BA pag. 4 18/09/1333 Soldo di Palesino da Pistoia; Aldo di Tancredi da Arezzo 41447 Actum: nella chiesa maggiore in Fiesole, nel palazzo vescovile, in Fiesole. 09/11/1333 Pietro del fu Ugolino da Civitella 42111 Actum: nella casa dei figli di Dino di Pagno dei Fassoli. 14/11/1333 Andrea del fu Ser Maffeo da Pilli 42116 Actum: Arezzo 24/11/1333 Francesco di ser Astoldo notaio di Baldinuccio da Vitiano 42124 Actum: nella casa del notaio rogante, Arezzo 02/12/1333 Vanni del fu ser Verco notaio da Civitella 42135 Actum: al banco del giudice del diritto 26/12/1333 Francesco del fu ser Astoldo del fu Baldiniuccio da Vitaliano 42154 Actum: nella casa di Piero da Pietramala, Arezzo, nella casa del notaio rogante, Arezzo 07/01/1334 Vanni di Manente da Montelucci 42178 Actum: nella piazza del poggio del Signore di Pietramala, Arezzo 19/01/1334 Vanni di Manente da Montelucci 42200 Actukm: nel palazzo del Popolo. Arezzo 22/01/1334 Francesco del fu ser Michele 42205 Actum: nella casa del notaio rogante, Arezzo 26/02/1334 Francesco del fu ser Michele di Greppia da Campigliana; Paganello del 42245 Actum: nella casa del notaio rogante 16/03/1334 Guido di Guccio da S. Cosciano 42270 Actum: Firenze 23/03/1334 Tommaso del fu ser Giovanni del fu Finello da Latino 42281 Actum: nello spedale di S. Maria del Ponte, Arezzo 06/04/1334 Goro del fu ser Giunta da Montelucci 42301 Actum nella casa del notaio rogante, Arezzo 07/04/1334 Actum, Arezzo 21/08/1334 Actum, Arezzo 28/08/1334 Vanni di Manente da Montelucci 42303 Pace del fu Puccio da Arezzo 42451 Pace del fu Guidone da Rondine 42458 Actum, nella chiesa di S. Benedetto, Arezzo 27/09/1334 Cino del fu Vanni di Picconcino 42472 Actum: nella casa di Pallante di Carello, Arezzo 04/09/1334 Vanni di Manente da Montelucci 42474 Actum, Arezzo 20/10/1334 Rinaldo di Geri da Torrita 42565 Actum, in Betulle. 15/11/1334 Riccio del fu MIchele 42565 Actum: nella casa del notaio rogante, Arezzo 28/11/1334 Goro di ser Giunta da Montelucci 42592 Actum, Arezzo 21/01/1335 Marco del fu Baldo di Tancredi da Arezzo 42664 Actum, nella pieve di S. Maria, Arezzo 03/02/1335 Cione di Gabriello di Uguccione 42688 Actum, nel palazzo del comune, Arezzo 07/02/1335 Arezzo , S. Domenico (domenicani) Pergamena; mm. 455 x 205; stato di conservazione Buono mutila Notaio/i: Andrea del fu ser Maffeo da Pilli Actum: nella chiesa di S. Bernardo, Arezzo Fa parte delle pergamene Normali; cod. id. 00042695 Segnatura antica (su cartellino) 1335 Febbraio 7. Domenicani d'Arezzo Regesto in tomo 45 carta 181 R: “In nomine Dei Patris amen. Anno Xti a nativitate…sedente Domino Ludovico Imperatore imperante…” Fra Gregorio da Siena sindaco (e Priore) del monastero di S. Bernardo da Monte Oliveto d’Arezzo, a nome del detto Monastero assegna a donna Mea figlia del fu Ser Jacopo e sorella del fu Taddeo un fitto perpetuo di canone di 3 staia di grano in soddisfazione di £ 40 di den. lasciati alla medesima per legato del predetto suo fratello, la cui eredità era devoluta al suddetto monastero in pagamento per l’ingresso nel monastero medesimo di Francesco e Barboncino fratelli del suddetto Taddeo e professi dell’Ordine. Fatto in Arezzo Rog. Andrea di Ser Maffeo da Pilli giudice e Notaio. 09/02/1335 Cino del fu Giovanni Picconcini; Francesco del fu Vanni Picconcini 42697 Actum: nella villa di Capo di Monte 21/05/1335 Francesco di Ser Astoldo di Baldinuccio da Vitiano 42812 Actum: nella casa di Astoldo di Baldinuccio notaio, Arezzo 24/05/1335 Cino del fu Vanni di Picconcini 42819 Actum, nella casa di Pallante di Carello di Anzio, Arezzo 02/08/1335 Fresco del fu Pace di Riccomanno da Arezzo 42891 Actum, nella casa dei figli del fu Spacco negoziante, Arezzo 07/08/1335 Michele del fu ser Bandino di Cornia 42896 Actum, nella casa del notaio rogante, Arezzo 08/08/1335 Fresco del fu Pace di Riccomanno da Arezzo 42900 Actum: nella casa dei figli del fu Spacco negoziante, Arezzo 08/08/1335 Magio del fu Cesco di Dato notaio da Arezzo 42899 Dotto di ser Accorso de Pannivecchi fa fede e quietanza a Fra Gregorio priore dell'Ordine di S. Bernardo in nome degli eredi del fu ser Iacopo di Baroncino, per un letto che detto Iacopo avevagli prestato (135v). Fatto in Arezzo Actum: nella casa del notaio rogante, Arezzo 12/09/1335 Rosaldo del fu maestro Ventura fisico da Arezzo 42962 Actum: Arezzo 25/10/1335 Guido del Rodolfo da Arezzo 43039 Actum: nel palazzo del Comune, Arezzo 30/10/1335 Francesco del fu Bencivenni da Compi 43046 Actum:al banco del giudice delle cause civili, Arezzo 10/02/1336 Ranuccio del fu Ristoro da Arezzo 43210 Actum: nel palazzo del comune di Arezzo 01/03/1336 Cione del fu Gabriello di Uguccione 43293 Rappresentanza fatta da Fra Luca di Ghinalduccio da Arezzo, priore e sindaco del monastero di S. Bernardo d'Arezzo, al nobile milite Pietro Saccone vicario imperiale di S. Bernardo d'Arezzo, con la quale espone che i beni confiscati ad Artino di cambio appartenevano a Fra Iacopo figlio di detto Artino ((e monaco di detto ordine) per ragione del gius che aveva sopra le doti e donazioni (137v) di donna Maffea sua nonna, come madre di detto Artino suo padre, e di donna Ghita sua propria madre, la somma delle quali doti è riportata in questa carta. In conseguenza di ciò il suddetto Pietro Saccone dà ai monaci di S. Bernardo d'Arezzo il possesso di vari beni in questa carta descritti nei suoi vocaboli e confini Actum: Arezzo In nomine Domini Dei eterni Amen. Anno 29/05/1336 Giovanni di Ser Lorenzo da Parma; Riano del fu Michele 43378 Actum: nel castello di (...) 03/06/1336 Bartolo di Andrea di Civitella 43386 Actum: in Civitella 05/06/1336 Lando del fu Feo di Accorso 43389 Actum: nella contrada di Camporeggi, Siena 25/06/1336 Giovanni del fu Guidone da Potena 43409 Actum: presso la chiesa di S. Matteo di Colle 27/06/1336 Bandino del fu Bandino di Torscio 43411 Actum: davanti alla casa del fu Puccio 27/06/1336 Bandino di Bandino da Arezzoi Actum: davanti al palazzo del popolo, Arezzo 14/08/1336 Bandino del fu Bandino di Terscio da Arezzo Actum: nella chiesa di S. Martino, nella chiesa della pieve di Classe 27/10/1336 Magio del fu Cesco di Dato da Arezzo 43590 Actum: Arezzo 19/03/1337 Cecco di Pietro di Maffeo Brynella da Cortona 43831 Actum: nel palazzo di Saracino del fu Caino de Bonacosa da Mantova, nel contado di Cortona 30/03/1337 Goro del fu Pancino del fu Pancino 43848 Actum: nella bottega del notaio rogante, Arezzo 18/05/1337 Magio del fu Cesco di Dato da Arezzo 43937 Actum: nella casa del notaio rogante, Arezzo 01/06/1337 Pietro di Ricciardello da Civitella; Angelo del fu ser Vannni di ser Becco 43971 Actum: nella casa di Venturino di Biagio 02/06/1337 Senza nome, perchè mutilo 43978 25/07/1337 Pucciarino del fu Pagno di Puccio Compagni da sassolo, Bassiano 44016 Actum: nella cancelleria del palazzo dei Signori, Mantova. 17/08/1337 Iacopo del fu ser Feo di Jacopo da Arezzo Actum: nella chiesa di S. Chimento, Arezzo. 02/09/1337 Vanni del fu Francesco da Arezzo 44121 Actum: Arezzo 17/09/1337 Antonio del fu Pietro da Subbiano 44112 Actum: nel chiostro ossia nella piazza del monastero di Pionta, presso Arezzo 18/09/1337 Dino del fu Vanni da Miliscano 44110 Actum: al banco del giudice delle cause civili, Arezzo 25/10/1337 Goro del fu Raniero 44153 Actum: nel palazzo comunale Arezzo, nella chiesa di S. Martino, Arezzo 15/01/1338 Vanni del fu Giovanni da Arezzo 44295 Actum: nella casa del notaio rogante, Arezzo 21/01/1338 Nuccio di ser Poggio da Castiglione Ubertini 44311 Actum: nella curia di Castiglione Ubertini 01/02/1338 Nicoluccio detto Ciuccio del fu Salvuccio da Rigomagno ora di 44336 Actum: nel castello di Lucignano 11/02/1338 Cecco del fu Mencio da Montelucci 44328 Actum: nella porta del foro, Arezzo 04/04/1338 Francesco del fu Vanni di Picconcino; Luto del fu ser Francesco di 44390 Actum: nella pieve di S. Maria, Arezzo 30/04/1338 Vanni del fu ser Marzio 44427 Actum: Arezzo 11/07/1338 Egidio di ser Gilio da Perugia 44558 Actum: Perugia 03/11/1338 Michele del fu ser Bandino da Cornia; Jacopo del fu Ghino da Arezzo; 44719 Actum: nella casa di Piero setaiolo del fu Ristoro, Arezzo 18/01/1339 Angelo del fu ser Cialdo 44842 Actum: nella casa di Vollia giudice del fu maestro Andrea, Arezzo 14/02/1339 Chimento del fu Niccoluccio da Arezzo 44868 Martino del fu Brandaglia da Arezzo assieme con Vanni di Toccio da Cortona abitante in Arezzo vendono a Fra Pietro di Donato priore del monastero di S. Bernardo dell'ordine di S. Maria di Monte Oliveto, recipiente per detto monastero, una casa con terreno confinante con il medesimo per prezzo di 132 lire di denari aretini Fatto in Arezzo nella chiesa di s. Bernardo suddetto Actum: nella chiesa di S. Bernardo 15/02/1339 Paolo del fu Rosso del fu Francesco da Cortona 44913 Actum: nel palazzo di Saracino dei Bonaccorsi di Mantova nella villa di Bocena, nel contado di Cortona 10/03/1339 Marco del fu Baldo di Tancredi da Arezzo 44941 12/03/1339 Paganello del fu ser Michele; Magio del fu Cesco di Dato da Arezzo 44957 Actum: Arezzo 24/04/1339 Francesco di Forte della parrocchia di S. Iacopo di Porta Eburnea 45003 Actum: davanti alla casa dei figli di Insegna e di Nino di Lello, nella piazza del Comune, Perugia 15/05/1339 Francesco di ser Alfredo di Baldinuccio 45047 Actum: nella casa del notaio rogante, Arezzo 22/05/1339 Ricco del fu Michele da Arezzo; Lando del fu Feo di Accorso 45085 20/06/1339 Marco del fu Baldo di Tancredi da Arezzo 45144 Actum: davanti alla casa di Ciolo del fu Baldinotto, Arezzo 29/06/1339 Niccoluccio chiamato Ciuccio del fu Salvuccio da Rigomagno già di 45130 Actum: nella strada pubblica, nella curia di Marciano 18/07/1339 Francesco di Gherarduccio dell'Orto di Arezzo 45175 Actum: davanti alla casa del notaio rogante in Oliveto 19/07/1339 Angiolo del fu ser Cialdo 45182 Actum: nel palazzo del Podestà, Arezzo 16/08/1339 Angiolo del fu ser Cialdo 45214 Actum: nella casa del notaio rogante, Arezzo 26/08/1339 Giovanni di Francesco di Altuccio 45243 Actum: nel palazzo del Podestà, Arezzo 06/09/1339 Dai documenti di S. Bernardo d'Arezzo. N. 581. Atti civili avanti Donosdeo vescovo di Siena in occasione di una lite vertente fra Galletta di Nicola Ragnoni da Siena agente per sè e per Nicola suo padre e altro Niccolò suo figlio da una parte, e Fra Bernardo del fu Mino de' Tolomei abate del monastero di S. Maria di Monte Oliveto, e donna Tora (150r) vedova di Branca degl'Accarigi di Siena esecutori testamentari del suddetto Mino dall'altra parte. Questi atti sono compilati a petizione del suddetto Galetta che chiede di rescindere un istrumento di fiorini 400 d'oro, che egli doveva al suddetto Mino, come contratto usurario e ingiusto. Manca la sentenza. Questi atti sono contenuti in un quaderno di cartapecora di dodici carte. Atti civili fatti avanti Donosdeo vescovo di Siena in poccasione di una lite 25/10/1339 Vanni del fu Giovanni, lanaiolo da Arezzo 45324 Actum: nella casa del notaio rogante, Arezzo 16/11/1339 Giovanni del fu ser Guadagno di Guiduccio 45403 Actum: presso il banco di porta S. Andrea nel palazzo comunale, Arezzo 01/12/1339 Michele del fu ser Bandino da Cornia 45423 Actum: nella casa del notaio rogante, Arezzo 05/12/1339 Francesco di ser Astoldo di Baldinuccio 45433 Actum: nella casa del notaio rogante, Arezzo 05/12/1339 Francesco del fu ser Astoldo di Baldinuccio 45434 Actum: nella casa del notaio rogante, Arezzo 07/12/1339 Federico di ser Recupero del fu Claro 45448 Actum: nello studio e casa di Ranuccio 11/12/1339 Masgio del fu Cellinuzio da Roselle 45415 Actum: Arezzo 12/12/1339 Cecco del fu Uguccionello da Arezzo 45431 Actum: nella canonica del Duomo 04/01/1340 Feo del fu Nigio Ascarello Leonardo del fu ser Nuccio di ser Rosado; 45528 Actum: davanti alla casa di ser Vanni di ser Becco da Civitella, in porta Foro. 17/01/1340 Lando del fu Feo di Accorso 45554 Actum: nella casa di Tommaso di Andreolo di Tommaso 02/02/1340 Gianni del fu ser Giovanni da Laterino 45607 Actum: nella casa del notaio rogante, Arezzo 20/02/1340 Andrea del fu Feo da Subbiano 45611 Actum: nella casa del fu ser Giontino notaio del fu ser Guglielmo da Monte 13/03/1340 Magio del fu Cesco di Dato da Arezzo 45665 Actum: Arezzo 20/03/1340 Francesco del fu Sozzo da Cortona 45669 Actum: nella casa del creditore, Arezzo 31/03/1340 Lando del fu Feo Accorso 45672 Actum: davanti alla casa dei figli di Buono speziale, nel borgo e contrada per Montetino di porta Foro, Arezzo 12/04/1340 Arezzo. Manno Donati di Fiorenza podestà d'Arezzo, Bindo Altoviti da Fiorenza, Capitano della Custodia del popolo d'Arezzo, e i priori e i Gonfalonieri col Consiglio generale della medesima città d'Arezzo, dichiarano che Fra Patrizio da Siena, e Fra Pietro Peruzzi da Fiorenza dell'Ordine di S. Bernardo nel tempo che sono stati Camerlenghi del Comune d'Arezzo, hanno molto bene amministrato il loro uffizio come apparisce dalla revisione dei conti. =Attestato di retta amministrazione rilasciato dal comune di Arezzo a Fra Patrizio Patrizi da Siena e Fra Pietro Peruzzi da Firenze camerari di detto comune. n.10). Rogato Pietro del q. Ser Grifo da Pratovecchio. AZ pag. 10 N. 1.2.3. Attestazione a Patrizio Patrizi e a Fra Pietro Peruzzi 13/04/1340 Arezzo Gregorio Foraboschi da Firenze monaco camaldolese e camerario del comune di Arezzo attesta di aver ricevuto dall'olivetano Pietro Peruzzi da Firenze, un tempo camerario del comune e da fra Patrizio anch'egli camerario, i residui del denaro amministrato nel tempo del loro incarico. (Reg. Oliv. I,14). Gregorio Foraboschi camaldolese attesta 21/04/1340 Fornascio di Fedartia della porta dei SS. Pietro e Paolo di S. Martino 45733 Actum: nella piazza del comune, Perugia 24/04/1340 Pietro del fu Ugolino da Civitella 45731 Actum: nella casa di ser Cione di Feo, in borgo degli Albergatori, Arezzo 22/05/1340 Francesco del fu Nuccio di Guidone di Bosera da Cortona 45810 Actum: nella piazza del comune, in Cortona 25/05/1340 Ambrogio di Finuccio della Poggiola 45810 Actum: nella villa di Rughetino 17/07/1340 Andrea del fu ser Maffeo da Pilli 45939 Actum: davanti alla casa della debitrice, Arezzo 18/08/1340 Giunta di Lapo da Agna 46003 Actum: vicino all'abitazione di ser Torro, nel borgo della pellicceria, Arezzo 14/10/1340 Giovanni del fu Gerio di Federigo 46106 Actum: nella casa di Meo di Ubertino dei Lodomeri, Arezzo 05/11/1340 Pietro del fu Ricciardello da Civitella 46193 Actum: in Civitella 09/12/1340 Pace del fu Guidone da Rondine 46231 Actum: presso la villa di Veprone, nella curia del castello di Civitella 07/01/1341 Blasio del fu Ventura Assoti di Arezzo Actum: nella chiesa di Partena 19/01/1341 Andrea del fu ser Masseo da Pilli 46337 Actum: nella casa di Egidio di Argomento, Arezzo 21/01/1341 Michele di Tano da Fiorenza eletto da Fr. Bernardo abate di Monte Oliveto in Procuratore per presentarsi alla Santa Sede in Avignone; ad effetto di esibire colà sotto precetto di S. Ubbidienza certe scritture ed appellazione interposta dal detto Fr. Bernardo e dal Monastero a Fr. Innocenzio di Ser Domenico da Siena e a Fr. Simone di Ser Tedicio da Firenze per motivo della controversia vertente tra Ghinizzone di Niccoluccio d'Arezzo e Fr. Pietro (di Donato) priore della chiesa di S. Bernardo d'Arezzo dell'Ordine di Monte Oliveto, protesta nella chiesa di S. Chiara dello spedale nuovo di Pisa che essendo ivi giunto ha cercato una barca per andare a quelle parti e che insomma è dispostissimo partire per la prima occasione e che a lui non si deve imputare per negligenza il trovarsi ancora in quel luogo. Rogato Romano del q. Giacomo da Pisa. 31/01/1341 Pietro di Jacopo da Cagli; Puccio di Fino; Chimento di Nicoluccio da 46325 Actum: al banco del tribunale del giudice dei malefici di Arezzo 03/02/1341 Lando del fu Feo di Accorso 43346 Actum: nella casa dei figli di maestro Simone medico della Contrada di Montetino,Arezzo 03/02/1341 Guglielmo di Bettino de Ratucci 46347 Actum: in casa di Biado di Mino di maestro Antonio, Arezzo 10/02/1341 Bartolo del fu ser Marzolo (=Marzio) 43367 Actum: davanti alla casa di Carlino di via..., Arezzo 10/02/1341 Biagio di maestro Simone medico di Pescaria 46366 Actum: nella casa degli eredi del fu Succio di Ranuccio, Arezzo 16/02/1341 Fresco del fu Pace di Riccomanno da Arezzo; Stefano del fu ser 46386 07/03/1341 Giuliano di Angelo di Sasso di Pietro da Arezzo 46450 Actum: al banco del giudice collaterale del podestà di Arezzo 10/03/1341 Giuliano di Angelo di Sasso di Pietro da Arezzo 46414 Actum: nel tribunale del giudice assessore del Podestà di Arezzo 18/03/1341 Paolo di Goro di Sassina 46447 Actum: nel palazzo comunale, al piano inferiore, presso la porta di Borgo, Arezzo 21/04/1341 Puccio di Nocco da Cortona 46458 Actum: in Cortona 22/05/1341 Vanni del fu Francesco da Arezzo; Giovanni del fu Borghesio da 46539 Actum: davanti all'altyare della Confraternita, nella pieve di S. Maria, Arezzo 01/06/1341 Chimento di Niccoluccio 46580 Actum: nella casa del notaio rogante, Arezzo 13/06/1341 Giovanni di Uguccio di Raimondo della pieve di Quarto 46572 Actum: nel tribunale del podestà, Arezzo 15/06/1341 Niccolò del fu ser Lazzerino dei Grassi 46577 Actum, nella casa del venditore, Arezzo 15/06/1341 Paganello del fu ser Michele 46576 Actum, nella casa del notaio rogante, Arezzo 16/08/1341 Giovanni di Uguccio di Rinaldo 46677 Actum, nel tribunale di Arezzo 24/10/1341 Giovanni di Andrea da Monte 46757 Actum, al banco del giudice delle cause civili, Firenze 27/10/1341 Nerio del fu ser Donato di Giunta da Castelfiorentino 46771 Actum, nel popolo di S. martino vescovo di Firenze 29/10/1341 Francesco del fu Sozzo da Cortona 46790 Actum, nel palazzo comunale, Arezzo 29/11/1341 Giovanni del fu Simone da Firenze 46831 Actum, nel popolo di Firenze, Firenze 22/12/1341 Niccolò del fu ser Lancino dei Grassi 46862 Actum, davanti alla bottega di Cecco di Rucco di Barbieri, nel cantone dei Calderai, Arezzo 24/12/1341 Nerio del fu ser Donato di Giunta da Castelfiorentino 46860 Actum, Firenze 20/03/1342 Renzio del fu maestro Migliore 46998 Actum, nella bottega di Ubertino di Simone di Pazzo dei Pazzi in cui abita Gemma del fu Guidone, Arezzo 28/10/1342 Riccio del fu Sandro da S. Anastasio 84801 Actum, davanti alla casa di Tebaldo del fu Federico speziale 28/10/1341 Ricccio del fu Sandro da S. Anastasio 47256 Actum, nella via pubblica, davanti alla bottega di Tebaldo del fu Federico speziale, Arezzo 10/11/1342 Giovanni del fu Goro 47307 Actum, davanti alla casa dei figli di Balduccio, Arezzo 26/11/1342 Chimento del fu Niccoluccio da Arezzo 47323 Actum, Arezzo 19/01/1343 Paganello del fu ser Michele 47489 Actum, in una cella del venditore, nel palazzo pubblico, Arezzo 26/01/1343 Lando di Feo di Accorso 47505 Actum, nella casa del notaio rogante, Arezzo 18/02/1343 Giuliano di Angelo di Sassi da Arezzo 47584 Actum, davanti alla casa di Pacciotto di Valiente 25/03/1343 Rozello del fu Franco, Ludovico del fu Andrea di Maffeo, Piero del fu 47636 04/05/1343 Francesco del fu Nuccio di Guidone di Bosera da Cortona 47713 Actum, nella piazza comunale, in Cortona 09/05/1343 Pietro del fu ser Cecchino di Frutto da Arezzo 47727 Actum, nella casa di Pietro fabbro, in Cigiano 14/05/1343 Andrea del fu ser Maffeo da Pilli 47706 Actum, nel palazzo comunale, Arezzo 30/05/1343 Francesco del fu Nuccio di Guido da Cortona 47688 Actum, nella casa del fu saracino dei Bonaccorsi da Mantova, nella villa di Boccina, nel contado di Cortona. 30/05/1343 Francesco del fu Nuccio di Guido da Cortona 47689 Actum, nella casa del fu Saracino dei Bonaccorsi da Mantova, nella villa di Boccina, nel contado di Cortona 07/07/1343 S. Giovanni di Siena Pubblicazione di una lettera del vicario generale del vescovo d'Arezzo indirizzata al monastero di S. Giovanni di Siena (volgarmente detto del Pescione), in cui si minaccia il priore di scomunica poiché aveva ricevuto, senza licenza dell'abate di Monte Oliveto, il monaco fra Bartolomeo di mastro Mino da Siena. (Reg. Oliv. I,15). Anche la lettera n.34 (edizione di Bose) in modo esplicito parla del caso. La lettera è rivolta da San Bernardo probabilmente al priore di Santo Spirito di Siena (dei Silvestrini) e si esprime in modo molto sincero e forte. Ecco il testo tradotto in italiano: “Reverendo padre e signore: conoscendo la vostra discrezione non ho esitato a visitare la vostra paternità con questa povera lettera. Sappia dunque la vostra bontà che uno dei nostri fratelli, di nome fra Bartolomeo di mastro Mino di Siena, ha perfidamente apostatato. Egli, come si racconta, in forza di una certa lettera del vicario del vescovo di Arezzo e di una certa dichiarazione fatta tramite lui, senza curarsi minimamente delle disposizioni del diritto è entrato nella forma religiosa dei fratelli di San Giovanni Battista: E la vostra sapienza sa bene secondo quali norme essi vivano. I nostri fratelli, quando lo seppero, consultarono subito degli esperti. E questi, rispondendo secondo il diritto, affermarono che il vescovo di Arezzo non poteva fare ciò, e tanto meno il vicario che da lui aveva ricevuto tale ordine; e che i suddetti religiosi, che si erano precipitati a quell’accoglienza temeraria, erano incorsi nella sentenza della scomunica. La dichiarazione di cui sopra, poi, ha valore nullo, poiché noi lo avevamo prevenuto in tale sua dichiarazione istruendo un processo secondo la legge, come la vostra santità, se vorrà, potrà vedere. Ecco, questo è il motivo per cui vengo a disturbarvi: si dice, o padre, che quell’apostata sia entrato da loro per poi passare al vostro monastero, cosa che udendola sembra impossibile a credersi. Ma poiché (mi) è sembrata possibile a motivo delle sue astuzie, non ho tardato a scrivere alla vostra bontà. E perché alla vostra sapienza non rimanesse ignoto ciò che era stato compiuto di nascosto, e di conseguenza il vostro monastero ne avesse a subire contemporaneamente il danno e l’infamia, con il consiglio dei fratelli cercherò di scrivere alla vostra discrezione quanto segue. Sappiate dunque, reverendissimo padre, che tale apostata è menzognero, e che è così astuto nelle sue bugie che nessuno, conversando con lui, se ne può difendere. Inoltre si è scoperto che è miseramente incorso in azioni e parole eretiche, come molti testimoni possono provare. Non solo, ma si è scoperto anche che egli rivela (i segreti delle ) confessioni, come dalla sua bocca molte buone persone hanno sentito chiarissimamente numerose volte. Potrei enumerare anche molti suoi vizi, ma per brevità passo oltre. Uno solo non è da passare sotto silenzio: egli stesso con un ferro si è amputato atrocemente il pollice della mano sinistra. Se egli sia un uomo da accogliere da parte dei buoni, lo discerna la prudenza vostra e dei vostri consiglieri. Il Tolomei si rivolse quindi al Vescovo di Arezzo, perché intervenisse. Da un documento rinvenuto all’archivio di Monte Oliveto Maggiore abbiamo il testo della lettera inviata dal Vescovo di Arezzo su richiesta di San Bernardo al priore del monastero di San Giovanni in Siena ed è questo: (7 luglio 1343) “Anno Domini millesimo trecentesimo quadragesimo tertio indictione undecima die septimo mensis julii, Petrus olim Berti Bencivennis de populo sancti Quirici de Senis costitutus in presentia religiosi viri fratris Johannis Borghesi de Flo(rentia) (da Castello?) prioris monasterii ecclesie sive loci sancti Johannis, quod locum vulgariter dicitur de piscioni de Senis presentavit prior ex parte venerabilis viri domini Niccholay de Florentia decretorum doctoris reverendi in Cristo patris et domini Bosi Dei gratia episcopi aretini vicarii generalis quasdam licteras apertas sigillatas sigilli curie dicti domini episcopi et eas legi fecit et pubblicare ibidem (publice?) per me notarium infrascriptum presentibus testibus infrascriptis. Et quia dictus dominus prior ipsas licteras in manu sua recipere noluit, dictus Petrus dictas licteras apposuit et aplicavit cum cera ad portam dicte ecclesie sancti Johannis presente et vidente dicto priore ut ad ipsius prioris et fratrum omnium dicte ecclesie sive loci notitiam possit et debeat dicte lictere pervenire et nullus possit verisimiliter earum ignorantiam pretendere aut etiam allegare. Tenor autem dictarum licterarum talis est videlicet : Nicholaus de Florentia decretorum doctor venerabilis in Christo patris et domini domini Bosi Dei gratia episcopi aretini vicarius generalis religiosis viris fratribus seu monacis sancti Johannis de Senis salutem in Domino sempiternam. Querebam pro parte reverendi viri domini abbatis monasterii sancte Marie de Monte Oliveto et monachorum eius recepit reverendus pater et dominus dominus Bosus episcopus aretinus quod (illegibile) nulla habita licentia ab ipso vel a nobis seu alio vicario ipsius domini episcopi aretini recepistis ad ordinem vestrum fratrem Bartholomeum magistri Mini de Senis monachum et professum dicti monasterii sancte Marie de Monte Oliveto non sine gravi pericolo anime ipsius. Quare tenore presentium de mandato ipsius domini episcopi aretini in irritum revocamus omnem licentiam per nos vel per precessores nostros concessas quod non credimus dicto fratri Bartholomeo concessam. Quocirca nos detendentes constitutiones ipsius monasterii de Monte Oliveto et ordinationes ordinis et vite ipsorum abbatis et monachorum eius ipsum fratrem Bartholomeum tamquam monachum dicti monasterii de Monte Oliveto nostre dioecesis citamus, monemus et requirimus. Nichilominus eidem fratri Bartholomeo sub excommunicationis pena mandamus nequam ex nunc prout ex tunc se noverit incursurum quatenus infra XV dies proximos venturos debeat redire ad dictum suum monasterium sub obedientia dicti sui prelati moraturum, quem terminum eidem pro primo secundo et tertio ac perentorie assignamus. Alioquin elapso dicto termino contra eum ad petitionem dicti domini abbatis procedemus et ad pubblicationem dicte excommunicationis et ad alia graviora prout iustum fuerit et vobis videbitur convenire. Datum Aretii in curia nostra episcopali die martij 24 mensis julii, XI indictione. De relatione autem et citatione huiusmodi fidem dabimus presentium partitor. Registrat. Presentibus ad cautelam eidem. Actum in ecclesia sive monasterio vel loco sancti Johannis de Senis coram Jacobo olim ser Bartali et Casino olim Dominaci de Aretino et fratre Francischino Guiducci de Treconçano Communi Aretii et fratre Matheo ser Therrigi(=Arrigi) de Florentia testibus presentibus vocatis ad haec et rogatis. ST. Ego Bartholomeus condam Jacobini civis Senensis auctoritate imperiali iudex ordinarius atque notarius predictis omnibus interfui et rogatus subscripsi et pubblicavi. Traduzione in italiano della lettera. Nell’anno del Signore 1343, indizione undecima, il 7 del mese di luglio, Pietro del fu Berto Bencivenni del popolo di San Quirico di Siena trovandosi alla presenza del religioso uomo Fra Giovanni Borghesi di Castello di Firenze, priore del monastero e della chiesa o del luogo di San Giovanni e questo luogo volgarmente detto “dei piscioni” di Siena, presentò al priore da parte del venerabile uomo signor Nicola di Firenze dottore dei decreti del reverendo in Cristo padre e signor Boso per grazia di Dio vescovo aretino vicario generale alcune lettere aperte sigillate del sigillo della curia del detto signor vescovo e le fece leggere e pubblicare in quel luogo pubblicamente attraverso di me notaio qui sottoscritto con i presenti testimoni infrascritti. E poiché Nel 1352, il monastero silvestrino di San Giovanni, fuori di porta Follonica, come già anticipavano voci recepite ed espresse nella precedente lettera di San Bernardo al priore di S. Spirito, venne effettivamente unito al monastero di Santo Spirito “cum omnibus suis iuribus spiritualibus et temporalibus, mobilibus et immobilibus (in PRE 2348, c.3) proprio a causa della generale povertà delle entrate e del ridotto numero di quei monaci , i cui due superstiti, costituivano gli unici sopravvissuti alla grande peste nera del 1348. “ Nell’anno dell’incarnazione del Signore 1352 l’ultimo di maggio P. Lando e procuratore della Chiesa e del Convento e dei frati di San Giovanni Battista dell’Ordine dei benedettini fuori della Porta di Follonica della città di Siena fece una supplica a nome del Sindacario e Procuratore anzidetto al rev.mo Don Azzolino allora Vescovo di Siena perché la sopraddetta Chiesa del Convento e dei frati di San Giovanni Battista con tutti i diritti spirituali e temporali mobili e immobili fossero uniti, congiunti alla chiesa e al convento e ai fratelli di Santo Spirito di Siena, sopra ricordati, dal fatto che nella stessa chiesa di San Giovanni non erano più in grado di espletare gli uffici divini con i confratelli li rimasti pochissimi di numero e che tale era l’indigenza di cui soffrivano per la porta Follonica così murata e ostruita , mentre prima era aperto il passaggio alle persone, che così erano costrette a fare un grande giro per il culto divino ogni giorno per la città e la campagna anche per aver il vantaggio dei beni spirituali necessari. Veramente i fratelli di Santo Spirito essendo in merito e in numero congruo e con essi dello stesso unico ordine, si ritenevano idonei a servire tutti e due i monasteri. Lo stesso vescovo appena venne a conoscenza di queste cose istituì subito per quest’affare e negozio come delegato un uomo venerabile Don Gualterotto Filippo, vicario generale del vescovo nella città di Siena: Questo Don Filippo Gualterotto ricevette i citati monaci ed eseguito il giuramento secondo i precetti dei canoni, con sette testimoni idonei con i quali esisteva piena conoscenza di tutte le cose, supplice il surricordato Procuratore che aveva esposto al Vescovo e riportò tutte le cose in integro allo stesso suo vescovo. Nell’anno stesso 1352 il giorno 6 giugno lo stesso Reverendo Vescovo ricevuta la supplica del procuratore stesso, con la rivelazione della verità disquisita attraverso i sette testimoni idonei, sedendo per il giudizio in tribunale, invocato l’aiuto di Dio e di tutti i santi concesse a Fra Giacomo (di mastro Mino e fratello di Fra Bartolomeo) dell’abbazia della città di Siena dell’Ordine Silvestrino, sia al Procuratore sia al reverendo P. Fra Nicola di Pignoso (pignolo) priore generale di San Benedetto di Monte Fano e dei fratelli di Santo Spirito di Siena ricevendo la stessa unione al richiedente e stipulando e ricevendo in nome del Sindacario (rappresentante come sindaco) per il convento e i fratelli di Santo Spirito, diede con autorità ordinaria, unì e aggiunse la chiesa e il convento dei fratelli e tutti i diritti di san Giovanni Battista fuori della porta Follonica in perpetuo alla chiesa, al convento e ai confratelli di santo Spirito sopraricordate, come le pubbliche stipule di tutte queste cose che sono state edite da Ghino del fu Foresi di Torrita nostro cittadino chiaramente (=liquido) manifestano. Queste cose fino a qui si trovano nel deposito dello stesso convento. L’antica chiesa di San Giovanni Battista fuori porta Follonica si trovò inglobata nella cripta della rinascimentale chiesa di San Giovanni Battista della Staffa in Pantaneto, oggi Oratorio della Contrada del Liocorno. (cfr. Liberati A., Chiesa di San Giovannino in Pantaneto. BSSP, 1953, pp.254-260; De Ceccherinis, Gli oratori..1995, pp.88-97). - La compagnia laicale di San Giovanni Battista nell’oratorio di San Giovanni nella Piazza della Staffa, vi officiava fin dal 1525. - Dopo la generale soppressione delle Compagnie, cioè dopo pranzo del 26 marzo 1796, domenica 4 di quaresima, vi fu processionalmente trasportato il SS.ma Sacramento dalla vetusta parrocchiale di san Pietro in Banchi, che tuttora conserva l’antico titolo. Dove finirono i documenti antichi del monastero di San Giovanni? Passarono al monastero di Santo Spirito? Sappiamo che il monastero di S. Spirito fu silvestrino dal 1311 per opera del quarto priore generale Fra Andrea di Giacomo da Fabriano, che nel suo lungo mandato (1298-1325) aveva fondato appena eletto anche San Marco di Firenze nel 1299. Un rogito notarile del 1317 descrive una lite tra i monaci di Santo Spirito e un certo Jacopo borsario (dalla Cronica Conventus Sancti Spirius de Senis ) (ASS.Patrimonio Resti Ecclesiastici -MS.2348,9. I Celestini terminarono la loro presenza con il priorato di Bartolomeo da Vallombrosa . Intorno al 1384 risalirebbe un tentativo di unione delle due case benedettine dei silvestrini e dei celestini. (cfr. Dizionario degli Istituti di perfezione, Roma, 1988, Vol VIII. Col. 15°8). San Giovanni di Siena : Lettera di San Bernardo Tolomei 14/07/1343 Berto del fu ser Dino da Petrognano 47805 Actum, Firenze 10/10/1343 Pietro del fu ser Zuffolino degli Zuffoli da Cesena 47942 Actum, nella curia di Civitella 04/01/1344 Guido del fu Rodolfo da Arezzo 48118 Actum, nella casa dei figli di Piero di Ristoro, Arezzo 14/03/1344 Jacopo di Bondi da Pistoia 48229 Actum, nella villa di Buocina nel distretto di Cortona 29/03/1344 Bettino di ser Ciuccio del fu ser Dardo 48292 Actum, a porta S. Angelo, Perugia 01/01/1345 Giovanni del fu Angelo da Cortona 48802 Actum, nella casa di Galeffo del fu Saracino, nella villa di Boccia, nel contado della città di Cortona 01/01/1345 Giovanni del fu Goro di Vanni 49371 Actum: nel chioostro di S. Agostino, Arezzo, davanti alla casa di Francesco del fu Maggio, Arezzo 16/01/1345 CVione del fu Gabriello di Uguccione, Pagno di Ceccolo del fu 48810 Actum: nella casa degli eredi di Fino del Portico, Arezzo 20/01/1345 Pietro del fu ser Grifo da Pratovecchio 48804 Actum: nel palazzo dei Priori, Arezzo 01/02/1345 Cecco dei Neri di Bindaccio 48930 05/04/1345 Paolo del fu Giuadagno da Pulica 48950 Actum: nel palazzo comunale, Arezzo 29/04/1345 Guido del fu Rodolfo 48955 Actum: nella casa della donatrice, Arezzo 03/05/1345 Giovanni del fu ser Ruggero degli Epistopolli da Cesena Actum: nella villa di Boccina 13/05/1345 Nuccio del fu ser Rosado di maestro Ventura fisico, da Arezzo 48998 Actum: presso la bottega di Donato di ser Vanni cambiavalute, nella piazza del comune, Arezzo 17/05/1345 Chimento sel fu Nicoluccio 27/06/1345 Angiolo del fu ser Cialdo notaio Actum: presso i beni di Cecco di Bernardino, nel distretto della villa di Pratantico 17/08/1345 Bartolo di Michele, Antonio di Maestro Lorenzo 06/10/1345 Francesco di ser Astoldo di Baldinuccio Cini Acgtum: nella bottega di lattino careggiaio di Pietro d'Arezzo in Cortona 09/11/1345 Pietro del fu ser Grifo da Pratovecchio Actum: nel palazzo dei Priori, Arezzo 10/10/1345 Andrea del fu ser Maffeo da Pilli 05/02/1346 Dino di Naldino da Volterra 49488 Fra Niccolò del fu Guardo cittadino aretino dell'ordine di S. Maria di Monte Oliveto fa fine e quietanza a Donato di Godolo cittadino aretino e a donna Pace sua moglie per la somma di 12 fiorini d'oro, di cui erano debitori. Actum: davanti alla casa di Mosca di Giuntarino, nella contrada di porta Silice, in Volterra Actum: davanti alla casa di Mosca di Giuntarino, nella contrada di porta Silice, in Volterra 14/03/1346 Meo del fu ser Isacco 03/04/1346 Puccio del fu Nocco da Cortona 49600 Actum: nell'abitazione di Manfredo detto Galeffo del fu Saracino, nella villa di Bocina, nel contado di Cortona 05/04/1346 Bartolo del fu ser Marzio 49589 Actum: davanti alla casa di ser Geri di ser Vanni di Voglia, nella contrada di porta Bina (Buia?), Arezzo. 24/04/1346 Ma(...) del fu ser Donato da Soci 49583 Actum: nella casa del notaio rogante, Arezzo 14/05/1346 Matteo del fu Goro di gualtiero 49638 Actum: nella villa di pietra, nel contado di Arezzo 26/07/1346 Vanni del fu Guglielmo di Anghiari 49729 Don Pietro come priore e sindaco del convento degli Olivetani di S. Bernardo d'Arezzo prende il possesso di una vigna posta nel piano d'Arezzo donata a detto convento da donna Donnessa, moglie del fu Maso da Arezzo Actum: nel luogo detto via Orciolana vicino alla vigna donata al convento di S. Bernardo, nel piano di Arezzo. (Fatto Nel palazzo del comune d'Arezzo) 01/08/1346 Francesco di Bettino di ser Maffeo da Cortona 49776 Actum: davanti alla casa di Vanni di Bongiovanni, nella ruga di porta Peceverandi 08/08/1346 Giovanni di Pannocchino da Arezzo 49766 Actum: nel tribunale del giudice assessore del podestà, Arezzo 16/10/1346 Giovanni del fu Goro da Venere 49841 Actum: nella casa di Francesco del fu Magio, Arezzo 03/12/1346 Guido del fu Simone 49944 Actum: nella casa di federico del fu ser Toso, nel terziere di S.Marco, in Cortona. 05/02/1347 Paganello del fu ser Michele di Greppia 50077 Actum: nel palazzo del Comune, Arezzo 09/02/1347 Fuccio di Ciuccio da S. Savino 50106 Actum: nella casa di Cenni di Bianco, nel castello di monte San Savino. 18/06/1347 Bartolomeo di ser Goro, notaio di Ranieri 50309 Actum: nella casa di Goro di bruno di Bartolomeo, in porta S. Andrea, Arezzo. 27/06/1347 Vanni del fu Guglielmo da Anghiari 50326 Actum: davanti alla bottega di Chele speziale, nella strada del borgo. 03/10/1347 Lando del fu Feo di Accorso 50539 Actum: al banco del tribunale, Arezzo 06/10/1347 Lando del fu Feo di Accorso 50582 Donazione e cessione di un credito. Suor Caterina del fu Ranerolo da Arezzo cede e dona a Fra Angiolo del fu Mannuccio da Arezzo del convento di S. Maria di monte Oliveto, recipiente per detto convento, un credito di 18 lire che aveva con donna Angela moglie del fu Goro da Arezzo per residuo di una maggior somma del prezzo di una certa quantità di veli o tovaglioli di fiore. Fatto in Arezzo Actum: nella casa degli eredi di Tresca, nella contrada dell'Orto, Arezzo 01/01/1348 Francesco di Chicco degli Arnoldi da Arezzo 51822 Actum: Arezzo 24/02/1348 Angelo del fu Mannuccio di maestro Tuccio da Arezzo 50856 Actum: nel palazzo del Podestà, Arezzo 04/04/1348 Antonio del fu Pietro da Subiano 50964 Actum: nella casa di Egidio del fu Mento da Celana, Arezzo 24/06/1348 Martino di Bettino da poppi, Giuliano di Angelo del fu Sasso, Francesco 51236 Actum: ella casa del notaio rogante, Arezzo 30/06/1348 Palazzo del fu Vannuccio da Arezzo 51294 Testamento nuncupativo di Perugino locandiere di Chiezzo citt. aret. il quale vuole essere sepolto nella chiesa dei Frati di San Bernardo d'Arezzo con la veste dell'Ordine Olivetano, lascia i suddetti Frati eredi universali di tutti i suoi beni, eccettuato un pezzo di terra posta in Ciareggiolo che lo lascia a donna Angela sua nipote. Fato in Arezzo. Actum nella casa del testatore, nel borgo di S. Bernardo, Arezzo 15/07/1348 Paganello del fu ser Michele di Greppia 51431 Testamento nuncupativo di donna Bartola del fu Guido da Lancisa contado di Firenze con il quale oltre vari legati lascia erede universale il Convento di San Bernardo d'Arezzo Fatto in Arezzo Actum: nella casa della testatrice, nel borgo di Strada, Arezzo. 18/07/1348 51431 Actum: nella casa della testatrice, nel borgo di Strada, Arezzo. Testamento nuncupativo di donna Bartola del fu Guido da Lancisa contado di Firenze con il quale oltre vari legati lascia erede universale il Convento di San Bernardo d'Arezzo Fatto in Arezzo Paganello del fu ser Michele di Greppia cittadino aretino giudice ordinario e notaro 06/08/1348 Biagio di Bello 51502 Actum: nella casa di ser Vanni del fu Voglia, nella villa di Caggi di Quarrata Particella del Testamento nuncupativo di Donna Gata di Garduccio dalla Renna contado d'Arezzzo per la quale lascia ai Frati di S. Bernardo di Monte Oliveto un fitto perpetuo di 7 staia di grano da pagare per la dote di Cecco dalla Penna cfr. sopra(Fatto nella villa di Caggia) 15/08/1348 Bartolo del fu ser Marzio 51508 Actum: nella casa dei frati di S. Bernardo, Arezzo Nanni del fu Giucca da Catenaria cittadino aretino, volendo vestire l'abito olivetano nel convento di S. Bernardo di Arezzo, dona al medesimo un fitto perpetuo di 20 staia di grano. Fatto in Arezzo 20/08/1348 Guido del fu Rodolfo 51553 Actum: nel luogo dei frati di S. Bernardo, Arezzo “In nomine Dei eterni, Amen. Anno Xristi a nativitate eiusdem millesimo trecentesimo quadragesimo ottavo, Indictione prima Domino Clemente divina providentia papa sexto presidente, die vigesimo mensis agusti. Cum sit omnibus manifestum hoc districtum pubblicum inspecturis id est prudens et discretus vir Ser Landus notarius olim Fei aretinus, dum de porta fori et burgo Montistini ex idea donationis inter vivos pro salute anime sue et suorum peccatorum remedio donavit dedit et concessit religioso et honesto viro Fratri Bernardi Lapi de Florentia ordinis fratrum sancte Marie de Monte Oliveto comitatus Senarum presentis et recipientis nomine et vice conventus fratrum sancti Bernardi comitatus Aretii dicti ordinis fratrum sancte Marie de monte Uliveto et pro dictis fratribus sancti Bernardi et conventus fratrum predictorum unam petiam terre vineatam positam prope civitatis Arety in predicibus Pitilgliani in loco dicto pozzo de pallante innixa omnia a duabus partibus et item filiorum domini ser Berbaldi et item plebis sancte Marie de Aretio et populum sane Buium Vingoris (?) et inde beni filiorum Cennis de Benania quam et dictus dominus Frater Landus donator vigintiduorum staiorum ad tabula in qua petia terre vineate et quedam domus constructa. Item duas petias terre simul positas in pendicibus Pitigliani predicti inter quas transit Bunis Vingonis sive Beni Donati de Guasconibus et Bonin Gualterii et item heredum Leppi Dotani quas ipse dixit: septem staiorum ad tabulam predictam. <<<

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